Dai campanili alla Porta santa: il cuore della festa
Persino il rammarico per un’Europa disunita fa rinascere la nostalgia della sorgente, dalla quale sono sgorgate le identità dei popoli. Perché e per chi, in fondo, si celebra una festa? É emozionante leggere sui bollettini parrocchiali, sui giornali locali la cronaca dei passaggi della Porta Santa a Roma e dell’udienza del Papa a San Pietro.
Senza Londra la difesa europea parlerà tedesco
Dopo l’uscita della Gran Bretagna dalla Ue, l’Europa è militarmente più debole, meno credibile, di fatto un po’ più “verme militare” del solito, ma soprattutto è saldamente nelle mani dell’asse franco-tedesco. Senza i britannici, insomma, l’Europa farà ancora meno paura e Londra avrà tutto l’interesse a mostrarne la debolezza per imporsi quale potenza regionale. Pure la nascita forze armate europee pare un obiettivo ancora lontano.
Pierbattista Pizzaballa torna a Gerusalemme
Dopo dodici anni di custodia della Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa viene mandato, da Papa Francesco, di nuovo a Gerusalemme. Questa volta in veste di amministratore apostolico del patriarcato latino della città santa. Una scelta che lascia l'amaro in bocca al clero arabo, "Tuttavia so bene che è Lui che chiama e manda e in Lui confido", risponde Pizzaballa
"Genocidio". Il Papa in Armenia non ha paura
Pur rischiando un incidente diplomatico con la Turchia, Papa Francesco usa la parola "genocidio" nel corso della sua visita in Armenia, nel corso del suo incontro con il presidente Serzh Sargsyan. L'ha pronunciata parlando a braccio, andando oltre il testo scritto. "Non bisogna avere paura di chiamare le cose con il proprio nome", aveva detto il Pontefice nel 2015.
-PIZZABALLA TORNA A GERUSALEMME di Giorgio Bernardelli
Unità dei cristiani, compagnia-rimedio allo scetticismo
Noi cristiani abbiamo la responsabilità di far vedere, con la nostra “ingenua baldanza”, questa unità a tutti, affinché tutti vedano ed esperimentino lo stesso stupore. L’unità è una dimensione di cui i cristiani non possano fare a meno sia nella loro vita personale che nella loro vita sociale.
Venezuela peggio dell'Afghanistan. Ora arriva Zapatero
L'Organizzazione degli stati americani si riunisce per analizzare l'escalation di violenza del governo chavista sempre più nel caos della guerra civile. Ma non riesce ad andare oltre generiche intenzioni. Intanto nomina Zapatero, vicino al presidente Maduro, come suo "ambasciatore".
Niente panico, non siamo inglesi Ce la caveremo
Le reazioni fortemente negative dei mercati finanziari, sono sufficienti a dimostrare come la svolta della Brexit sia da considerare un evento destinato a complicare tremendamente la vita economica e sociale dei prossimi mesi. Ma se dobbiamo fare i conti con la realtà, allora dobbiamo necessariamente cercare nel voto anche i lati che possono essere utili per avviare su basi più costruttive il futuro del resto d’Europa.
É un’Europa da rifondare: parla Benedetto XVI
La prima cosa da dire è che l’esito del referendum britannico è un atto di grande libertà; e apre a grandi speranze. La seconda ce la ricorda Benedetto XVI, nel suo discorso agli episcopati della Comunità Europea riunita a Roma il 24 marzo 2007 alla vigilia del 50° anniversario dei trattati istitutivi delle prime organizzazioni europee.
E sulla fronte della Vergine dipinta comparve un livido
Nel Duomo di Montepulciano, si conserva un’immagine miracolosa della Vergine. Si narra che l’effige venne colpita da che un tale arrabbiato per avere perduto al gioco delle bocce. Sulla fronte della Vergine comparve subito un livido. La devozione nei confronti dell’icona crebbe a tal punto che venne traslata in Duomo.
Vince la Brexit. L'Ue è tutta da rifare
Il popolo si è espresso: la Gran Bretagna è uscita dall’Unione Europea. Il referendum è stato vinto, di misura, dal fronte della Brexit. La notte più lunga, alla fine, ha dato questo risultato: 52% favorevole alla separazione, 48% contrario. Sconfitto il premier David Cameron. Sconfitta l'Unione Europea.
«Grazie a don Max ho ritrovato la fede»
La testimonianza di un responsabile del movimento fondato da don Massimiliano Pusceddu, Apostoli di Maria, racconta chi è davvero il sacerdote finito nel tritacarne mediatico.
Se un vescovo mette un suo prete alla gogna
Novità da Cagliari: il vescovo impone il silenzio al sacerdote che aveva citato nell'omelia un duro passaggio di San Paolo sull'omosessualità. Davvero triste lo spettacolo di un pastore disposto a sacrificare un prete per ingraziarsi chi comanda.
- "GRAZIE A DON MAX HO INCONTRATO CRISTO"