Nigeria e Sahel, il jihad continua a uccidere cristiani
Lawan Andimi, pastore protestante giustiziato dall'Iswap (lo Stato Islamico in Nigeria), va ad aggiungersi all'ormai lunga lista di cristiani assassinati come rappresaglia per la morte del "Califfo" Al Baghdadi. In Nigeria il terrorismo continua. E nel Sahel addirittura si espande.
NIGERIA: INTERVISTA A DON JOSEPH FIDELIS di Lorenza Formicola
Trump attacca Greta e si oppone all'impeachment
In una giornata campale, il presidente degli Stati Uniti ha sfidato praticamente tutti. A Davos ha risposto per le rime al consueto discorso ecologista apocalittico di Greta, accusando i falsi profeti di sventura. Intanto, in patria, inizia il processo definitivo di impeachment in Senato. Ed è il team legale della Casa Bianca a mettere sotto accusa gli accusatori.
Quella sinistra italiana innamorata degli ayatollah
Nonostante 40 anni di repressioni, torture, violazioni dei diritti umani e civili (a danno soprattutto delle donne), la sinistra, oltre a una parte minoritaria della destra, continua a simpatizzare per il regime khomeinista iraniano. Prova ne sono i commenti in difesa dei pasdaran nell'ultima crisi seguita all'uccisione di Soleimani.
Conferenza di Berlino, sconfitta per l'Italia e l'Ue
Al di là dei comunicati pomposi, la Conferenza di Berlino sulla Libia non fa altro che formalizzare il cessate il fuoco concordato a Mosca. Russia e Turchia sono padrone del campo, mentre i Paesi europei, soprattutto il governo italiano, appaiono sullo sfondo, privi di carte da giocare dopo una serie di flop diplomatici.
Gli oscuri legami fra Podemos e i regimi socialisti latini
Finanziamenti, scambi di favori, consulenze, contatti e tante affinità ideologiche: c'è ancora tanto da scoprire sul legame (che esiste e si vede) fra Podemos, partito di sinistra spagnolo al governo, e i regimi socialisti del Sud America, soprattutto con l'ex presidente Morales in Bolivia.
Il regime iraniano isolato e contestato dagli studenti
Contrariamente alle previsioni di chi sosteneva un ritorno in auge del regime iraniano dopo l’uccisione del generale Soleimani, il regime degli ayatollah appare più isolato che mai. Gli europei minacciano nuove sanzioni. Gli Usa mantengono Teheran sotto pressione. E dilaga la protesta interna, per l'abbattimento di un aereo pieno di iraniani.
Putin ed Erdogan d'accordo nel pacificare la Libia
La "diplomazia armata" di Russia e Turchia paga. Come in Siria, anche in Libia l'accordo fra le due fazioni in lotta, quella di Sarraj e quella di Haftar, che sono state costrette a sedersi attorno a un tavolo a Mosca per concordare una tregua duratura. Italia emarginata.
Nuovo sultano in Oman, eccezione tra i Paesi del Golfo
La morte, il 10 gennaio, di Qaboos bin Said al Said e la salita al trono del cugino Haitham bin Tariq al Said non hanno destato molta attenzione. Forse perché l’Oman non ha ribellioni, permette le religioni diverse dall’islam, ha avuto nell’ultimo mezzo secolo una buona amministrazione, e quindi non fa notizia.
Aereo ucraino abbattuto, quel che l'Iran non può dire
Dopo alcuni giorni dall'abbattimento di un volo di linea ucraino sui cieli di Teheran, l'Iran ha dovuto ammettere l'errore. Nelle dichiarazioni del comandante delle forze aeree delle Guardie Rivoluzionarie, si legge, fra le righe, che il sistema di difesa aerea può aver subito interferenze. Guerra elettronica? Non lo potranno mai ammettere, perché svelerebbe una sconfitta ancor più bruciante.
Taiwan riconferma la Tsai, altro voto contro il comunismo cinese
A Taiwan, nella piccola Repubblica di Cina non comunista, ha vinto le elezioni Tsai Ing-wen, riconfermata presidente. Ma la vera notizia è che ha perso Xi Jinping, il presidente della Repubblica Popolare Cinese comunista, che chiaramente non partecipava alla competizione elettorale, ma l'ha condizionata con le sue intimidazioni.
Argentina, l’aborto si fa strada. E la Chiesa tace?
Il governo Fernandez accelera per legalizzare l’aborto nel 2020, chiamando “diritto” l’uccisione dei nascituri. Dalla gerarchia cattolica, fin qui, solo parole deboli per non rompere i rapporti con chi ha il potere e sostegno quasi nullo ai gruppi pro vita. Salvo qualche eccezione coraggiosa, come monsignor Aguer.
Taiwan al voto, per decidere il destino della piccola Cina
Oggi si vota a Taiwan per il rinnovo del presidente. L'isola, ufficialmente Repubblica di Cina, è riconosciuta da sempre meno Stati. Non si proclama indipendente per evitare le ire di Pechino. Oggi può vincere di nuovo Tsai Ing-wen, favorevole all'autonomia, oppure Han Kuo-yu, fautore dell'unificazione pacifica con la Cina
SINIZZARE TUTTO di Stefano Magni