Non si ferma la tensione in Kosovo: 11 italiani tra i feriti
30 soldati della NATO e 52 manifestanti colpiti negli scontri del 29 maggio. Tra loro anche i nostri connazionali impegnati nel contingente KFOR. Alla base dei disordini crescenti c'è il boicottaggio serbo causato dal mancato rispetto degli accordi di febbraio da parte kosovara, con reciproco rimbalzo di responsabilità.
Fine del sanchismo: la sinistra affonda anche in Spagna
Delle nove regioni che governavano, i socialisti ne conservano solo tre dopo un round elettorale che loro stessi avevano politicizzato. Gli spagnoli moderati e di buon senso hanno bocciato il populismo anticristiano di Sanchez.
- BALLOTTAGGI: CALA L'AFFLUENZA, VINCE IL CENTRODESTRA, di Ruben Razzante
Erdogan vince ancora. La seconda presa di Costantinopoli
Erdogan dà inizio al suo terzo decennio alla testa della Turchia. Nel ballottaggio, il 28 maggio, ha sconfitto Kemal Kilicdaroglu, conquistando il 52% dei voti. Paragona la sua vittoria, immodestamente, alla conquista turca di Costantinopoli, del 29 maggio 1453. Cosa attenderci dal rinnovato presidente islamista.
Nigeria tra petrolio e jihadisti: comincia l'era di Tinubu
Bola Tinubu entra oggi in carica come 17esimo presidente della Nigeria. Accusato di corruzione e traffici illegali dovrà affrontare il problema che nessuno dei suoi predecessori ha voluto affrontare: il petrolio la cui estrazione sta notevolmente diminuendo nel Paese. Il nodo dei territori infestati dai jihadisti.
I rifugiati rohingya nell'inferno di Cox's Bazar
Fuggiti in massa dalla persecuzione in Birmania (Myanmar), la minoranza dei rohingya, quasi interamente musulmana, si è rifugiata nel vicino Bangladesh, nel campo di Cox's Bazar. Vivono una vita di stenti. E per i convertiti al cristianesimo si aggiunge la persecuzione degli altri profughi.
Per Biden, Repubblicani e terroristi pari sono
Usa, il Dipartimento alla Sicurezza Interna ha utilizzato diverse decine di milioni di fondi federali per condurre una guerra vera e distruggere la reputazione di importanti organizzazioni cristiane, di diversi gruppi di politica pubblica conservatori, da infiltrare e combattere come se fossero terroristi.
DeSantis si candida, un cattolico contro il cattolico Biden
DeSantis ha sciolto le riserve e si è candidato per le primarie repubblicane. Per lui è una strada in salita, perché il vantaggio di Donald Trump è enorme. Se dovesse vincere e candidarsi per la Casa Bianca, però, sarebbe il primo italo-americano e il primo cattolico conservatore. Contro il cattolico "adulto" Biden.
Narco-Stati, malattia senile della rivoluzione sudamericana
Può un trafficante di droga impossessarsi di una nazione intera? Sì, in America Latina (ma non solo) gli esempi si sprecano, sin dagli anni '70. Per ironia della sorte, gli Stati più collusi con il traffico di droga sono proprio quelli più rivoluzionari, come Cuba e Venezuela. L'Italia è coinvolta nella rete.
L'Africa al G7, il continente ignorato dai Grandi
“Dove è l’Africa al vertice G7?” si domandavano alcuni esperti internazionali constatando il poco interesse nei confronti del continente. Il presidente di turno dell'UA, il presidente delle Comore, Assoumani, era impreparato. Il Sudafrica, vicino a Putin, non è stato invitato.
La Grecia ai conservatori, a sinistra solo macerie
Il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis e il suo partito conservatore Nuova Democrazia hanno vinto le elezioni politiche parlamentari di domenica in Grecia con un ampio margine sulle sinistre. Vittoria anche in Bulgaria. Ora le speranze si concentrano sulla Spagna.
Bakhmut in mano russa, dal G7 coro unanime: no a negoziati
Malgrado le confuse smentite ucraine, la città di Bakhmut appare definitivamente caduta, mettendo in difficoltà anche gli alleati di Kiev, che ora minimizzano. E dal G7 si risponde con la decisione di inviare gli aerei F-16 e addestrare i piloti ucraini, ma ci vorranno un paio d'anni per la consegna.
- "Allentare la tensione", il Papa gioca la "carta Zuppi", di Nico Spuntoni
Iran, la condanna a morte come strumento di terrore
Iran, tre uomini, che avevano partecipato alle proteste contro il velo islamico sono stati giustiziati all’alba di ieri, nella città di Isfahan. Hanno subito un processo farsa e sono stati torturati per estorcere una confessione di omicidio. Il regime islamico usa la pena capitale per terrorizzare gli oppositori.