Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Zita a cura di Ermes Dovico

Vita e bioetica


El Salvador, le menzogne abortiste sul caso Evelyn
LOBBY IN AZIONE

El Salvador, le menzogne abortiste sul caso Evelyn

Evelyn Hernández, una donna salvadoregna, dopo essere stata condannata per la morte del bambino che portava nel grembo, è stata assolta: non c’erano prove contro di lei, vittima di uno stupro, che ha spiegato che suo figlio era nato morto. Da mesi gli abortisti sfruttano questa triste vicenda dicendo che nel Paese centroamericano, tuttora pro vita, è punito l’aborto spontaneo: una falsità.


A disagio con il trans nello spogliatoio? Problema tuo…
HAWAII

A disagio con il trans nello spogliatoio? Problema tuo…

Honolulu, Kamehameha Schools: uno studente si "sente" donna, passa alla squadra femminile di pallavolo e inizia a frequentarne lo spogliatoio. Le pallavoliste, imbarazzate, manifestano il loro malcontento. Risultato? Un attivista Lgbt perfino le insulta invitandole a «cambiarsi in infermeria». Quel che è normale è ormai stigmatizzato. Una lezione da tener presente, specie tra i cattolici.


G7: sull'aborto i poteri forti cambiano linguaggio
L'ATTIVISMO DI TRUMP

G7: sull'aborto i poteri forti cambiano linguaggio

I leader del G7, ovvero la conferenza dei sette Paesi con le maggiori economie del mondo, hanno seccamente ignorato le raccomandazioni del comitato di indirizzo del summit. Nei comunicati e nelle dichiarazioni conclusive del vertice di Biarritz, in Francia, non è incluso l’aborto. Merito delle pressioni dell'amministrazione Trump


"I nostri anni con Cito, felice quando gli lavavo i capelli"
L'INTERVISTA

"I nostri anni con Cito, felice quando gli lavavo i capelli"

La loro storia ha commosso l'Italia, compresi i giornali laicisti. Sono i genitori di Ignazio Okamoto, accudito per 31 anni in stato vegetativo dai genitori che per lui hanno lasciato tutto. Un inno alla vita nell'epoca in cui il fine vita si impone come diritto. La Nuova BQ ha incontrato papà Hector per scoprire quale umanità - e quale fede - si nasconde dietro tanto amore: «Quello che ho fatto me l’ha dettato il cuore». E' la dimostrazione che la legge naturale universale è inscritta in ognuno di noi.


La grande battaglia social dei pro vita australiani
IL FENOMENO

La grande battaglia social dei pro vita australiani

Nel Nuovo Galles del Sud è all’esame del Parlamento un disegno di legge che depenalizza l’aborto e, secondo un sondaggio, solo il 17% dei cittadini sarebbe contrario alla legalizzazione. Eppure, un’analisi dell’ABC mostra che le comunità Facebook dove si difende la vita del nascituro sono dieci volte più attive e numerose delle controparti. Un fatto da non sottovalutare, per almeno tre ragioni.

- ALYSSA E QUEL NON PENTIMENTO PER NORMALIZZARE L'ABORTO, di Giulia Tanel


Alyssa e quel non-pentimento per normalizzare l’aborto
PAROLE SHOCK

Alyssa e quel non-pentimento per normalizzare l’aborto

Alla soglia dei 47 anni, l’attrice Alyssa Milano, protagonista del #MeToo, rivela al mondo di aver avuto due aborti, nel giro di pochi mesi, all’età di vent’anni. E rivendica la sua scelta, che assimila a una «cura sanitaria»: come se il bambino fosse la malattia. Spazio anche per il solito attacco alla Chiesa. Il tutto per presentare l’uccisione dei bambini nel grembo come una “scelta” normale.


Il silenzio-assenso sugli organi? Una cattiva notizia
IL DECRETO

Il silenzio-assenso sugli organi? Una cattiva notizia

Il ministro Giulia Grillo firma il decreto per attuare il silenzio-assenso in tema di donazione di organi, come previsto dalla legge 91/99. «Permetterà di salvare molte vite», dice lei. In realtà imporrà un obbligo indebito sulla persona, rischiando di violarne la volontà e perfino di metterne a repentaglio la vita, alla luce dei discussi nuovi criteri per l’accertamento della morte.


Tafida, 2 documenti gettano nuove ombre sui medici
REGNO UNITO

Tafida, 2 documenti gettano nuove ombre sui medici

I genitori della bambina inglese a cui il Royal London Hospital vuole staccare il supporto vitale, negando il trasferimento al Gaslini, pubblicano due documenti sui suoi primi giorni di ricovero. E denunciano il comportamento dei medici, che già il 14 febbraio indicavano Tafida come potenziale donatrice di organi, spingendo per l’interruzione delle cure.


Don Gabriele, il prete che da solo sfida il titano aborto
SAN MARINO

Don Gabriele, il prete che da solo sfida il titano aborto

Con la debole opposizione dei cattolici a San Marino si avvicina l'aborto libero. Ma il Consiglio Grande dell'antica Repubblica ha trovato sul suo cammino un ostacolo: un parroco agguerrito che a suon di articoli sta demolendo un Ddl peggiore della 194. Don Gabriele Mangiarotti non ha scelto la strada facile dei preti che dal pulpito pontificano di politica invasionista. E ora è sotto attacco, ma pronto a tutto: «Guardiamo in faccia chi stiamo per uccidere. Paura? Quando la vita umana viene minacciata devo alzarmi in piedi».
- MINACCIATA LA LIBERTA' DI VENIRE AL MONDO


“Non saremo più la terra della libertà di venire al mondo”
IL COMUNICATO DI Accoglienza della Vita

“Non saremo più la terra della libertà di venire al mondo”

Vita e bioetica 20_08_2019

Ogni regime totalitario ha la necessità di imporre il proprio pensiero affinché dello stesso siano permeate le menti e le coscienze, dopo di che si passa all’opera che, per quanto nefanda possa essere, verrà accettata come normale e civile dal mondo e dalla società intera.


Giocare col Dna costa caro, il dramma di Rebecca
FIGLIA IN PROVETTA, MA SENZA PADRE

Giocare col Dna costa caro, il dramma di Rebecca

Usa. 24enne "regala" ai genitori un test per ricostruire l'albero genealogico e scopre di non essere geneticamente legata al padre. Dopo ulteriori esami i tre comprendono che il seme con cui era stato fecondato l’ovulo della madre non era quello del padre. Ma ormai l'ospedale ha chiuso i battenti e la battaglia legale è inutile. 


Macri o Fernandez? Per vita e famiglia è comunque nera
LE PRIMARIE ARGENTINE

Macri o Fernandez? Per vita e famiglia è comunque nera

Le primarie in Argentina incoronano il ticket peronista. Ma anche dovesse farcela a recuperare il presidente uscente, sui temi della vita e della famiglia l'Argentina è in pericolo. Macri infatti si è detto provida, ma ha fatto il contrario dando il via libera al dibattito parlamentare sull'aborto. 
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