Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santi Filippo e Giacomo il Minore a cura di Ermes Dovico

Esteri


Turchia: giornalisti "terroristi", tutti in galera
REPRESSIONE ISLAMICA

Turchia: giornalisti "terroristi", tutti in galera

Metin Duran, giornalista, è stato incarcerato con accuse di terrorismo il 30 marzo 2018. Dal 2015 non parla più ed è paralizzato da un ictus, ma la magistratura turca lo ha ritenuto ancora pericoloso. E' il caso più eclatante di una repressione che, per volontà di Erdogan, colpisce i giornalisti. Li vede come i "giardinieri che innaffiano il terrore".


Azuaje Ayala: «È il socialismo che ha distrutto il Venezuela»
INTERVISTA ESCLUSIVA

Azuaje Ayala: «È il socialismo che ha distrutto il Venezuela»

Alla vigilia dell'incontro con il Papa dei vescovi venezuelani, il presidente della Conferenza episcopale denuncia la gravissima situazione economica ed umanitaria provocata dal regime socialista. Gravi ripercussioni anche per la Chiesa che, pur privata di preti e religiosi e delle sue risorse, non cessa di servire il suo popolo.


Svezia, la sinistra festeggia. Ma in realtà ha perso
ELEZIONI

Svezia, la sinistra festeggia. Ma in realtà ha perso

Con pronostici che davano la destra dei Democratici Svedesi al primo posto, i risultati delle elezioni hanno fatto tirare un sospiro di sollievo alla sinistra. Ma c'è poco da festeggiare. Metà degli svedesi ha cambiato partito e gli SD sono un terzo incomodo in un sistema finora blindato. E il motivo è chiaro: il sistema svedese è in crisi.


Svezia, estremisti palestinesi candidati a sinistra
CHI E' L'IMPRESENTABILE?

Svezia, estremisti palestinesi candidati a sinistra

Per le elezioni che si tengono oggi, il Left Party svedese ha scelto di candidare Said Hadrous. Cresciuto in un campo profughi palestinese in Libano, ha elogiato pubblicamente terroristi. Ali Hadrous, candidato sempre per il Left Party, esprime sostegno per i terroristi palestinesi. E il problema, però, è sempre la destra?


Ostruzionismo democratico contro il giudice pro-vita
KAVANAUGH ALLA CORTE SUPREMA?

Ostruzionismo democratico contro il giudice pro-vita

Le audizioni per la conferma del giudice Brett M. Kavanaugh hanno scatenato il putiferio. Protestano i senatori democratici, perché ritengono di aver ottenuto i voluminosi documenti sul suo passato troppo a ridosso del dibattito. Protestano in aula le femministe, perché Kavanaugh è un cattolico pro-vita. Sarà ancora una battaglia dura.


Uccidete Bolsonaro: è l'uomo nero, "omofobo e razzista"
ATTENTATO IN BRASILE

Uccidete Bolsonaro: è l'uomo nero, "omofobo e razzista"

Brasile, in vista delle prossime elezioni presidenziali, i due maggiori candidati sono stati messi fuori gioco con metodi “non politici”: il socialista Lula non può candidarsi perché condannato (per corruzione), il suo diretto rivale conservatore, Jair Bolsonaro, ieri è stato pugnalato ed è ferito grave. L’attentato a Bolsonaro, compiuto da un fanatico sostenitore di Lula, è anche un esempio di quali effetti possa provocare l’incitazione all’odio contro la destra e contro i valori tradizionali.


Svedesi al voto sulle macerie del multiculturalismo
NUOVO INCUBO PER L'UE

Svedesi al voto sulle macerie del multiculturalismo

In Svezia, il vincitore delle prossime elezioni politiche potrebbe benissimo essere Jimmie Åkesson, leader dei Democratici Svedesi, con un programma di euroscetticismo e linea dura sull'immigrazione. Il suo partito è in testa in tutti i sondaggi. La Svezia raccoglie i frutti del fallimento del multiculturalismo, dopo 40 anni di esperimento sociale.


Pakistan, l'alleato scomodo che gli Usa non pagano più
DIPLOMAZIA

Pakistan, l'alleato scomodo che gli Usa non pagano più

Ieri, il segretario di Stato Usa Mike Pompeo, si è recato in visita ufficiale in Pakistan, in un momento di tensione al calor bianco con il tradizionale alleato asiatico. Proprio tre giorni prima della visita, infatti, l’amministrazione Trump ha annunciato un taglio di 300 milioni di dollari in aiuti militari. E' l'ultima puntata di una alleanza difficilissima.


Libia, tacciono le armi. Un'opportunità per l'Italia
LA TREGUA

Libia, tacciono le armi. Un'opportunità per l'Italia

Tregua a Tripoli, mediata dalla missione Onu. Se regge si avvierà un negoziato fra tutte le milizie coinvolte negli scontri nella capitale libica, per rafforzare il governo di Sarraj. L'Italia ha una possibilità di tutelare al meglio i suoi interessi, pur escludendo un intervento militare, difendendo il governo di Sarraj.


La Cina è diventata il maggior creditore dell'Africa
IL FORUM DI PECHINO

La Cina è diventata il maggior creditore dell'Africa

Esteri 05_09_2018 Anna Bono

Dal 2000 al 2016, la Cina ha prestato ai suoi partner in Africa 125 miliardi di dollari. Ora si appresta a investirne altri 60, in prestiti senza interessi, linee di credito, sviluppo delle infrastrutture e importazioni. Sono gli esiti del Forum di Pechino sulla cooperazione Cina-Africa. La Cina investe senza chiedere condizioni politiche, solo economiche


La Germania ha un problema. Ed è l'islam, non il nazismo
LA PROTESTA

La Germania ha un problema. Ed è l'islam, non il nazismo

Si fa un gran parlare di Germania, e a leggere gli editoriali pare che siano tornati i nazisti. La Germania ha sì un problema, ma non il nazismo di ritorno. Il problema è l'arrivo di un'immigrazione islamica che non si integra e fa impennare gli omicidi. E' contro questo nuovo disordine che i tedeschi protestano a Chemnitz, dopo l'ennesimo delitto.


A Tripoli è un golpe di islamici e trafficanti "affamati"
LA CRISI IN LIBIA

A Tripoli è un golpe di islamici e trafficanti "affamati"

Cosa sta succedendo in Libia, alle nostre porte? E' "solo" un regolamento di conti fra milizie rivali o qualcosa di più grande? Con più di 200 morti, di sicuro, è già la più grave crisi militare dal 2014. Milizie impoverite dal calo del flusso dei migranti, interno e marittimo, formazioni islamiste e rivali del governo Serraj, stanno alimentando la nuova insurrezione armata. Il generale Haftar, che controlla la Cirenaica, ha ora tutto l'interesse a sbarazzarsi di un governo che è riconosciuto dall'Onu, ma controlla solo la capitale. E la Francia sta giocando un ruolo molto ambiguo in tutto questo, foraggiando milizie e agendo arbitrariamente sulle prossime elezioni. Ne parliamo con Michela Mercuri, autrice di Incognita Libia. Di sicuro la destabilizzazione favorisce trafficanti e jihadisti. E minaccia la nostra sicurezza.