La castità non è più una virtù? Riflessioni sul Sinodo
Il Sinodo ha ignorato completamente il valore della castità e della verginità per il Regno di Dio, rinunciando a proporre integralmente il messaggio evangelico sulla sessualità. È questo un aspetto sconcertante e preoccupante perché indica che la mentalità del mondo è entrata nella Chiesa.
Paolo VI e quei tempi difficili che sono tornati
La solenne beatificazione di Papa Paolo VI ha concluso il Sinodo dei vescovi. Papa Montini aveva uno stile completamente diverso da Papa Francesco. Ma il Paolo VI tratteggiato nell’omelia della Messa di beatificazione da Francesco assomiglia molto al Pontefice argentino...
Humanae Vitae, una enciclica che spiega anche la Chiesa attuale
È pronto "Inattesa", un docu-film sull'enciclica Humanae Vitae (1968) che rilanciò l'insegnamento tradizionale della Chiesa in materia di sessualità, contro le pressioni e i pesanti tentativi di condizionare il Papa.
Il Pd teme ancora il beato Rivi, ucciso dai partigiani
L’amministrazione comunale di sinistra di Correggio ha deciso di non concedere il patrocinio alla presentazione del libro di Andrea Zambrano sul giovane seminarista Rolando Rivi, ucciso a 14 anni dai partigiani rossi nel 1945 e beatificato da papa Francesco. Dopo 70 anni, la morte di Rivi fa ancora paura alla sinistra.
E allora non paghiamo le tasse al Comune di Roma
Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha trascritto sui registri civili ben 16 "matrimoni" gay celebrati all'estero. Il prefetto lo ha ammonito: le "nozze" sono contro la legge italiana e saranno cancellate. Ma se il primo cittadino viola la legge, perché i suoi cittadini dovrebbero seguire le leggi comunali?
La Chiesa esce di casa per rinnovarsi nel mondo
Perché portare Cristo negli altri continenti, quando lo perdiamo in Italia? Papa Francesco ha detto: la Chiesa respira con i due polmoni delle Chiese giovani e antiche. Le prime, “sviluppano una sintesi di fede, cultura e vita in divenire e quindi diversa da quella sviluppata dalle Chiese più antiche”.
«Obbedite al Papa, è il garante della verità»
Discorso a sorpresa di papa Francesco in chiusura di Sinodo: valorizza la libertà del dibattito che c'è stato, "colpisce" le opposte tentazioni dei tradizionalisti e dei progressisti, richiama fortemente all'ubbidienza che si deve al Papa nella sua direzione ordinaria e quotidiana della Chiesa e non solo nel Magistero straordinario.
Al Sinodo dura sconfitta per la linea Kasper Il Papa bacchetta tradizionalisti e progressisti
L'assemblea sinodale per la Relazione finale non approva i paragrafi sui temi più controversi: divorziati risposati, comunione spirituale e gay. Una clamorosa sconfessione dell'ala progressista. Ma è anche la prova che la Relazione dopo il dibattito era frutto della manipolazione di pochi.
Tre schiaffi alla linea Kasper
Nella votazione finale non raggiungono la maggioranza qualificata dei due terzi, i tre paragrafi che affrontano gli argomenti più contestati - la comunione ai divorziati risposati, la comunione spirituale, l'apertura ai gay - malgrado fossero molto annacquati rispetto alla proposta originaria.
Dopo l'addio di Virgilio, Dante incontra Beatrice
Siamo ormai giunti alle ultime parole che il maestro Virgilio rivolge a Dante prima di scomparire definitivamente dal palcoscenico della Commedia. Il poeta fiorentino è ormai giunto di fronte al Paradiso terrestre, l'Eden abitato un tempo da Adamo ed Eva. Qui Dante incontra per la prima volta Beatrice.
La dottrina non è in saldo
La legge della gradualità, ribadita dalla maggioranza dei padri sinodali, implica una flessibilità pastorale legata a una dottrina "certa e immutabile", come diceva il santo Giovanni XXIII. Alcuni vescovi ascoltati al Sinodo spingono invece per la gradualità della legge, ovvero tacere la verità o accomodarla ad uso dell'interlocutore.
- Ci salveranno i vescovi africani, di M. Matzuzzi
- Un vescovo che va troppo Forte, di A. Tamburrini
- Tre coppie di santi per riflettere, di L. Bertocchi
Gli jihadisti italiani arrivano in Siria già indottrinati
Decine di immigrati maghrebini in Italia, partono alla volta del Medio Oriente per combattere sotto le bandiere nere del Califfo. Lo rivela il curdo Fares Tammo alla stampa italiana. Il dettaglio più inquietante è che: i volontari "italiani" sono già indottrinati.