Flirt economico fra Merkel e Putin, Trump si intromette
La notizia estiva è la partecipazione di Vladimir Putin al matrimonio del ministro degli Esteri austriaco. Ma la vera notizia è economica: la Merkel e Putin, in un vertice informale, hanno discusso del progetto del gasdotto Nord Stream 2, che collega Russia e Germania. E Trump è pronto a imporre sanzioni contro la sua realizzazione.
Annan, la sua Onu fu madre delle ideologie che subiamo
Il mondo è in lutto per la morte di Kofi Annan, il primo africano alla testa delle Nazioni Unite, premio Nobel per la Pace. Parlandone da vivo... i suoi insuccessi nel prevenire i genocidi in Rwanda e Bosnia sono ormai storia e sotto il suo mandato l'Onu ha dato carta bianca a Ong, terzomondismo, ecologismo e gender come mai prima.
Talebani all'assalto, a Kabul e in tutto l'Afghanistan
Come accade ormai da 15 anni l’estate afghana è funestata da un’escalation di attacchi, attentati e battaglie. Appare ormai lontana una soluzione diplomatica al conflitto. Così come i rinforzi statunitensi e britannici non paiono sufficienti a ribaltare la situazione militare. Si continua a combattere un'estenuante guerriglia.
Tunisi: pari eredità di donne e uomini. Ed è scontro
Tunisia, il presidente Essebsi avalla la proprosta di legge secondo cui le donne hanno pari diritti ereditari rispetto agli uomini. E si scontra con l'opposizione degli islamisti. E' già iniziata la campagna elettorale per le elezioni del 2019 e anche i Fratelli Musulmani si atteggiano a "secolari"
Attentati a Londra, una spada di Damocle
Westminster, nuovo attentato, il terzo in un anno e mezzo. Un uomo si è lanciato con l'auto su un gruppo di ciclisti e pedoni, provocando tre feriti. L'aggressore è un immigrato sudanese e non collabora. Nessuno rivendica l'attentato, si sospetta il lupo solitario jihadista. E il pericolo di attentati è costante
Congo, torna Ebola, ma i capi pensano al voto
L’epidemia di Ebola scoppiata ad aprile nella provincia dell’Equatore, nella Repubblica democratica del Congo, è stata dichiarata sconfitta, ma due settimane dopo ne è esploca un'altra nel Nord Kivu. Il farmaco sperimentale dell'Oms funziona, ma careestia, infrastrutture carenti e guerriglia complicano le operazioni di vaccinazione. Intanto la politica pensa al voto dopo che la dinastia dei Kabila ha deciso di non ricandidarsi.
Romania, la rivolta della diaspora contro la corruzione
In questo caldo fine settimana di metà agosto, i rumeni scendono in piazza. E' una delle proteste più drammatiche in un paese membro dell’Ue, negli ultimi tempi, con centinaia di feriti. A manifestare, contro la corruzione, sono soprattutto i rumeni della diaspora, gli espatriati.
Catalogna accogliente, una politica suicida
Barcellona, con il suo sindaco Ada Colau, si distingue ancora come "città dell'accoglienza", stavolta degli emigranti dalla Libia che non approdano più in Italia. La politica catalana dell'accoglienza incontrollata, però, negli anni porta jihadismo e criminalità. E causa una perdita di identità.
Sud Sudan: le armi tacciono. E dopo la guerra si torna a casa
Dopo cinque anni di violentissima guerra civile, nel Sud Sudan i due contendenti, Kiir e Machar, hanno firmato un accordo che potrebbe porre fine al conflitto, spartendosi cariche e posti di potere per sé e per le loro etnie (Dinka e Nuer). I due milioni di rifugiati sud sudanesi possono tornare.
Sanzioni, l'arma scelta da Trump. Ora tocca alla Russia
Gli Usa impongono nuove sanzioni anche alla Russia, per l'uso adi armi chimiche sul suolo britannico (per il tentativo di avvelenamento dell'ex agente Skripal). Ma la guerra economica funziona? E soprattutto, gli Usa possono permettersene così tante, dopo le sanzioni all'Iran e i dazi anti-Cina?
Myanmar, non solo Rohingya: Ta'ang nel mirino
Un crimine orrendo, nel Myanmar: sei dottoresse di etnia Ta’ang, una minoranza che abita nel Nordest del paese, sono state barbaramente uccise dai militari. La vicenda accende il riflettore su una guerra dimenticata nella ex Birmania, oscurata anche dall’attenzione esclusiva dei media sulla tragedia dei Rohingya.
Maduro, fu vero attentato? Tutti i dubbi sui droni
In un paesi in cui non ci sono fonti indipendenti, anche l'attentato in diretta Tv al presidente Maduro diventa un mistero. Mancano immagini chiare, le versioni ufficiali sono discordanti. E però al regime serve, per passare dalla parte della vittima e nascondere i suoi disastri.