Scozia: il nuovo premier è musulmano, pro-aborto e pro-gender
Il neoeletto Yousaf, di religione islamica, è deciso a portare avanti l'"agenda Sturgeon", ma si era già distinto per la volontà di imporre le leggi sull'hate speech anche nelle case private. Nel Regno Unito soltanto i cristiani vengono cacciati o ostacolati.
Israele si ferma per protesta. Netanyahu rinvia la riforma
Il premier israeliano Netanyahu, convinto di portare a termine la riforma della magistratura (per introdurre un maggior controllo governativo sull'Alta Corte), licenzia il ministro della Difesa Yoav Gallant. Il Paese si paralizza per la protesta di massa. Allora Netanyahu ha fatto una parziale retromarcia: Gallant ripreso, riforma rinviata.
Cosa vuole ottenere la Corea del Nord con i suoi test missilistici
Pare che Kim Jong-un, dittatore della Corea del Nord, stia cercando in tutti i modi di ritornare al centro dell’attenzione. Sta effettuando un numero da record di test missilistici, mostrando al mondo di disporre di una tecnologia militare più avanzata. Ma cosa vuole ottenere il "regno eremita"? All'interno è molto in crisi.
L'Iran a soli 12 giorni dalla prima atomica
L’Iran può produrre uranio arricchito a sufficienza per costruire la sua prima bomba atomica in appena 12 giorni. E può produrre la sua prima bomba atomica in alcuni mesi. A dichiararlo è stato il capo degli Stati Maggiori Riuniti degli Usa, il generale Mark Milley. Dopo vent'anni di crisi e negoziati questi sono i risultati. Ed ora?
Negli Usa è già campagna elettorale per il 2024
La campagna elettorale americana, in realtà, è già iniziata con un anno di anticipo. Soprattutto fervono i lavori nel Partito Repubblicano che dovrà selezionare il candidato alla Casa Bianca. Mentre Biden punta alla riconferma, tre sono i primi suoi sfidanti: Trump, Ramaswamy e Haley. Ron DeSantis si prepara. Cosa pensano?
Maduro nel mirino della Corte Penale Internazionale
Quasi mille crimini contro l'umanità suddivisi in 11 tipi, dagli omicidi alle persecuzioni politiche, passando per torture, trattamenti crudeli e degradanti, stermini. Arriva alla Corte penale internazionale un altro dossier sul regime di Nicolas Maduro. Parla alla Bussola Orlando Viera-Blanco, avvocato e politologo venezuelano.
Serbia e Kosovo vicini alla pace dopo i venti di guerra
Vicini alla pace fra Serbia e Kosovo. Belgrado continua e continuerà a non riconoscere ufficialmente quello che ritiene ancora parte del suo territorio. Ma le relazioni procedono verso la normalizzazione. Un accordo raggiunto a Ohrid, dal presidente serbo Vucic e dal premier kosovaro Kurti, con la mediazione Ue.
Riforma dell'Alta Corte in Israele, la protesta cresce
Partiti d'opposizione, studenti, religiosi e persino molti militari: cresce la protesta contro la riforma dell'Alta Corte in Israele, voluta dal governo Netanyahu. Chi è contrario l'accusa di ingerenza del governo, chi è a favore del contenimento dello strapotere dei magistrati. Intanto, gruppi ultra-ortodossi attaccano i cristiani, sempre di più.
Per Trump si prepara un processo politico a New York
Non c’è tregua per Donald Trump. Oggi, secondo indiscrezioni diffuse da lui stesso sul social network Truth, potrebbe essere “arrestato”. O meglio: incriminato dal procuratore distrettuale di Manhattan, per il caso Stormy Daniels. L'impianto accusatorio appare molto debole. Il sospetto che si prepari un processo politico è forte.
L'incriminazione di Putin allontana qualsiasi negoziato
L'ordine d'arresto per il presidente russo, accusato di crimini di guerra, da parte della Corte Penale Internazionale è una decisione politica che punta a isolare Putin e favorire un cambio di regime a Mosca; ma rende più probabile una ulteriore escalation del conflitto e allontana le possibilità di negoziato. Attesa per la visita a Mosca, oggi, del presidente cinese Xi Jinping.
Ucraina, la battaglia infinita di Bakhmut
Nonostante il drone americano abbattuto sul Mar Nero, restano distesi i toni tra Russia e Stati Uniti. Intanto i russi avanzano nel Donbass. E proseguono l’accerchiamento di Bakhmut, dove si sta combattendo un’aspra battaglia che entrambi i belligeranti, per motivi diversi, hanno interesse a continuare.
Non solo Mediterraneo. I naufragi ignorati degli emigranti in Africa
Trentaquattro persone, tra le quali tre bambini, hanno perso la vita l’11 marzo nel naufragio di una imbarcazione che trasportava sessanta emigranti illegali. Ma non è successo nel Mediterraneo, bensì nell’oceano Indiano, nel tratto di mare che separa il Madagascar da Mayotte, isole Comore. È una delle rotte più battute (e letali) dall'emigrazione clandestina: Mayotte è isola francese ed è la porta d'Europa. L'altra, sempre in Africa, è quella fra il Marocco e le Canarie, dove arrivano i due terzi degli emigranti africani che entrano in Spagna via mare. Incerto il numero dei morti di molti tragici naufragi, di cui si parla decisamente meno rispetto a quelli nel Mediterraneo.