Ddl suicidio assistito, c'è una menzogna dietro il sì dei cattolici
Negli ultimi interventi su Avvenire e Foglio si dà per scontato che una legge sul suicidio assistito sia comunque inevitabile. Ma questo è palesemente falso: è ridicolo pensare che una maggioranza non sia in grado di fermare una norma, se ha ragioni e volontà di farlo. Piuttosto, è da anni che Pav e Cei tradiscono il Magistero su eutanasia e suicidio assistito.
- VIDEO: Giacomo Rocchi: nessun obbligo di legiferare sul fine vita
- DOSSIER: Fermate quella legge
Qualche domanda ai vescovi sul suicidio assistito
Tutto questo prodigarsi di Cei e Pav a favore di una legge che legittimerà la pratica suicidaria, fa nascere il dubbio che i nostri pastori non abbiano chiaro come funziona la vita dell'uomo, quale sia il fine dell'unzione sacra che hanno ricevuto e cosa siano i comandamenti di Dio.
L'inno della Cei per il suicidio assistito
Sabato altri due interventi sul quotidiano dei vescovi italiani, Avvenire, a sostegno del ddl sul suicidio assistito: Marazziti (Comunità S. Egidio) che difende anche la legge sulle Dat, e sei firmatari tra cui le ex parlamentari Binetti e Santolini, sempre con i soliti argomenti (sbagliati). Così si legittima il male.
Suicidio sì, ma non in cliniche private. L'assurda richiesta della PAV
Il presidente della Pontificia Accademia per la Vita. mons. Pegoraro, stupisce ancora chiedendo che il suicidio assistito sia garantito dal Servizio sanitario nazionale. L'associazione "Sui tetti" e il Centro Livatino lo criticano, ma alla fine spingono anche loro per la legge.
Suicidio assistito, un Ddl pieno di contraddizioni
L’estraneità delle cure palliative alla logica dell’eutanasia, la proliferazione di una cultura dello scarto, l’arbitrarietà di chi decide quando una vita non è degna, l’illusione che un suicida sia libero, l’inaccettabilità del “male minore”: passiamo in rassegna le criticità bioetiche del Ddl del centrodestra sul suicidio.
- Dal Canada all’Olanda, dove l’eutanasia uccide anche senza consenso, di L. Volontè
Una legge pro-suicidio? Un disastro per i più fragili
Non c’è un vuoto normativo e il Parlamento non è tenuto ad approvare una legge sul suicidio assistito, che aumenterebbe la pressione sui più vulnerabili. La missione della Chiesa: annunciare la verità, senza compromessi. Dalla diretta con Riccardo Cascioli e Giacomo Rocchi.
Suicidio assistito, sulla verità non ci può essere dibattito
La scelta di alcune testate cattoliche di aprire un dibattito sul disegno di legge sul suicidio assistito genera solo confusione perché il magistero è chiaro. Peggio ancora il ruolo dei vescovi che cercano il compromesso politico invece di annunciare la Verità.
Ddl suicidio assistito illecito: permette la depenalizzazione
L’avvocato Domenico Menorello commenta sul Timone il nostro articolo critico verso il suo intervento a sostegno del Ddl sul suicidio assistito. Ma tace sulla riflessione cardine sul dovere dell’ordinamento di tutelare la vita umana. E dunque sul fatto che la depenalizzazione all'art. 2 è moralmente illecita. Una controrisposta, alla luce del Magistero.
- Quanti danni fanno i cattolici della riduzione del danno, di Stefano Fontana
Avvenire appoggia il Ddl sul suicidio assistito, travisando Wojtyła
Con un articolo di Domenico Menorello, il quotidiano della Cei appoggia il disegno di legge sul suicidio assistito in esame al Senato, citando a sproposito il n. 73 dell’Evangelium vitae sulle «proposte mirate a limitare i danni». Ma nell’enciclica di san Giovanni Paolo II è implicito che l’azione di limitazione dei danni deve essere essa stessa moralmente lecita: non è questo il caso.
Suicidio assistito, con Pegoraro alla PAV prosegue la linea Paglia
In un’intervista a Repubblica, il nuovo presidente della Pontificia Accademia per la Vita condanna il suicidio assistito ma accetta alcuni criteri imposti dalla Corte costituzionale, non conformi alla morale naturale. E, nel solco del suo predecessore, parla di “dialogo” per arrivare a una mediazione: ma sull’indisponibilità della vita non si può scendere a compromessi.
Suicidio assistito, il Ddl della destra rimane contro la vita
Approdato alle competenti commissioni del Senato il Ddl Zanettin-Zullo che richiama i criteri di accesso al suicidio assistito indicati dalla Corte costituzionale, pur con delle differenze, dalle cure palliative all’assenza di spese per il Servizio Sanitario Nazionale. Ma al netto dei paletti il testo favorisce la deriva eutanasica.
- «Le cure palliative non riguardano solo i malati terminali», di Fabio Piemonte
Suicidio assistito, un inganno che svilisce l’uomo
Una legge pro-suicidio sarebbe un disastro umano per l’Italia, come lo è già nei Paesi dov’è stata approvata. I malati hanno bisogno di cure, non di essere uccisi. Dal convegno Libertà o abbandono?, organizzato da Bussola e Pro Vita.
Suicidio assistito, cosa insegna il caso Abruzzo
Il Consiglio regionale abruzzese ha bocciato un progetto di legge sul suicidio assistito. Per il consigliere D’Amico è una bocciatura assurda perché in Italia c’è già la legge 219. Un’argomentazione corretta, ma con premesse errate. Perché il problema all’origine è proprio quella legge.
Suetta: sul suicidio assistito nessun compromesso è possibile
«Non si può mai perseguire il male, neanche se è minore rispetto a una situazione che si prospetta peggiore». «Affermare la bontà e la necessità delle cure palliative non significa aprire ad altri tipi di intervento». «La priorità della Chiesa è la formazione delle coscienze». Il vescovo di Ventimiglia-Sanremo interviene nel dibattito sul suicidio assistito. Stasera il convegno a Milano di Bussola e ProVita.
Suicidio assistito, la strategia perdente del "palettismo"
Un convegno a Milano domani sera, organizzato da Bussola Quotidiana e ProVita&Famiglia, chiarirà gli inganni delle proposte di legge sul suicidio assistito e la vera posta in gioco in questa battaglia.
Il grande inganno del suicidio assistito
Un'introduzione all'evento "Libertà o abbandono? Il grande inganno del suicidio assistito". Parla Antonio Brandi, presidente della Onlus Pro-Vita e Famiglia
- Londra legalizza il suicidio assistito
- Dolce morte di Rino Cammilleri
Toscana, cosa ci dice il primo suicidio assistito dopo la legge
Il 17 maggio scorso si è avuto in Toscana il primo caso di suicidio assistito dopo l’entrata in vigore della legge regionale, impugnata pochi giorni prima dal governo. Un caso che ci ricorda che il cerchio si sta chiudendo, e non in senso buono.
Aiuto al suicidio, riecco i cattolici che votano leggi ingiuste
Già approvato alla Camera, il 14 luglio sarà discusso al Senato un disegno di legge che richiama, con qualche miglioramento, i criteri indicati dalla Consulta per l’accesso al suicidio assistito e sembra poter raccogliere il voto del centrodestra. Ma il male, anche se “minore”, non può essere approvato.