Due belle notizie: madre Teresa santa e la miss cattolica
Faccio una gran fatica, ogni giorno, ad aprire i giornali e le agenzie che mi arrivano, perché va sempre peggio, le brutte notizie mi soffocano e vorrei, come lo struzzo, nascondere la testa in un buco. Ma ecco a sorpresa un paio di buone notizie: madre Teresa sarà santa e la Miss Svizzera cattolica.
Sarà l’età, sarà la stanchezza per la lunga lotta, ma la tentazione dell’eremitaggio, confesso, ormai mi coglie sempre più spesso. Faccio una gran fatica, ogni giorno, ad aprire i giornali e le agenzie che mi arrivano, perché va sempre peggio, le brutte notizie mi soffocano e vorrei, come lo struzzo, nascondere la testa in un buco. Io stesso, per mestiere, devo farmi ripetitore di nefandezze, o scovare quelle sono sfuggite ai colleghi. Vorrei, insomma, andare in vacanza da me stesso. Ma non si può, Deus non vult. Perciò, permettetemi una volta tanto di comunicarvi una boccata d’ossigeno, come fa il sub che passa il boccaglio a chi non ha le bombole. Un paio di buone notizie, giusto per riprendere fiato prima di reimmergerci nei miasmi del «territorio del diavolo» (citazione da Flannery O’Connor, per i colti).
La prima è che fanno santa Madre Teresa, e non d’autorità ma per un miracolone vistoso. La grinzosa suorina indo-albanese ha guarito nel 2008 il trentacinquenne ingegnere brasiliano Marcilio Haddad Andrino, di Santos (dalle parti di São Paulo). Quest’uomo, padre di famiglia, fu ricoverato d’urgenza per un malore e gli si trovò il cervello pieno di ascessi (otto, per l’esattezza). Ve la faccio breve sui danni irreversibili che una patologia del genere produce: se il paziente sopravvive all’operazione, rimane un vegetale o poco più. Se. Andato subito in coma, l’ingegnere venne immediatamente portato in sala operatoria per almeno ridurre quanto più possibile il danno, con scarse speranze complessive. Solo che, quando il chirurgo si avvicinò alla sua testa armato degli strumenti necessari, quello aprì gli occhi e chiese che cosa ci faceva lui lì dentro. Stupore, sconcerto, mai vista un cosa simile eccetera. A quel punto, il chirurgo bloccò tutto e fece eseguire una Tac.
La quale evidenziò che tre quarti degli ascessi erano spariti. Non solo. In pochi giorni sparirono i restanti e l’ingegnere, dopo aver ringraziato tutti, se ne andò a casa sulle sue gambe. Guarito. E senza alcuno strascico. Come se nulla fosse avvenuto. Ora, dice la scienza medica che uno che arriva in sala operatoria con otto ascessi nel cranio ne esce coi piedi in avanti. O, se la volete in termini tecnici, «la percentuale dei decessi è praticamente del 100%» (così dice il professor Carlo Jovine, perito ufficiale della Congregazione delle Cause dei Santi, primario neurologo all’ospedale San Giovanni Battista dell’Ordine di Malta). Chi ha fatto, insomma, il miracolo, perché di questo si tratta? Madre Teresa. La moglie del morituro, disperata, era andata a chiamare il suo parroco perché venisse a impartire l’estrema unzione, e quello, dopo aver eseguito, aveva messo sul cuscino del paziente un santino con reliquia di Madre Teresa.
Il prete, Elmiran Ferreira, stava dicendo messa attorniato dalle Missionarie della Carità, le suore fondate da Madre Teresa, quando arrivò la signora Fernanda a chiamarlo. Lui consigliò una novena alla Beata. Morale: quelli che hanno avuto l’oculatezza di scegliersi una moglie cattolica hanno una marcia in più. La quale può essere anche bella, perché no (ma, date retta, la qualità è secondaria), come dimostra la nuova Miss Svizzera (buona notizia numero due). Si chiama Lauriane Sallin, ha ventidue anni, studia all’università di Friburgo ed è uno schianto. Cattolica in un Paese che quando non è laico è protestante, ha dichiarato che la sua fede «si è costruita molto» sulla base delle sue letture, «da Aristotele a Cartesio».
Questa frase è da incidere su placca bronzea e regalare a quei tromboni di intellettuali che si rammaricano di non avere il “dono della fede”. Sanno tutto delle opere di Gramsci o di Einaudi o magari di Aldo Busi, ma non hanno mai letto neppure il Vangelo perché convinti che la “fede” cali sulla testa di alcuni sì e altri no in base ai capricci di un Dio di cui in verità non gliene frega niente. L’intervista della Miss -al sito Cath.ch e ripresa da Aleteia.org- ci regala quest’altra perla uscita dalla meravigliosa bocca della più bella della Confederazione: «La religione è un filo che possiamo dispiegare attraverso le epoche per affrontare i vari contesti di pensiero». Wow! Avessi quarant’anni di meno, sarei già in autostrada…