Medici sospesi, tra umanità e competenza: non sono mostri
Nella retorica bellicistica che ha infarcito la narrazione sull’epidemia i medici sospesi dal servizio per aver rifiutato il vaccino sono dei disertori. Eppure fino a ieri erano professionisti seri e preparati. La Bussola racconta le loro storie, tra la sofferenza dell'ostilità dei colleghi e la gratitudine dei pazienti rimasti improvvisamente "orfani" che mitiga il dolore. Storie di medici, storie di medicina umana, non di mostri. Come Patrizia, pediatra, 60 anni, una vita per prendersi cura di quei bambini che la natura non le aveva dato.
Giornata della Bussola, un antidoto allo stato di paura
Lo stato di paura - per il clima, per la pandemia - è il tratto oggi dominante la nostra società, una paura che è diventata strumento per l'affermarsi di un Potere sempre più invadente e oppressivo. Solo la coscienza di appartenere a Dio permette di non cadere nella paura. Ed è quello che approfondiremo nella Giornata della Bussola che si svolgerà il prossimo 23 ottobre presso la Comunità Shalom a Palazzolo sull'Oglio (Bs).
«La protezione cala già due mesi dopo il vaccino»
Gli studi in Israele e in Qatar, dimostrano come la protezione immunitaria di Pfizer/BioNTech diminuisca già dopo il secondo mese, specialmente nei maschi over-65 e nei soggetti affetti da due o più condizioni coesistenti e negli immunodepressi: un campione di casistiche immenso. Segno che la strategia vaccinale va ripensata.
Per una (vera) politica cattolica - VIDEO
Video presentazione della Scuola di Politica, con il direttore de La Nuova Bussola Quotidiana, Riccardo Cascioli, e il direttore dell'Osservatorio Cardinale Van Thuân, Stefano Fontana.
Governo schiavo dell'emergenza, non vede il degrado del tessuto civile
A Roma c'è stata un'evidente provocazione di un torbido gruppetto di destra estremista. Ma il governo ha ignorato sistematicamente il movimento di opposizione all'imposizione del pass, manifestando la volontà di piegare i dissidenti definendoli analfabeti e “terroristi”. Ora si insiste nel fomentare il conflitto dipingendo nell'immaginario un pericolo “fascista” per isolare il movimento anti-emergenziale. Il Governo è ormai schiavo dell'emergenza come di una droga, vi si aggrappa per portare avanti l'anomalia italiana. Ma così non vede che la pressione potrebbe scappare di mano, producendo una degradazione irreparabile delle istituzioni e del tessuto civile, fino ad esiti autoritari o al caos.
Il dramma di Ivana smonta la fake delle miocarditi benigne
Dato che non si possono più negare, è in atto l'ordine di ridimensionare la gravità delle mio-pericarditi post vaccino. Per Burioni sono benigne, per l'Asl di Ravenna innocue. Ma la storia di Ivana Mazzarella, fisioterapista romana e volto noto del fitness, alla quale è stata diagnosticata una pericardite da vaccino, dimostra che il problema c'è: «Il malore al centro vaccinale, mezz'ora dopo la II dose, la mia vita ora è peggiorata e la mia attività ferma; mi sto curando, ma ho sofferto due mesi e non ne sono ancora uscita, c'è rischio recidiva». L'allarme del cardiologo Capucci: «Minimizzare le conseguenze di una miocardite, significa ignorare la clinica medica».
- CROAZIA: OSSESSIONI DA TAMPONE E MEDICI "UNTORI" di Guido Villa
Polonia, la Corte dice no alle angherie di Bruxelles
La Corte Costituzionale polacca ha stabilito che il diritto comunitario non ha un primato assoluto sull’ordinamento interno ma è limitato alle competenze delegate a Bruxelles. L’opposizione e i media agitano lo spauracchio della Polexit, che il Pis però esclude. E intanto l'Ue, da Sassoli alla von der Leyen, torna a minacciare.
Sessantottini perduti nell’era del conformismo sierologico
I sessantottini di ieri hanno cambiato pelle. Da anticonformisti a conformisti, da sollevatori di folle a subordinati, da rivoltosi a delatori dei vicini. Coloro che ora detengono il potere da demolitori del sistema a difensori dell’ordine costituito, da difensori delle libertà personali a promotori del tracciamento sanitario, da uccisori dei padri a nuovi patrigni.
Nobel ai giornalisti per la libertà di stampa. E ora: basta censura, anche in Occidente
“Un giornalismo libero, indipendente e basato sui fatti serve a proteggere dall'abuso di potere, dalle bugie e dalla propaganda di guerra”, il Nobel per la Pace quest'anno va a due giornalisti che lo meritano: Dmitrij Muratov, russo, fondatore e direttore del quotidiano Novaja Gazeta e Maria Ressa, filippina, fondatrice del blog di inchiesta Rappler. Entrambi subiscono una forte repressione in Paese ormai solo formalmente democratici. Ma il messaggio di questo Nobel sarà davvero universale? Perché anche in Occidente, con il pretesto della "lotta alle fake news" la censura sta diventando pratica quotidiana. Col beneplacito di quegli stessi giornalisti che plaudono al coraggio dei due Nobel.
- PREMIATO GURNAH, CONTRO IL COLONIALISMO di Anna Bono
Perché spostare la scadenza di un farmaco è pericoloso
È la prima volta che a un farmaco viene allungata di tre mesi la data di scadenza. Ma è successo col vaccino Pfizer. Eppure la data di scadenza dei medicinali è proposta dalla ditta ed è autorizzata da AIFA o EMA in base a studi di stabilità condotti su ogni farmaco. L'importanza del rispetto della data di scadenza è legato alle impurezze di degradazione contenute nel medicinale, che, se presenti in quantità superiore a certi limiti, potrebbero anche mettere a rischio la vita della persona.
- IL PENSIERO UNICO VACCINALE di Alessandro Rimoldi
Il pensiero unico vaccinale (che ignora l’articolo 21)
C’è una martellante comunicazione a senso unico per il vaccino anti-Covid. Nessuno dei maggiori media informa sulle innumerevoli reazioni avverse, pur dando ampio spazio ai non vaccinati che muoiono. Chiunque, sia esso un medico di base o un Nobel, osi avanzare un semplice dubbio sul vaccino viene censurato o bollato come no-vax e antiscientifico. Eppure l’art. 21 della Costituzione parla chiaro ed è volto a prevenire ogni dittatura del pensiero. Le istituzioni lo hanno dimenticato?
«"Ascoltami". Noi, malati post vaccino e senza dignità»
Appena costituito ha già 100 iscritti, numero che crescerà. Non chiedono risarcimenti, solo di essere ascoltati da quello Stato che, dopo averli costretti a vaccinarsi, ora li abbandona di fronte a reazioni avverse neurologiche e autoimmunitarie che non si vogliono studiare né curare. Nasce Ascoltami, il comitato delle vittime da reazione grave avversa. «Molti di noi hanno già speso 5000 euro per sentirsi accusare di isteria, ma qua c'è chi non cammina e chi non dorme più». Nel board sono tante le testimoni che hanno raccontato alla Bussola il proprio calvario. Due legali offrono patrocinio per inviare segnalazioni coordinate ad Aifa. La portavoce: «Siamo malati senza dignità: perché destinano medici alla cura del long covid e non delle reazioni avverse?».