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Sant’Alessio a cura di Ermes Dovico

Economia


«Se manca l’Europa, curiamoci con bond italiani e aiuti USA»
L'ECONOMIA DOPO IL CORONAVIRUS

«Se manca l’Europa, curiamoci con bond italiani e aiuti USA»

Nulla di fatto ieri dall’Unione Europea. Sicuri che il percorso europeo sia il migliore per noi? La Nuova BQ ne parla col giurista Farri. «Sul Recovery Fund la divisione è evidente e sul Mes non c'è garanzia di tenuta della sovranità mentre gli Eurobond potrebbero non bastare». Quindi? «C'è la via del prestito nazionale. E un "asso nella manica": il ricorso ai nostri vecchi amici americani, che hanno appena lanciato un piano finanziario per noi. Di cui nessuno parla».
- IL PIANO EUROPEO: UN SUCCESSO, MA A PAROLE di Ruben Razzante
VIRUS NEUTRALIZZABILE, TOGLIERE LE RESTRIZIONI, di Paolo Gulisano
- DIMENTICATE LE FAMIGLIE DALLA FASE 2 di Luca Paci
- I CRISTIANI PERSEGUITATI SOFFRONO SENZA MESSA di Luca Marcolivio 


Reddito universale? Non bastano le buone intenzioni
ETICA ED ECONOMIA

Reddito universale? Non bastano le buone intenzioni

I limiti di un salario universale così come proposto dal Papa all’Incontro Mondiale dei Movimenti Popolari. Sarebbe assurdo proporre un aumento di welfare ai cittadini quando il PIL nazionale soffre e precipita. Se ci sono meno buste paga e fatture emesse, altrettanto meno tasse vengono inviate al tesoro nazionale per sostenere i vari tipi di “sicurezza sociale”. La soluzione passa ancora una volta dai mercati, purché non siano bloccati non solo dai virus, ma da corruzione, criminalità, alta tassazione e ogni tipo di contagio politico-economico.


L'errore del socialismo di guerra per uscire dall'epidemia
MODELLI SBAGLIATI

L'errore del socialismo di guerra per uscire dall'epidemia

Prima dell'imprevisto del Covid-19, a livello globale l'economia era già molto fragile, a causa dell'iper-produzione di moneta delle banche centrale, debito pubblico alle stelle e cicli economici fatti di boom (illusori) e crisi (reali). Con l'epidemia queste tendenze si sono accentuate fino al livello di un socialismo di guerra. È l'unica strada?


Scelto Bonomi, Confindustria punta sulla discontinuità
NUOVA GUIDA

Scelto Bonomi, Confindustria punta sulla discontinuità

Gli industriali hanno ufficializzato ieri il cambio al vertice tra l’uscente Vincenzo Boccia e Carlo Bonomi. Il presidente di Assolombarda, che ha avuto la meglio su Licia Mattioli (123-60), rappresenta la discontinuità rispetto all’attuale fase politica. È stato critico verso la deriva assistenzialistica degli ultimi governi e punta a un riscatto dei valori d’impresa.


«Se lo Stato ci lascia liberi, ripartiremo»
INTERVISTA/FACCINCANI

«Se lo Stato ci lascia liberi, ripartiremo»

«Imprenditori e lavoratori sono già prornti alla ripresa delle attività produttive e stanno già dando dimostrazione di grandi capacità. Ora tutto dipenderà dalla capacità dello Stato di liberare queste energie». «Dal Governo finora poche risorse e troppa burocrazia per accedervi, serve ben altro». Parla Giordano Faccincani, consulente del lavoro e presidente dell'Osservatorio Cardinale Van Thuân sulla Dottrina sociale della Chiesa.


«Con la scusa della pandemia questo governo ci vende allo straniero»
INTERVISTA/SAPELLI

«Con la scusa della pandemia questo governo ci vende allo straniero»

Parla l'economista Giulio Sapelli: «L'accordo dell'Eurogruppo è la classica montagna che ha partorito il topolino, che unita alla debolezza delle misure italiane, lascia prevedere il peggio». «Le proposte di patrimoniale sono una follia, iniziative degne di Chavez». «L'unica strada è il prestito nazionale, come proposto da Tremonti e da Bazoli, un prestito volontario per la ricostruzione, come dopo la Seconda guerra mondiale». «Questi governanti se ne fregano perché dipendono dall'estero, Vaticano compreso».
- SU MES E PATRIMONIALE IL GOVERNO SI SPACCA, di Ruben Razzante
- L'ATENEO CATTOLICO CHE SI PREOCCUPA DEL RAMADAN, di Giuliano Guzzo
- MONTE BERICO, LA PESTE E LA PEDAGOGIA DI MARIA, di Costanza Signorelli

 


Speranza: in noi stessi, nel prossimo e in Dio
QUARESINOMICS/4

Speranza: in noi stessi, nel prossimo e in Dio

Arrivando alla conclusione di queste riflessioni sulla Quaresinomics, l’economia della Quaresima, non posso fare a meno di pensare alla virtù della speranza e delle sue positive ramificazioni in un’economia umana libera e basata sulla fiducia.


Sotto i 400 miliardi il niente. Le aziende dovranno cavarsela da sole
PROMESSE DI CONTE

Sotto i 400 miliardi il niente. Le aziende dovranno cavarsela da sole

“Alle imprese 400 miliardi di euro” è l’annuncio governativo di ieri notte, che si aggiungono ai 300 miliardi stanziati una settimana fa, più i 25+25 d’inizio crisi, per un totale di 750 miliardi di euro. Ma è veramente tutto oro quel che luccica? No, il decreto nasconde mille insidie. Le aziende, alla fine, se la dovranno cavare da sole. 


Temperanza e prudenza: sapersi regolare nel mercato
QUARESINOMICS/3

Temperanza e prudenza: sapersi regolare nel mercato

La temperanza e la prudenza servono non solo ad auto-regolare le nostre passioni, ma anche ad auto-regolare l’economia per la produzione, la giusta distribuzione e il prezzo equo. Assieme, queste due virtù cardinali ci aiutano a crescere spiritualmente e a cercare un bene maggiore, senza rinunciare al piacere corporale


Se neanche le pensioni sono più una certezza
CRISI DA CORONAVIRUS

Se neanche le pensioni sono più una certezza

Nemmeno le pensioni sono più una certezza. A suscitare allarme sono le parole dello stesso presidente dell'Inps, Pasquale Tridico, che ha parlato di liquidità dell'Istituto previdenziale "fino a maggio". E poi? L'Inps è stata messa particolarmente sotto pressione in queste settimane di chiusure forzate. Ma i suoi problemi sono di lungo termine


Economia della Quaresima. Servizio: per Dio e i clienti
QUARESINOMICS/2

Economia della Quaresima. Servizio: per Dio e i clienti

Il servizio implica rinunciare al nostro volere egoistico per mettersi nella condizione di servo di Dio e del prossimo. In economia, in senso lato, ha un ruolo essenziale e non solo nel cosiddetto settore dei servizi, o terziario. Il mercato, molto semplicemente, non può funzionare senza il servizio, perno su cui girano le ruote dell’economia.


Partite Iva abbandonate. Il governo uccide i veri produttori
EMERGENZA COVID

Partite Iva abbandonate. Il governo uccide i veri produttori

Più di 5 milioni di autoimprenditori e Partite Iva sono abbandonati al proprio destino. Il Governo più a sinistra della storia repubblicana, investe il minimo per gli auto-imprenditori e le Partite IVA, in quarantena dallo scorso gennaio. Eppure è quello il vero tessuto produttivo del Paese, componente essenziale della comunità cattolica