Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Francesca Saverio Cabrini a cura di Ermes Dovico

STATISTICHE

Due milioni in piazza. Un numero che dà fastidio

Le piazze si allargano o si restringono: grazie alle macchine dei fotografi, e, soprattutto, a chi ci sta dentro. Le piazzette semi-vuote organizzate da LGTB e CGIL e parte del Pd , sono diventate oceani. Mentre la massa veramente oceanica di due milioni di persone andate al Family Day viene subito messa in discussione, soprattutto dalla Tv della Cei.

Cronaca 31_01_2016
Family Day 2016

Al Circo Massimo, guidati da Capitan Massimo Gandolfini, Gianfranco Amato, Mario Adinolfi, Emmanuele di Leo, Costanza Miriano, Jaocopo Coghe, Filippo Savarese, Toni Brandi, Maria Rachele Riu … c’era oggi una folla immensa. Presenti tv da tutto il mondo. Palpabile lo stupore: da quando i popoli si muovono da soli, senza burattinai?

Ma quanta gente c’era in quella piazza immensa, composta, allegra, dove non era possibile trovare un solo cartello con insulti, dove nessuno ha alzato il dito medio contro altri, dove si è solo ribadito quello che la natura mostra, che tutti i popoli del mondo hanno sempre creduto? Forse due milioni no; sappiamo tutti che lì non ci stanno; non ci stanno neppure in piazza San Giovanni, che è più piccola… Sebbene tutti abbiano sempre sostenuto il contrario...

Il fatto è che le piazze si allargano o si restringono: grazie alle macchine dei fotografi, e, soprattutto, a chi ci sta dentro. Così la stessa piazza contiene oltre un milione di persone, se a manifestare ci stanno i sindacati, o i beniamini del potere mediatico; altrimenti solo poche migliaia di persone,  se si tratta di quelli che non si riconoscono nel pensiero dominante.

Così la settimana scorsa le piazzette semivuote organizzate da LGTB e CGIL e parte del Pd , sono diventate oceani, e meno di 50.000 persone sono diventate, sul Corriere, 1 milione. Quasi nessuno dei grandi media si è preso la briga di ribadire, di smentire, di puntualizzare. Ma oggi non è così. Di fronte a quella che è forse la più grande manifestazione di popolo dell’Italia repubblicana, è partita la corsa a spiegare che lì due milioni di persone non ci stanno.

E’ vero… ma il punto è che ce n’erano lo stesso più che in qualsiasi altra occasione. Questo è certamente una pessima notizia, ma non solo per i fans dell’utero in affitto; lo è soprattutto per quel mondo clericale che ha fatto l’impossibile per boicottare l’evento, addomesticarlo, renderlo innocuo… per non rovinare l’amicizia con Matteo Renzi, Maria Elena Boschi…

Galantino, stasera non si sentirà molto bene… Non può procedere alla defenestrazione dei responsabili del Family day da qualche organismo clericale. Ha già defenestrato Gandolfini da Scienza & Vita, non rimane altro. Ma non tutti si trattengono. Lucio Brunelli, di Sat2000, la Tv della Cei, promosso da Galantino dopo l’epurazione di Dino Boffo, ha twittato con orgoglio l’articolo del collega della Stampa. E’ un po’ strano che chi sta ai vertici di Sat2000, il cui editore dovrebbe essere Bagnasco, assolutamente silente la settimana scorsa di fronte ai numeri gonfiati di Sveglia Italia, sia così lesto, oggi, a segnalare l’eccesso. Forse anche a lui il Family day ha dato tanto fastidio.

Perchè ci sono gesti che sono segni di contraddizione, richiamano a verità che, per quanto belle, possono fare male. Del resto anche Lui volle essere “segno di contraddizione” perchè siano svelati i pensieri di molti cuori. Anche di cuori col marchio Cei.

Articolo pubblicato su Libertà e Persona, 30 gennaio 2016