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Mentre Kabul brucia, Di Maio prende il sole

Comportamento imbarazzante del ministro degli Esteri Di Maio. Mentre i Talebani conquistano l'Afghanistan e gli italiani cercano in tutti i modi di fuggire dal Paese in fiamme, il ministro grillino viene fotografato in spiaggia, a Porto Cesareo, in compagnia di Emiliano e Boccia. Bufera di critiche sul Web e nella politica. 

Politica 17_08_2021
Di Maio al mare

Quando si dice il senso dello Stato. L’Afghanistan finisce nelle mani dei talebani, la tragedia umanitaria e geopolitica afghana sta turbando lo scenario internazionale, eppure c’è chi, in Italia, dovrebbe occuparsene per il suo ruolo istituzionale e non lo fa. E nel web si scatena l’indignazione.

Stiamo parlando del nostro ministro degli Esteri, che tutti immaginavamo inchiodato alla scrivania del suo ufficio alla Farnesina in queste ore drammatiche e che invece ha trascorso uno spensierato ferragosto in una spiaggia salentina, come se nulla stesse accadendo.

La foto di Luigi Di Maio abbronzato, sorridente e con i piedi a mollo nelle acque cristalline di Porto Cesareo, nota località salentina, hanno fatto il giro del web, suscitando le ire di milioni di utenti. In particolare ha destato scandalo l’immagine del conciliabolo tra l’ex bibitaro dello stadio San Paolo di Napoli e due esponenti del centrosinistra, il governatore pugliese Michele Emiliano e l’ex ministro degli affari regionali del governo Conte bis, Francesco Boccia. Che questi ultimi due fossero in spiaggia il giorno di ferragosto non è una notizia, ma che con loro ci fosse anche il Ministro degli Esteri, è un vero pugno nello stomaco degli italiani.

Non si tratta di qualunquismo o populismo, ma di buon senso. Gli italiani impegnati in Afghanistan stanno cercando faticosamente di portare a casa la pelle e di sfuggire ai talebani e alla violenza jihadista e la massima autorità nazionale in politica estera si fa ritrarre in completo relax anziché gestire 24 ore su 24 le delicate manovre di rimpatrio accelerato per il personale italiano ancora a Kabul.

Beffa nella beffa, il luogo in cui i tre sono stati immortalati è il Togo Bay, noto lido di Porto Cesareo sequestrato il 10 agosto su disposizione della Procura a causa dell’occupazione da parte del lido di una parte di spiaggia che risulta essere di proprietà del demanio pubblico dello Stato. E se Di Maio poteva non saperlo, gli altri due politici, pugliesi, certamente ne erano a conoscenza. E’ vero che il provvedimento di sequestro è stato sospeso dal pm Donatina Buffelli a seguito dell’istanza di dissequestro presentata dai legali del Togo Bay. Ai proprietari è stata concessa la facoltà d’uso perché è stato rilevato che “non vi sono motivi ostativi perché la attività turistico balneare possa proseguire fino al termine della corrente stagione”. Tuttavia, al termine della stagione estiva la questione giudiziaria riguardante quel lido dovrà essere affrontata.

Si diceva che, giustamente, il popolo del web non ha affatto gradito il disimpegno allegro del ministro Di Maio di fronte alla più grave crisi dell’Afghanistan da 20 anni a questa parte. Nel 2001 le truppe americane e britanniche invasero il Paese rovesciando il regime ‘complice’ del capo di Al Qaeda Osama Bin Laden. Ora i talebani hanno assunto il controllo del Paese e stanno eliminando tutti i nemici, senza andare troppo per il sottile. Una situazione davvero allarmante per gli equilibri geopolitici internazionali.

L’ex bibitaro Giggino è finito nel mirino degli internauti che, tra ironia e rabbia, lo hanno bombardato di attacchi. Anche perché due giorni fa al Corriere della Sera aveva spiegato che il suo Ministero stava "monitorando la situazione in Afghanistan 24 ore al giorno" per mettere in sicurezza i nostri connazionali preparandosi ad ogni evenienza. Oggi, peraltro, Di Maio dovrà partecipare, non si comprende con quale consapevolezza della gravità della situazione, al Consiglio Affari esteri straordinario dell’Unione europea proprio dedicato all’Afghanistan.

Carlo Calenda, leader di Azione, ironizza: "Ma meno male che questo trust di cervelli è al mare nell’impossibilità di fare danni. Sono i benefici del Ferragosto. Lasciamo le cose come stanno". L’europarlamentare Nicola Danti non è meno caustico: "Non è che mi sentissi proprio in una botte di ferro con Di Maio a gestire questo momento di crisi. Ora che so che è in spiaggia con Emiliano e Boccia mi sento meglio. Vuol dire che se ne sta occupando Draghi".

Elena Boschi, presidente dei deputati di Italia Viva commenta su Twitter: "Quello che accade a Kabul non riguarda solo le nostre sorelle afghane. Riguarda tutti e tutte noi. Il ministro degli Esteri deve lasciare la spiaggia e venire in Parlamento per una informativa urgente. È in gioco la vita di milioni di persone ma anche la dignità dell'Occidente". Fra i primi esponenti politici a polemizzare contro Di Maio c'è anche Fabiano Amati, consigliere regionale pugliese del Pd: "In piena crisi afgana il nostro ministro degli Esteri è in vacanza a Porto Cesareo. Dicono che stia prendendo informazioni sulla innovativa tecnica di trattamento dei liquami di quella città, così da proporla al governo talebano di Kabul".

Tra il 20 e il 24 agosto, Di Maio e il ministro della Difesa Lorenzo Guerini dovrebbero tenere una audizione in commissione Esteri. Nel frattempo, però, la credibilità internazionale dell’Italia esce offuscata dall’insensibilità del ministro degli Esteri, e c’è da scommettere che il premier Mario Draghi non abbia affatto gradito questa dilettantistica leggerezza del titolare della Farnesina.

Stupisce che nessuno abbia ancora chiesto le dimissioni di Di Maio. Da giorni si chiedono con insistenza quelle del sottosegretario leghista Claudio Durigon per una frase infelice sul fascismo. Per settimane sono state chieste quelle di Nicola Morra, Presidente della commissione parlamentare antimafia per le offese ai danni dell’ex governatrice calabrese, Jole Santelli, morta di tumore.

E’ vero, a volte le parole possono fare più male delle pietre. Ma per l’immagine di un Paese e per la dignità delle istituzioni è più grave una leggerezza verbale o un comportamento imbarazzante di un Ministro degli Esteri che ignora una crisi internazionale, bivacca in spiaggia e fa selfie con i passanti?