Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Francesca Saverio Cabrini a cura di Ermes Dovico

Esteri


Lo Yemen conteso
fra iraniani
e sauditi
ISLAM

Lo Yemen conteso fra iraniani e sauditi

Esteri 27_03_2015

Nel Medio Oriente si aggiunge un altro conflitto. Nello Yemen gli Houthi (sciiti) hanno scacciato il presidente Hadi (sunnita) e dilagano nel paese, sostenuti dall'Iran. Ma l'Arabia Saudita non sta a guardare e muove le truppe, lanciando raid in profondità assieme all'Egitto e alle monarchie del Golfo. 


Pakistan, quella volta che i cristiani hanno ucciso
PERSECUZIONE

Pakistan, quella volta che i cristiani hanno ucciso

Proseguono le conseguenze drammatiche del duplice attentato contro i cristiani a Lahore e della prima reazione violenta della comunità locale, che ha portato al linciaggio di due musulmani innocenti. La condanna della Chiesa per la risposta violenta è molto chiara. Ma ora si temono le vendette, anche delle autorità.


Ecco chi ancora 
non si rassegna
a Netanyahu
ISRAELE

Ecco chi ancora non si rassegna a Netanyahu

É passata una settimana dalle elezioni israeliane e seguendo la grande stampa internazionale stupisce che analisti ed esperti non smettano di interrogarsi sulle ragioni della vittoria alla grande di Benjamin Netanyahu contro tutti i sondaggi. Nonostante una campagna mediatica fortemente ostile con toni denigratori anche nei confronti di sua moglie Sarah. Una campagna che all'estero mirava a delegittimare Israele.


La vittoria invisibile di Marine Le Pen
FRANCIA

La vittoria invisibile di Marine Le Pen

A giudicare dalla maggioranza dei commentatori politici, nel primo turno delle elezioni dipartimentali francesi ha vinto Sarkozy e ha perso la Le Pen. Ma il Fronte Nazionale è il partito più votato della Francia. Si è affermato nelle aree più depresse e in quelle con l'immigrazione più difficile. 


Ebola non è 
sconfitta e
fa ancora paura
AFRICA

Ebola non è sconfitta e fa ancora paura

Esteri 25_03_2015 Anna Bono

Si riparla di Ebola, e non sono buone notizie. Nei giorni scorsi i Medici Senza Frontiere, Msf, hanno annunciato che, per quanto i nuovi casi siano diminuiti, nel complesso da gennaio non lo sono in maniera significativa: l’epidemia continua ed è tutt’altro che sotto controllo. In Guinea Conakry i casi hanno ricominciato ad aumentare. 


Il fragile gioiellino di Lee Kuan Yew
SINGAPORE

Il fragile gioiellino di Lee Kuan Yew

Singapore, morto Lee Kwan Yew, fondatore e padre-padrone della città-Stato più ricca dell'Asia. Ora che ne sarà di quella piccola e variopinta realtà? Comportandosi come un dittatore, il premier Lee è riuscito ad amalgamare etnie e religioni e trasformare una piccola isola malarica in un paradiso economico.


Afghanistan, vittima della legge nera
BLASFEMIA

Afghanistan, vittima della legge nera

Afghanistan, una ragazza accusata di aver dissacrato il Corano viene linciata dalla folla. Il suo funerale diventa una protesta delle donne. Resta il fatto che in Afghanistan c'è ancora la pena di morte per la blasfemia. L'Italia ha aiutato Kabul a rifarsi un sistema giudiziario, ma la legge nera resta.


Libia e terrorismo, da Europa e Onu solo disastri
POLITICA IMBELLE

Libia e terrorismo, da Europa e Onu solo disastri

Esteri 23_03_2015

Europa e Onu paralizzati anche dopo l’attentato di Tunisi e gli ultimi sviluppi della guerra in Libia. Inutile quindi attendersi azioni concrete, tanto meno iniziative militari, in risposta all’uccisione di tanti cittadini europei, risposte “muscolari” che hanno caratterizzato le rappresaglie di Giordania ed Egitto contro l'Is. 


L'assedio islamista alla Tunisia
L'ANALISI

L'assedio islamista alla Tunisia

Esteri 20_03_2015

Sebbene non confermata, la rivendicazione dell'attentato terroristico al Museo del Bardo da parte dello Stato Islamico costringe a fare i conti con le tante formazioni qaediste che già hanno colpito in Tunisia e che già hanno le capacità per conquistare territori al confine con Libia e Algeria. Sono almeno 3mila i giovani che sono andati a combattere in Siria e circa 500 sono rientrati creando enormi problemi di sicurezza.


Un colpo al cuore della Tunisia
JIHAD

Un colpo al cuore della Tunisia

Esteri 19_03_2015

Un colpo al cuore della Tunisia, della sua cultura, delle sue istituzioni e della sua economia fondata sul turismo. I terroristi hanno provocato 24 morti e un danno immenso al Paese, l'unico uscito dalla sua "primavera" con una fragile democrazia. Ora va affrontato di punta il problema dello jihadismo. E l'Europa deve dare il suo contributo.

La cronaca di Stefano Magni


Netanyahu, le ragioni di una vittoria a sorpresa
ISRAELE

Netanyahu, le ragioni di una vittoria a sorpresa

Esteri 19_03_2015

Benjamin Netanyahu era dato per sconfitto fino al giorno stesso per le elezioni. Invece, non solo ha vinto, ma ha anche conquistato una maggioranza solida per un governo stabile. Ora però inizia il difficile. Quale politica adotterà per non far scoppiare i rapporti con gli Usa e una guerra con i palestinesi?


Terrore a Tunisi. Italiani fra le vittime
TERRORISMO

Terrore a Tunisi. Italiani fra le vittime

Colpi di arma da fuoco a Tunisi: a mezzogiorno è iniziata una nuova tragedia del terrorismo. Il museo archeologico Bardo, a due passi dalla sede del parlamento tunisino, viene assaltato da un commando di terroristi travestiti da soldati. La polizia tunisina ha reagito rapidamente con un blitz. Almeno 24 morti, fra cui 4 italiani.

Un colpo al cuore della Tunisia di Valentina Colombo