L'Italia agisce da sola e riapre l'ambasciata in Siria
L'Italia riapre l'ambasciata in Siria, dopo più di dieci anni di interruzione delle relazioni. E lo fa nonostante il disinteresse di Ue e Nato, assieme a quelle nazioni europee che condividono i nostri stessi interessi.
L’attentato di Southport, la strategia del silenzio e le rivolte
Svelata ieri l’identità dell’adolescente, Axel Rudakubana, che lunedì ha ucciso tre bambine a Southport. Nei giorni precedenti, rivolte di protesta in più città inglesi. Oscuro il movente della strage. Di certo, c’è l’aumento dei crimini con coltello e la strategia del silenzio seguita dalle autorità.
Medio Oriente: in attesa che il peggio arrivi, dopo la morte del capo di Hamas
Haniyeh, il capo politico di Hamas, è stato ucciso da un raid israeliano a Teheran. Umiliazione per l'Iran, che ora grida vendetta. Ma nell'economia del conflitto cambia poco. L'ideologia di Hamas è ancora viva e morto un capo ne subentrerà un altro. Aumenta il rischio di escalation.
- Quando è lecito uccidere un leader in guerra, di Tommaso Scandroglio
Come Meta e Google tornano a censurare Trump "per errore"
Facebook considera falsa la foto iconica di Trump che si rialza dopo l'attentato. Meta AI ritiene che l'attentato non ci sia mai stato. Google ostacola surrettiziamente le ricerche sull'attentato. Tre indizi fanno una prova.
Sangue in Venezuela: dopo il golpe, Maduro reprime le proteste
Almeno sette morti, decine di feriti e settecento arresti in Venezuela ad opera del regime socialista. I manifestanti denunciano il colpo di Stato di Maduro e chiedono il rispetto dei risultati elettorali. Cina e Russia si congratulano con il dittatore, gli USA denunciano i brogli. Ambiguo Borrell per l’UE.
Rappresaglia: Israele uccide Shukr a Beirut e Haniyeh a Teheran
Dopo la strage di Majdal Shams del 27 luglio, ad opera di Hezbollah, Israele risponde con un raid mirato, a Beirut. Ucciso uno dei capi del Partito di Dio, Fuad Shukr. La mattina successiva, Ismail Haniyeh viene ucciso a Teheran.
"I soldi parlano": finanziatori e sondaggisti nelle elezioni Usa
Le caratteristiche più uniche che rare delle elezioni americane rendono fondamentali due figure: il sondaggista e il finanziatore. Si investe su chi vince e si sonda per vedere come procede il candidato.

Il Sudan alle Olimpiadi, impunito, nonostante la guerra e la carestia
Altro che tregua olimpica. Nel Sudan continua una delle guerre civili più feroci del mondo. Mentre la squadra olimpica del paese partecipa a Parigi 2024, come se nulla fosse. E gli organizzatori suonano l'inno del Sudan anche quando vince il Sud Sudan.
Nethanyahu negli Usa. E scoppia la crisi con il Libano
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu è partito per gli Usa quando è cambiato il candidato democratico e torna in Israele a seguito del più sanguinoso attacco di Hezbollah contro i drusi del Golan.
Elezioni in Venezuela, Maduro tenta l'ennesimo golpe
Con l'80% dei voti scrutinati, la commissione elettorale dà il presidente socialista Maduro al 51,2%; ma era evidente la vittoria delle opposizioni, malgrado le operazioni di voto fossero pesantemente condizionate dall'apparato repressivo del governo.
Prigionieri politici in Polonia: Urszula come padre Olszewski
Maltrattata, denudata e colpita anche negli affetti familiari. Dal comunista Jaruzelski all'europeista Tusk il vecchio apparato repressivo torna a oliare gli ingranaggi e l'obiettivo sono sempre i cristiani.
L'Ucraina vuole negoziare, l'Ue no. L'ultimo paradosso di una guerra lunga
Molto sta cambiando sul fronte ucraino. Zelensky ha aperto per la prima volta al negoziato con la Russia. La missione di
Orbán non è stata vana e ora anche Trump, in caso di vittoria, promette di porre fine alla guerra. Paradossalmente l'unica che vorrebbe continuare il conflitto è l'Ue.