A Dio piccolo Midrar, ucciso da un sistema che svilisce la vita
È morto nel pomeriggio di questo venerdì, a seguito del distacco del ventilatore, Midrar Ali, il bambino di 5 mesi con una grave lesione cerebrale. A dare l’annuncio un post sulla pagina ufficiale “Help baby Midrar Ali”: «Con profonda tristezza annunciamo che il piccolo Midrar è tornato dal suo Creatore. Per favore, ricorda la sua famiglia nelle tue preghiere». Per i giudici inglesi era «già morto» l’1 ottobre, data del primo test che ne aveva dichiarato la «morte del tronco cerebrale». Eppure Midrar, amato dalla sua famiglia, cresceva e pesava otto chili. È un’altra vittima di un sistema, non solo britannico, impregnato di utilitarismo.
Midrar, Cedu-Pilato. Oggi il distacco del ventilatore
Fallita per la famiglia di Midrar Ali anche l’ultima via legale, con il ricorso respinto dalla Corte europea dei diritti dell’uomo. Al piccolo di 5 mesi, con una grave lesione cerebrale, sarà staccato il ventilatore dopo le 14 (le 15 in Italia). Per i giudici inglesi «è già morto» da ottobre, eppure continua a crescere. I genitori sono aggrappati alla speranza che Midrar si sforzi di respirare da solo.
Anche il Nord Europa è senza figli. La politica non basta
Islanda, Norvegia, Finlandia registrano tassi di fertilità ai minimi storici, dimezzati rispetto a 50 anni fa; e le coppie hanno figli sempre più tardi. Sono i dati più inquietanti del rapporto sulle condizioni demografiche, sociali ed economiche del Nord Europa. Il dato interessante è che si tratta dei paesi che vantano le maggiori politiche pro-natalità. È l'ennesima dimostrazione che le politiche economiche e sociali, pur doverose, non sono la vera risposta al problema della denatalità.
Per i giudici inglesi Midrar «è morto l’1 ottobre». Eppur cresce
La Corte d’Appello di Londra ha rigettato ieri la richiesta della famiglia di Midrar Ali, confermando il permesso al Saint Mary’s Hospital di Manchester di staccare il ventilatore al piccolo di quasi cinque mesi. Per i giudici si deve dichiarare che «Midrar è morto alle 20:01 dell’1 ottobre 2019», data del primo test neurologico. Eppure il bambino continua a crescere e oggi pesa circa otto chili: come si può dire che è morto quattro mesi e mezzo fa? Una convenzione clinica, legata al tema della donazione degli organi, sostituisce la realtà.
Midrar, oggi il nuovo verdetto sulla sua vita
Questa mattina la Corte d’Appello di Londra si pronuncerà sul caso del piccolo Midrar Ali, decidendo se accogliere il ricorso della famiglia contro la decisione di staccargli il ventilatore. Per l’ospedale di Manchester che lo ha in cura, il suo tronco cerebrale è «morto». Ma il bambino, di quasi cinque mesi, sta sbugiardando i documenti medici britannici. E continua a crescere.
AGGIORNAMENTO (12:00): La Corte ha rigettato all'unanimità il ricorso della famiglia.
Per amare? Ci servono i malati e pure la sofferenza
“Innamorati della vita”, edito da Ares, raccoglie le storie di diversi malati che raccontano quanto tutti desiderino vivere, anche nel dolore, se c’è qualcuno che ci vuole. E che insegnano ad apprezzare il quotidiano con le sue fatiche, facendo sorgere il desiderio di servire i nostri cari. Costi quel che costi. Perché solo accettando la sofferenza si gode del suo premio.
Suicidio assistito, l’ossimoro dell’Ordine dei medici
I medici che aiutano i pazienti a suicidarsi, nelle condizioni stabilite dalla Consulta, non saranno più puniti nemmeno a livello disciplinare. Lo ha deciso la Fnomceo approvando i nuovi indirizzi dell’art. 17 del Codice deontologico. Eppure lo stesso articolo proibisce (sempre) gli «atti finalizzati a provocare la morte». Una contraddizione che ricalca quella dei giudici costituzionali.
Bambini malati, il CNB cade nel gioco dei pro eutanasia
Approvato dal Comitato Nazionale per la Bioetica un documento contro l’accanimento clinico sui bambini. Molti punti condivisibili, ma almeno tre problemi di fondo. Primo: non è accanimento «preservare la vita» di una persona. Secondo, il linguaggio è quello pro choice. Terzo, la vera emergenza non è l’accanimento bensì l’eutanasia infantile. Era meglio non votarlo.
L'aborto fruttariano e i lupi vestiti d'agnelli
Praticare un aborto è come svuotare un frutto della sua polpa: prendi una papaya, infilaci l’aspiratore e il gioco è fatto. Questo quanto è stato insegnato anche negli atenei come la Catholic Loyola University di Chicago e che rischia di dilagare fra le università dei Gesuiti se non fosse per l'"alt" di alcuni studenti.
Francia, passa al Senato la legge che cancella il padre
Con 153 voti favorevoli, 143 contrari e 45 astenuti, il Senato francese approva la revisione della legge sulla bioetica, fortemente voluta dal Governo Macron, che estende la fecondazione artificiale a donne single e coppie lesbiche. Pesano i voti e le astensioni di parecchi conservatori che hanno fatto il gioco della sinistra. La resistenza dei repubblicani Retailleau e Chevrollier frutta lo stralcio degli articoli su embrioni transgenici ed embrioni-chimera, ma rimane l’abominio del “bébé médicament”. Il testo passa ora all’Assemblea Nazionale, dove Macron ha da solo la maggioranza.
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Night to Shine: per celebrare le persone speciali
Night to Shine avrà luogo il 4 febbraioa a Roma presso l'Università Europea: alla presenza di circa 200 persone si celebrerà una serata che valorizza l'unicità della vita «incentrata sull’amore di Dio». Ecco il solo modo di dare veramente voce alle persone disabili.
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