Il piano di Erdogan per stroncare l'opposizione
La certezza di non poter più sfruttare il voto democratico per rendere perpetua la propria dittatura, ha spinto il presidente turco ad anticipare la corsa alla rielezione, rendendo ancora più feroce la sua campagna contro l'opposizione laica e moderata, condotta in maniera congiunta attraverso il potere giudiziario e il ministero dell'Interno.
Regno Unito, il Parlamento chiude con la Brexit in sospeso
Fra le proteste e i canti tradizionali dei gallesi, il Parlamento britannico ieri è stato chiuso e riaprirà solo il 14 ottobre, con il discorso della regina. Tutto fa pensare ad un autogol di Boris Johnson, che aveva “blindato” il dibattito parlamentare per arrivare al 31 ottobre con una Brexit senza altri accordi con l’Ue. Ma non è detta l'ultima parola
Afghanistan, fine prematura del processo di pace
Dopo gli ultimi attentati dei Talebani, che hanno provocato anche la morte di un militare americano, il presidente Donald Trump ha sospeso i negoziati con i Talebani. Il processo di pace pareva sul punto di prendere avvio: riconoscimento reciproco di governo afghano e Talebani in cambio del ritiro americano. Ora è tutto da rifare.
Kiev, scambio di prigionieri per scongelare la pace
Storico scambio di prigionieri fra la Russia e l’Ucraina, 70 persone, 35 per parte. Fra gli altri, anche i 24 marinai catturati dalla guardia costiera russa lo scorso novembre e il regista ucraino Oleg Semtsov, insignito del premio Sakharov. Ma fra i russi c'è anche l'ufficiale dei separatisti sospettato di aver abbattuto il volo Mh-17 nel 2014.
È morto Mugabe, il dittatore di cui non conviene parlare
È deceduto ieri, nel suo esilio a Singapore, Robert Mugabe. Prima di essere destituito dall’esercito, ha guidato lo Zimbabwe per 37 anni, vivendo tra lussi e sfarzi vari. Ha fatto crollare la produzione agricola, impoverito un Paese prospero e sterminato migliaia di avversari. Ma dei danni suoi e del suo modello comunista, in Italia, non si parla. Perché all’ideologia non giova.
Brexit, scacco al governo. Ma la partita non è finita
Londra, scacco al premier. Se la settimana scorsa, nello sconcerto generale, il primo ministro conservatore Boris Johnson annunciava la sua mossa d’azzardo (sospendere il Parlamento), adesso è chiaro che ha incassato una prima sconfitta: maggioranza perduta, niente Brexit al 31 ottobre e niente elezioni anticipate.
Hong Kong, Carrie Lam ritira la legge della discordia
Alla fine, con considerevole ritardo, il capo dell’esecutivo di Hong Kong Carrie Lam ha concesso il ritiro formale della famosa legge sull’estradizione che ha causato tre mesi di rivolte in Hong Kong. I recenti eventi di Hong Kong sono un monito anche per i cattolici: attenzione che la gentilezza non sia scambiata per debolezza dalla Cina.
Hong Kong, Carrie Lam premier servitrice di due padroni
Un audio rilasciato dall’agenzia di stampa Reuters, rivela informazioni importanti che ci permettono di capire quello che sta succedendo in Hong Kong. Carrie Lam, capo dell'esecutivo (equivalente del premier) ammette di aver commesso errori imperdonabili. Ma di non potersi dimettere. E' al servizio di Pechino oltre che del suo popolo.
Elezioni nell'Est tedesco, reazione al nuovo Soviet
Il voto di domenica in due Stati della Germania orientale (ex DDR) è l’ennesima conferma delle scelte alle elezioni europee: i partiti tradizionali calano, i Socialisti sono in picchiata, patriottici e populisti crescono a doppia cifra. I popoli orientali, dopo aver subito il potere dei Soviet, non consentono a nuovi poteri di privarli del proprio futuro
Accoltella i passanti perché "non leggono il Corano”
Un 19enne è stato ucciso e altri otto sono rimasti feriti nell’aggressione islamista avvenuta sabato a Villeurbanne, nei pressi di Lione. L’attentatore, fermato dagli stessi passanti (in fuga il complice), è un richiedente asilo afghano, che ha colpito a caso. Un’emergenza continua per la Francia, che sembra disarmata rispetto all’immigrazione. Ma non lo ammette.
Droni israeliani per colpire le milizie sciite irachene?
Fonti dell'intelligence irachena hanno riferito a Middle East Eye che i velivoli teleguidati (droni o UAS) che nei giorni scorsi hanno colpito le basi delle milizie sciite in Iraq sarebbero partiti dal nord della Siria, nelle aree controllate dalle Syrian Democratic Forces (SDF), le milizie curdo-arabe sostenute dalla Coalizione a guida statunitense.
Arresti a Hong Kong, Pechino comanda e usa i suoi metodi
Per prevenire la marcia pro-democrazia a Hong Kong, indetta per oggi, arrestati anche alcuni dei più celebri leader della protesta, quali Joshua Wong e Agnes Chow. Sono metodi da regime di Pechino che, come rivelano testimoni alla Reuters, ha ordinato a Carrie Lam (capo dell'esecutivo) di respingere le richieste dei manifestanti.