Contro il Califfo la Germania va in guerra senza armi
La Germania risponde all'appello di Hollande dando un contributo alla lotta contro l'Isis. Ma non manda uomini, né mezzi sul terreno. Sarà solo un contributo politico e pressoché simbolico: sostituzione dei francesi in Mali, una sola nave nel Mediterraneo e un piccolo numero di aerei da ricognizione. Tutto qui. Il Califfato si sentirà ancora più forte contro un nemico così assente.
Sorpresa, la neutrale Svizzera proibisce il burqa
Ma cosa sta succedendo alla neutrale, piccola (otto milioni di abitanti), Svizzera? Senza proclami o dichiarazioni politiche si sta chiudendo al mondo musulmano. Il Gran Consigliodel Canton Ticino ha infatti dato la propria approvazione alla legge anti-burqa, la stessa che da cinque anni è in vigore in Francia.
Quella barbarie che li unisce alla nostra “laicitè”
I terroristi islamisti, uccidendo tutti quei giovani al Bataclan, hanno colpito al cuore i valori della nazione francese, valori di libertà, uguaglianza e fratellanza. Questo slogan è diventato ormai un mantra che tutti dovrebbero ripetere. Qualche riflessione. Ad esempio, quei valori repubblicani che gli integralisti islamici vogliono annientare, furono concepiti dai giacobini che nulla hanno da invidiare agli uomini dell’Isis.
Tra povertà e terrore, così l'Uganda accoglie il Papa
Papa Francesco arriva oggi in Uganda, seconda tappa del suo viaggio in Africa, in un momento delicato per il Paese. Il 3 novembre si è infatti aperta la campagna elettorale in vista delle presidenziali che si svolgeranno il 16 febbraio 2016. Gli appuntamenti elettorali in Africa sono sempre motivo di tensione politica e sociale.
L’Onu impone lo "sviluppo di gender sostenibile"
Il Programma sviluppo dell'Onu e l’Alto Commissario per i Diritti Umani hanno discusso della creazione di un indice di inclusione delle persone Lgbt. Lo scopo è quello di stabilire se una tale Nazione è “inclusiva” verso le persone omosessuali e transessuali. Una sorta di indice di "sviluppo di gender sostenibile".
La Turchia abbatte un jet russo e conta sulla Nato
I turchi abbattono un aereo russo sul confine con la Siria. Si tratta di un atto simbolicamente molto importante: per la prima volta un velivolo di Mosca viene distrutto da un membro della Nato. In compenso un altro paese Nato, la Francia, tende la mano alla Russia dando vita a un asse inedito per combattere il Califfato.
Argentina, il cambiamento nella patria del Papa
In Argentina è finita l’era del “Kirchnerismo”, durato per 12 anni. Nelle elezioni di domenica, il candidato del Fronte della Vittoria (peronista di sinistra, aspirante successore di Cristina Kirchner), Daniel Scioli, è stato battuto dal candidato liberale Mauricio Macri. Ascesa e caduta dei peronisti.
«La nostra conversione contro l’odio dei terroristi»
Siamo tutti sconvolti davanti ai morti di Parigi e assaliti dalla paura. E allora voglio rivolgermi a voi come farebbe un parroco. Uso le parole che il Vangelo suggerisce per tentare di offrire un senso a questa violenza feroce e insensata, nella certezza che Dio ci vuole bene e non fa accadere nulla che non sia per la nostra conversione.
NON SOLO ARMI E BOMBE, SERVE UNA NUOVA POLITICA di Gianandrea Gaiani
Tortura cinese, il figlio unico è ancora legge
La notizia è di quelle antipatiche, guastafeste. Sulla famosa e famigerata legge del “figlio unico”, quella che con l’aborto obbligatorio impedisce da 35 anni alle coppie di avere più di un figlio, il governo neo-post-comunista di Pechino si è rimangiato la parola. Non del tutto, ma in parte sì e il sangue continuerà a scorrere.
Armi, droga, petrolio: ecco chi e come finanzia l'Isis
A guerre diverse corrispondono diverse fonti di approvvigionamento di armi. Lo Stato Islamico combatte una guerra convenzionale contro la Coalizione e gli eserciti di Iraq, Kurdistan e Siria, ma al tempo stesso combatte anche una guerra basata su azioni terroristiche.
Da Parigi all’Africa, il jihad attacca il mondo
Da Parigi a Bomako, dall'Europa all'Africa al Medioriente. Il terrore del jihad islamico non conosce confini. Il commando che ieri a Bomako, nel Mali, ha assaltato un hotel e tenuto in ostaggio 170 persone, molti francesi, prima di venire sopraffatto dalle forze di polizia, rilasciava solo chi sapeva il Corano. Ma l'Africa conosce da tempo questa guerra.
SE I MEDIA FANNO IL LORO GIOCO di Robi Ronza
PERCHE' ODIANO A MORTE L'OCCIDENTE di Paolo Togni
Se i media fanno il gioco di chi vuole il terrore
É una risposta complessa e multiforme quella che s’impone per rispondere alla sfida che il terrorismo islamista sta lanciando al mondo in queste settimane. Tra le altre questioni, vale di esaminare il ruolo, a nostro avviso disastroso, che i grandi media occidentali, innanzitutto radio-televisivi, assumono in circostanze del genere.