Berlusconi il sabotatore, tira la corda ma non la spezzerà
La dietrologia impazza nelle ultime ore. Domande senza risposta sulle uscite di Silvio Berlusconi sulla guerra russo-ucraina, sui ministri e sugli screzi con la Meloni, tutte dette "confidenzialmente", ma trapelate puntualmente alla stampa. Vuole impedire davvero che si formi un governo di centrodestra? Molto probabilmente no.
Guerra in Ucraina, due appelli per tornare a negoziare
Un appello degli intellettuali e uno degli ex diplomatici, entrambi volti a trovare dei punti su cui ricominciare a negoziare fra Russia e Ucraina. L'appello degli ex diplomatici, in particolare, parrebbe un tentativo di far tornare in gioco l'Italia. Che sul piano diplomatico si è tagliata fuori, grazie alla politica del governo Draghi.
Fontana, il Pd in tilt perché sa che è una svolta
È solo dai frutti che si giudicherà il lavoro di Lorenzo Fontana, eletto ieri presidente della Camera. Ma è innegabile che una svolta ci sia stata: con lui entra in Parlamento dalla porta principale una visione cristiana non negoziabile della vita e della società. E questo fa schiumare di rabbia la Sinistra. Il ritratto di un cattolico che non si vergogna di esserlo.
Ue: immigrati illegali in aumento. Italia, un colabrodo
Il rapporto trimestrale redatto dall’agenzia europea per le frontiere (Frontex) ha rilanciato in Europa l’allarme per i flussi migratori illegali. La maggior parte arrivano attraverso la rotta balcanica e quella del Mediterraneo centrale. L'Italia è l'unico Paese europeo a tenere le porte spalancate (fino al prossimo governo).
Centrodestra teso, ma a sinistra volano i coltelli
I media puntano sulle tensioni interne al centrodestra, all'unisono con le "cassandre" dell'opposizione. Sono tensioni reali, emerse con il caso Ronzulli (che non ha impedito l'elezione di La Russa a presidente del Senato), ma gli avversari dovrebbero guardare in casa propria, dove ci si scanna su ciò che resta, dal Copasir alla guida del Pd.
Dai ministri che sceglie dipenderà la linea Meloni
Gli italiani si aspettano molto dal prossimo governo Meloni, che emergerà da un chiaro risultato alle urne. Ma nella scelta dei ministri potrebbero esserci brutte sorprese. Si parla di braccio di ferro con Berlusconi che vorrebbe la Ronzulli alla Sanità. Ma sarebbe una seconda Speranza. E c'è da temere la liberal Bernini all'Istruzione.
L’eredità dei bonus pesa sul prossimo governo
I governi Conte 2 e Draghi si sono distinti per la pioggia di aiuti (fino a 185 miliardi), che non è bastata però a mantenerli in sella. Per Meloni e alleati è un nodo decisivo. Gli sconti sulle bollette non si possono toccare, ma è possibile sfoltire la giungla dei sussidi generalizzati per restituire competitività al Paese.
Poltrona di cittadinanza: stipendi ai grillini non rieletti
I politici del Movimento 5 Stelle che non si sono ricandidati (per rispettare la regola dei due mandati) riceveranno comunque lauti stipendi. Soprattutto ex ministri, presidente e vicepresidente delle camere hanno un futuro di consulenti e docenti nella scuola di partito. E allora chi è "casta", adesso?
La roulette dei riconteggi imbarazza il Viminale
A pochi giorni dal voto, gli elettori ancora non sanno chi siederà in Parlamento. Errori di calcolo obbligano a riscrivere l’elenco. Un andirivieni di eletti e non più eletti, come se già non bastasse la gestione dell’immigrazione clandestina. Speravamo che almeno sapessero contare.
Conseguenze del voto: resa dei conti nel Pd e nella Lega
L'impatto delle elezioni nazionali sui territori è fortissimo. C'è aria di resa dei conti nel Pd, dove Letta si è già ritirato e potrebbe subentrargli il governatore emiliano Bonaccini o la sua vice Schlein. Conte non ricuce e si tiene il Sud. In Lombardia e Veneto è resa dei conti nella Lega.
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Allarme europeo (in malafede) sulla Meloni
La prospettiva di un'Italia governata dal centrodestra (a guida FdI) ridesta paure strumentali agitate da media e governi europei (mentre Polonia e Ungheria si congratulano). Usa e Russia sono disponibili a collaborare con il prossimo governo italiano, che avrà la responsabilità di giocare un ruolo attivo per la pacificazione.
Punito il draghismo. Vince il Centrodestra, trionfa la Meloni
Stando alle prime proiezioni il Centrodestra conquista la maggioranza assoluta, ma con un forte travaso di voti a favore di Fratelli d'Italia, unico partito all'opposizione di Draghi. Dura sconfitta per il PD, intorno al 20%. Sorprendente rimonta dei 5Stelle, che superano il 16%, anche loro premiati dopo aver abbandonato il governo Draghi. Sarà ben difficile per Mattarella evitare di dare a Giorgia Meloni l'incarico per formare il governo.