- Ndiaye ministro
La Nigeria, uno dei maggiori produttori di petrolio nel mondo, sta precipitando nel caos. Corruzione e malgoverno permettono alle bande criminali di espandersi e arricchirsi. L'islamismo è rampante, ma non c'è una causa unica della deriva: sono molteplici i motivi del caos, nelle varie regioni del grande e popoloso paese africano. E i sacerdoti sono vittime di questa escalation. Il 24 maggio sono stati rapiti due sacerdoti cattolici: padre Stephen Ojapa e don Oliver Okpara. Altri due sono ancora sotto sequestro. Don Joseph Aketeh Bako è morto nelle mani dei rapitori. I vescovi chiedono al governo di riportare ordine nel Paese.
Assomed stima che entro due anni ci saranno 40mila medici in meno a causa dei pensionamenti e dei licenziamenti volontari di professionisti che hanno lasciato gli ospedali pubblici. In questo quadro di carenza futura, 2000 medici sono ancora sospesi perché non vaccinati.
Già aumentano violenze di piazza e attentati contro Israele. Ma il peggio deve arrivare. Domenica è la "festa delle bandiere" (celebra l'annessione di Gerusalemme Est) e Hamas si prepara a dar battaglia se la marcia dei militanti israeliani arrivasse troppo sotto la Spianata. Intanto l'Iran minaccia.
In uno dei suoi ispiratissimi scritti, san Luigi Maria di Montfort confuta gli orgogliosi che screditano il Santo Rosario, la cui nobiltà discende direttamente dalla SS. Trinità. Se recitato devotamente, meditandone i misteri, fa vincere le tentazioni, converte i cuori e «ci rende conformi a Gesù», attirando ogni tipo di grazia.
Quand’anche Draghi decidesse di fare altro, le condizioni generali potrebbero imporre ancora una volta alleanze innaturali come quella che regge l’attuale esecutivo. Segnali inequivocabili di questo clima “inciucista” si colgono leggendo alcuni quotidiani nazionali, che non escludono una sorta di “compromesso storico” tra i primi due partiti più votati, che al momento sarebbero Fratelli d’Italia e Pd.
La risposta comune all'ennesima sparatoria di massa provocata da un giovane armato è la solita polemica sulla libera circolazione delle armi negli Stati Uniti. Ma è una visione riduttiva, che non coglie tutti i fattori implicati. Negli autori di queste carneficine emerge una profonda disperazione, una mancanza di senso che spinge alla morte. Ed è su questo che si dovrebbe iniziare a riflettere.