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LA NASCITA

Che cosa unisce il Papa, il prefetto e la femen pentita?

L'Epifania, si sa, tutte le feste si porta via. Cosa è accaduto in questi quindici giorni? Quali novità da Vaticano e dintorni? Mettiamo in fila alcuni appunti sparsi, ritagli di notizie che hanno al centro un indifeso bambinello. Quello che davvero fa la “differenza”. Quattro fatti con quattro diversi protagonisti...

Cronaca 09_01_2016
Papa Francesco

L'Epifania, si sa, tutte le feste si porta via. Cosa è accaduto in questi quindici giorni? Quali novità da Vaticano e dintorni? Mettiamo in fila alcuni appunti sparsi, ritagli di notizie che hanno al centro un bambinello.

GRECCIO. Il Santo Padre ha fatto una visita a sorpresa al santuario francescano di Greccio (Rieti), luogo ricco di significato sopratutto per il presepe. Correva l'anno 1223 quando il santo di Assisi volle far rivivere le scene della nascita di Nostro Signore con location tra i boschi e i pendii del paese laziale. Il Papa, arrivato a sorpresa, si è intrattenuto anche con alcuni giovani che erano presenti per un meeting che prevedeva, tra gli altri, l'intervento di don Luigi Ciotti. Come ha raccontato monsignor Pompili, vescovo di Rieti, «Francesco ha sottolineato che quando manca la stella ci troviamo in una situazione pericolosa perché tutti abbiamo bisogno di una stella da seguire». Sempre il vescovo ha spiegato che «Il Papa aveva manifestato il desiderio di conoscere meglio Greccio e il luogo da cui il presepe si è diffuso in tutto il mondo grazie a san Francesco». Il bambinello è la vera stella da seguire.

IL VIDEO. L'Apostolato della Preghiera ha lanciato una iniziativa inedita: un video messaggio del Pontefice, a cura del Ctv, con una riflessione a proposito dell'intenzione di preghiera del Papa per il mese di gennaio. Messaggio in spagnolo, traduzione in dieci lingue, diffusione internazionale anche tramite i principali social. L'Apostolato, gestito dai padri gesuiti, ha presentato l'iniziativa lo scorso 4 gennaio. Il direttore, P. Fornos, ha spiegato a Radio Vaticana che in questo primo video il Papa «chiede di pregare perché il dialogo sincero tra uomini e donne di religioni diverse porti frutti di pace e di giustizia». Nel video troviamo una buddista, un islamico, un prete cattolico e un rabbino. Il Papa dice che molti «sentono in modo diverso», ma «in questa ampia gamma di religioni c'è una sola certezza per noi: siamo tutti figli di Dio». I quattro protagonisiti, la buddista, l'ebreo, il prete e il musulmano, concludono dicendo a turno che credono “nell'amore” e mettono in comune i loro simboli: una statuetta di Buddha, il Tasbeeh islamico (“rosario” dei 99 attributi di Allah), la Menorah ebraica e il bambino Gesù. 

L'INTERVISTA DEL CARDINALE MULLER. Il cardinale Gherard Muller, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, ha concesso una lunga intervista al settimanale tedesco Die Zelt. Ha affrontato anche il tema della verità e della Chiesa. «La verità», ha detto, «non è un bene di cui noi possiamo disporre, ma un tesoro affidato alla Chiesa. La Chiesa non è un club di filosofi che tende alla verità, ma la Rivelazione ci è donata affinchè noi la custodiamo e interpretiamo fedelmente. (…) Nel IV secolo si discuteva aspramente se Gesù Cristo era il Figlio di Dio e della stessa sostanza del Padre, o solamente la creatura meglio riuscita di Dio. Era la linea di demarcazione tra l'ortodossia e l'eresia».

LA CONVERSIONE PRO-LIFE DELLA FEMEN. Dopo aver accusato le Femen di essere una setta che «promuove la distruzione della famiglia tradizionale e di tutti i valori morali della società», Sara Winter, alias Sara Fernanda Giromini, fondatrice di Femen Brasile, ha fatto outing e ha rinnegato il suo passato. Dopo essere passata nell'inferno dell'aborto, ora ha dato alla luce un bambino ed è divenuta una pro-life che rigetta l'ideologia femminista. Chiede perdono ai cristiani per le attività delle femministe: «siamo andate troppo oltre», riconoscendo le loro azioni come una «blasfemia». «Mi sono pentita di aver fatto un aborto», dichiara nel suo spazio Facebook, «e ora chiedo perdono. È un mese da quando ho dato alla luce il mio bambino e la mia vita ha un nuovo significato. Scrivo questo mentre lui dorme tranquillamente nel mio grembo. È la più incredibile sensazione del mondo». Un bambino fa sempre la differenza, come il bambino Gesù.