Tutti gli scogli per il Governo Meloni nel 2025
Tutti gli scogli che il governo Meloni incontrerà nel prossimo anno, dal dossier nomine alla possibile bocciatura referendaria dell'autonomia differenziata. Decisive anche le prossime regionali.
Mattarella ecumenico, mette d'accordo destra e sinistra
Nel tradizionale discorso di fine anno il presidente della Repubblica ha toccato i temi dei conflitti internazionali e della pace, della giustizia sociale e delle speranze per il futuro. Plausi da destra, per il patriottismo, e da sinistra, per il richiamo alla pace e alla giustizia sociale.
Salvini assolto. Una sconfitta per la magistratura politicizzata
Salvini è stato assolto dall'accusa di sequestro di persona e di rifiuto di atti d’ufficio per aver fermato gli immigrati a bordo della Open Arms. Il processo è una brutta pagina della storia nazionale sul piano della credibilità della magistratura italiana e dell'equilibrio tra potere giudiziario e politica.
- Non è il giudice a stabilire i paesi sicuri di Anna Bono
La Cassazione: non è il giudice a stabilire i Paesi sicuri
Sugli Stati di provenienza degli emigranti illegali e quindi sulle eventuali richieste d'asilo la competenza spetta al governo: a dirlo è la Corte Suprema. Si rallegrano però anche opposizione, Ong e cooperative che puntano sui ricorsi.
Da magistrato a candidato: il Pd sceglie Cantone per la Campania
De Luca cambia la legge elettorale della Campania per restare governatore. Il Pd non lo vuole più e per le regionali del 2025 punta sul solito magistrato: Raffaele Cantone, attuale procuratore della Repubblica a Perugia.
Lega a un bivio, tra fedeltà al governo e ritorno alle origini padane
Con l’emorragia di voti degli ultimi anni, nel Carroccio i nodi sono venuti al pettine: l'elezione di Romeo a segretario della Lega Lombarda e le critiche di Fontana e Castelli, Salvini si avvicina ad una fase congressuale piena di incognite. E le gatte da pelare sono anche per la Meloni.
Il premier libanese in Italia, ritratto di una leadership fallita
Najib Mikati, premier libanese, era in visita a Roma questo fine settimana. Ha incontrato il Papa, la Meloni e il presidente palestinese Abu Mazen. Dopo aver trattato il problema dei rifugiati siriani (che devono tornare a casa), chiede soldi per la ricostruzione. Lui personalmente è miliardario.
Ruffini nuovo Prodi, il sogno del Pd che insegue i moderati
A sinistra circola il nome del direttore dell’Agenzia delle Entrate per recuperare i centristi scontenti della Schlein. Una manovra verticistica che probabilmente non basterà a far presa sull'elettorato post-democristiano.
Grillo saluta: i 5 Stelle restano il partitino di Conte
L’assemblea pentastellata ha confermato l’esito della prima votazione, cioè il superamento della figura del Garante e quindi l’eliminazione di Beppe Grillo che saluta. Il Movimento delle origini non esiste più ed è rimasto solo il partitino di Conte, ancora speranzoso di tornare a Palazzo Chigi, magari nuovamente senza investitura popolare.
Tavares lascia macerie, ma Landini se la prende solo col governo
Il licenziamento milionario di Tavares e la strategia di Landini che se la prende col Governo mentre gli impianti sono fermi, sono due facce della stessa medaglia. Riflesse dal silenzio dei quotidiani Repubblica e Stampa, in mano a Gedi e teneri col leader Cgil.
La guerra nel centrodestra per il controllo dei media
Il disegno di legge sull'intelligenza artificiale è ancora impantanato. Fratelli d'Italia vuole giocarsi in autonomia la battaglia per il controllo delle nuove tecnologie e si scontra con Forza Italia che invece punta ad avere una golden share sulle tv. E la Lega rimane fuori dai giochi.
Ue: una Commissione vecchia con una maggioranza nuova
Dopo settimane di trattative e minacce, è stata approvata la nuova commissione von der Leyen. Meno consensi del solito, è la meno votata dal 1995. E si appoggia a una maggioranza nuova: mani libere del PPE per pescare anche dai partiti di destra.