Scalfarotto finto tonto: ma ha letto la sua legge?
Circola su internet un'intervista a Ivan Scalfarotto sul tema delle Sentinelle in piedi. Il sottosegretario consiglia loro, se proprio vogliono leggere qualcosa in piazza, di prendere in mano la sua legge, perché secondo lui non è liberticida. Ma così dimostra di non averla letta neppure lui. Il suo è il gioco del finto tonto.
Jobs Act, sotto quegli annunci ancora niente?
ll “Jobs Act”, cioè il progetto di riforma del mercato e dei contratti di lavoro del governo Renzi, contiene misure utili per imprese e lavoratori o è soltanto uno slogan riconducibile a quella “annuncite” della quale l’attuale esecutivo viene accusato? Per rispondere, dovremmo provare a guardarci dentro.
Il Pd teme ancora il beato Rivi, ucciso dai partigiani
L’amministrazione comunale di sinistra di Correggio ha deciso di non concedere il patrocinio alla presentazione del libro di Andrea Zambrano sul giovane seminarista Rolando Rivi, ucciso a 14 anni dai partigiani rossi nel 1945 e beatificato da papa Francesco. Dopo 70 anni, la morte di Rivi fa ancora paura alla sinistra.
Due o tre cose che Genova ci deve insegnare
Come sempre accade in presenza di un "evento estremo", anche nel caso dell'alluvione di Genova molti commentatori non hanno resistito alla tentazione di tirare in causa l'effetto serra. A sproposito. Una precipitazione intensa come quella che si è verificata nel capoluogo ligure sarebbe potuta accadere 50 o 100 anni fa.
Divorzio breve, l'intervento di Giovanardi
"Signora Presidente, credo che in quest'Aula si debba fare un'operazione verità e spiegare anche all'esterno quello che sta avvenendo e quali saranno le novità con le quali i cittadini si dovranno confrontare ..."
Istruttori e armi ai curdi. L'Italia in guerra senza sparare
L’Italia va alla guerra contro lo Stato islamico ma senza sparare. Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, parlando davanti alle Commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato, ha precisato il contributo militare che Roma si appresta ad offrire alla Coalizione. Istruttori a Erbil e armi ai curdi.
Silvio e Luxuria: Ferrara se ci sei batti un colpo
La svolta gay di Berlusconi siglata nella cena di Arcore con Luxuria preoccupa Forza Italia, ma non il Foglio di Giuliano Ferrara. Che cazzeggia e butta sul ridere le dichiarazioni pro gay dell'ex Cavaliere, sempre più allineato alle voglie della fidanzata Pascale. Ma non molto tempo fa, Ferrara non era così evasivo.
Ci mancava solo Luxuria. Triste fine per il centrodestra
Bye bye centrodestra, da una parte fa da stampella a un governo di centrosinistra (Ncd) dall'altra cede lo scettro dell’iniziativa politica agli estremisti (Lega e Fratelli d’Italia). Basta ascoltare le dichiarazioni dei vertici di Forza Italia in materia di temi etici e vedere Vladimir Luxuria ricevuto con tutti gli onori ad Arcore.
Le "aspirine" di Gabrielli e una proposta per ripartire
La nuova alluvione che ha messo in ginocchio Genova racconta la storia di amministratori incoscienti e di quei 35,7 milioni di euro per mettere in sicurezza il fiume, bloccati e spariti. Gabrielli, capo della Protezione Civile, dice che deve combattere un guerra, ma ha solo aspirine. Una proposta per ripartire.
Internet e Democrazia, si cerca un equilibrio
Internet e Democrazia, il loro rapporto è destinato a condizionare il dibattito politico per tutto il secolo entrante. La "Dichiarazione di principi in tema di diritti e doveri relativi a Internet", elaborata dalla Camera è un primo passo. Ha premesse utopistiche e difficilmente cambierà qualcosa, ma è un primo invito alla riflessione.
Travet di giorno, escort di notte. Ma guai a licenziarlo
Di giorno faceva l'impiegato in Provincia, di notte il doppio lavoro di prostituto. Con tanto di pubblicità sui siti hard. Licenziato dall'amministrazione per "indegnità morale", lui ha fatto ricorso e ha ottenuto dalla Cassazione il reintegro perché prostituirsi è «un'abitudine sessuale» coperta dalla privacy.
Via Alfano: così la Destra di carta fa il verso alla sinistra
Fuoco incrociato da Libero e Il Giornale contro il ministro Alfano, dopo il suo diktat sui matrimoni gay. I due quotidiani arrivano perfino a difendere uno come Giuliano Pisapia, sindaco di Milano, pur di seguire la linea di Arcore. Così la Destra di carta si allinea alla sinistra, quella gaia e arcobaleno. Con effetti grotteschi.