Un'imponente presenza umana che è essa stessa il messaggio
La testimonianza di una presenza, imponente non solo per numero ma per qualità ispirazione, che l’ordine costituito sia civile e politico che ecclesiastico del nostro Paese non può più ignorare: questo è l’esito del grande incontro avvenuto ieri a Roma al Circo Massimo. Il messaggio, più che dagli oratori è venuto dalla gente. O meglio: il messaggio era la gente
Family Day 2016, in due milioni per dire: Sì alla famiglia, No al ddl Cirinnà
Il Family day ha davvero il sapore di qualcosa di storico. Perché due milioni di persone hanno deciso di affrontare la fatica di un lungo viaggio pur di metterci la faccia ed essere presenti qui per testimoniare a tutta l’Italia la bellezza della famiglia e soprattutto per dire un secco no al ddl Cirinnà e all’istituzione delle unioni civili, per dire che un figlio non è un diritto.
I NUMERI CHE DANNO FASTIDIO da Libertà e Persona
Due milioni in piazza. Un numero che dà fastidio
Le piazze si allargano o si restringono: grazie alle macchine dei fotografi, e, soprattutto, a chi ci sta dentro. Le piazzette semi-vuote organizzate da LGTB e CGIL e parte del Pd , sono diventate oceani. Mentre la massa veramente oceanica di due milioni di persone andate al Family Day viene subito messa in discussione, soprattutto dalla Tv della Cei.
L'ultima follia degli stilisti: l'abito gender. Per lui e lei
In inglese il termine è blanding, mischiare i generi, e ormai fa parte del vocabolario dei giovani. Il fatto è che a Londra gli storici magazzini Selfridges, sei piani nell’area di Oxford Street, i più grandi del Paese dopo Harrods hanno aperto uno spazio per la moda gender. E sono consigliati da tutte le guide dello shopping.
La povera Ashley e quel funerale tutto zucchero e fiori
La morta di Firenze era americana, come la perugina Amanda, e conduceva un genere di vita del pari disinvolto. Benissimo, fatti suoi. Ma quel che lascia perplessi sono stati i suoi funerali (con cagnetto in chiesa) e l’omelia pronunciata dal vescovo che tanto per cambiare, ha dato la colpa della sua morte alla “società”.
Che cosa unisce il Papa, il prefetto e la femen pentita?
L'Epifania, si sa, tutte le feste si porta via. Cosa è accaduto in questi quindici giorni? Quali novità da Vaticano e dintorni? Mettiamo in fila alcuni appunti sparsi, ritagli di notizie che hanno al centro un indifeso bambinello. Quello che davvero fa la “differenza”. Quattro fatti con quattro diversi protagonisti...
Vita da cani? Magari, oggi se la spassano meglio di noi
Una volta una devota disse a Padre Pio che voleva farsi santa. Il frate rispose così: «Va bene, figlia mia, ma ricordati che è una vita da cani». Se la domanda gli venisse posta oggi, però, forse dovrebbe mutare paragone, perché l’antico modo di dire non è più adeguato. Un esempio? Il divieto dei botti di Capodanno.
Quando si scatena l’odio contro il Natale e i cattolici
Tre episodi che hanno caratterizzato le ultime ore del 2015 danno il segno del drammatico decadimento della nostra società e della crescente deriva cristianofobica. Tre notizie che hanno avuto come innocente protagonista il Bambino Gesù, strappato dal presepe e fatto segno di blasfemi oltraggi.
Due belle notizie: madre Teresa santa e la miss cattolica
Faccio una gran fatica, ogni giorno, ad aprire i giornali e le agenzie che mi arrivano, perché va sempre peggio, le brutte notizie mi soffocano e vorrei, come lo struzzo, nascondere la testa in un buco. Ma ecco a sorpresa un paio di buone notizie: madre Teresa sarà santa e la Miss Svizzera cattolica.
Quella pista che parte da Gelli e arriva fino ad Ali Agca
Il 17 marzo 1981 furono trovati nelle proprietà di Gelli gli elenchi degli iscritti alla P2. Il l 13 maggio, dunque neanche due mesi dopo, Alì Agca sparò a papa Wojtyla, un attentato che non poté essere previsto perché la nostra intelligence era tutta in quegli elenchi di piduisti e venne decapitata. Solo una coincidenza?
Sorpresa, qui è il presepe che ha sfrattato il sindaco
Se il presepe e il Natale danno fastidio, togliamoli di mezzo. É la regola che ormai ha conquistato laici e monsignori, ma che, per fortuna, ha le sue belle eccezioni. Come quella di Albavilla, paesino di seimila anime nel comasco: qui è il presepe che ha sfrattato fisicamente consiglieri, assessori e sindaco.
Non basterà un presepe gay a cancellare il Natale
Al posto di Giuseppe e Maria hanno messo due giuseppi che si sono scambiati anche un bacio. L’asinello era impersonato da Matteo Salvini e il bue da Carlo Giovanardi. I Re Magi portavano preservativi e gianduiotti. Questo presepe vivente è stato inscenato davanti alla Galleria di Arte Moderna di Torino.