L'astronauta gay sfratta il frate: guerra alla Casa Bianca
A certi americani non è mai andata giù la presenza della statua di Junípero Serra nel Campidoglio in mezzo alle altre glorie americane, prima fra tutti George Washington. E Papa Francesco ha già annunciato che Serra sarà santo. Eppure, c’è chi vuole sostituire il frate con il busto di una donna: astronauta e gay.
Noi non aiutiamo i laici libici? Ci pensa la Russia
L’Italia e l’Occidente perdono tempo e non premono sulle Nazioni Unite per l’abrogazione dell’embargo sulle armi alla Libia e il governo laico di Tobruk, guidato da Abdullah al-Thani, guarda alla Russia. A Mosca si dice disposto a "collaborare con chiunque, anche con il diavolo" per combattere contro gli jihadisti.
Bomba ad Erbil, l'Isis avverte i cristiani nel Kurdistan
Ankawa, il quartiere cristiano di Erbil, Kurdistan, è stato colpito ieri da un grave attentato. La bomba è stata fatta esplodere in una zona affollata, in un'ora di punta, per provocare più vittime e una maggiore ondata di terrore. Erbil ha accolto 2 milioni e mezzo di profughi cristiani dall'Iraq. Ora l'Isis sta facendo capire loro che non sono al sicuro.
Spari ai soccorritori, Italia umiliata in mare
Non contenti di aver sparato (a febbraio) contro un'unità della Guardia Costiera italiana, gli scafisti libici, questa volta, usano una nave della loro guardia costiera per intimidire l'equipaggio di un nostro rimorchiatore. Hanno sparato colpi in aria per accelerare il trasbordo dei clandestini e riprendersi il barcone.
Aleppo, Pasqua di martirio sotto i razzi
I ribelli siriani hanno iniziato a bombardare Aleppo con mortai e razzi Grad. Ed è un massacro. La drammatica testimonianza dei capi delle confessioni cristiane: «Siamo andati e abbiamo visto e abbiamo pianto: corpi estratti dalle macerie, brandelli attaccati alle pareti e sangue mescolato al suolo della patria! Decine di martiri di ogni religione e confessione, feriti e mutilati, uomini e donne, anziani e bambini».
Cerimonie e hastag, ma sempre più le ragazze rapite
Un anno fa, nella notte tra il 14 e il 15 aprile, quasi 300 studentesse di età compresa tra i 16 e i 18 anni, in prevalenza cristiane, venivano rapite dai jihadisti Boko Haram, sorprese nel sonno nei dormitori della loro scuola a Chibok, una città dello stato nord orientale di Borno. Nessuna finora ha fatto ritorno a casa.
Genocidio armeno, "Il Papa vuole la riconciliazione"
Parla Pietro Kuciukian, console onorario dell'Armenia. Non crede che si verificherà una rottura diplomatica, perché "Papa Francesco vuole la riconciliazione, la verità e la giustizia. Il primo beneficiario delle parole del pontefice è la società civile turca, che finalmente può esprimersi, sul suo passato".
Colto, determinato, spietato: ecco il jihadista modello
Chi sono i jihadisti? Che cosa induce uomini e donne a votarsi alla guerra santa? Non la povertà o la mancanza di prospettive. La strage di Garrissa lo conferma: i killer erano insegnanti e universitari modello, uniti da una sola certezza. A spiegarlo è il giornalista Domenico Quirico nel suo libro, Il grande Califfato.
Obama e Castro, il disgelo non fa rima con la libertà
Al Summit delle Americhe di Panama, Barack Obama e Raul Castro si incontrano per la prima volta in un vertice ufficiale Cuba-Usa. Ma solo due giorni prima, dissidenti cubani, a Panama, sono stati picchiati dai castristi. Lo scrittore e dissidente Carlos Carralero ci invita ad aprire gli occhi su una probabile grande illusione.
Una guerra tira l'altra. Una fortuna per chi vende armi
Le tensioni tra Paesi arabi e Iran, la guerra in Siria, lo scontro con lo Stato Islamico e anche il conflitto yemenita, allargatosi con l’operazione “Tempesta Decisiva e effettuata per ora solo da forze aeree e navali arabe, rafforzano la tendenza che vede una corsa al riarmo senza precedenti.
Accuse e sospetti, troppe le ombre sul massacro
Le vittime di Garissa verranno presto dimenticate: forse prima di tutto proprio in Kenya. I raid aerei contro presunte basi di al Shabaab, in realtà hanno colpito zone in cui i miliziani non c’erano, ma soprattutto sotto accusa sono leader africani per la loro assenza e indifferenza al massacro dei cristiani.
«L'Isis va fermato subito. È in atto un genocidio contro i cristiani»
«Quello del Califfato è un tentativo di genocidio contro i cristiani, il diritto internazionale impone di fermarlo. Anche con l'uso della forza se necessario». «La presenza dell’Iran ai negoziati per la Siria è indispensabile». «Anche in Vaticano è cresciuta la consapevolezza della gravità della situazione». Intervista a monsignor Tomasi.