Netanyahu forma un governo di "necessità" nazionale
Dopo la sua vittoria del 17 marzo, Benjamin Netanyahu forma un governo sostenuto da una maggioranza risicata, dopo lo strappo del suo alleato Avigdor Lieberman. Ora gli restano alleati solo i partiti religiosi e nazionalisti, con una maggioranza di 1 solo seggio. L'Autorità Palestinese ne approfitta per lanciare la sua campagna anti-ebraica.
"Io, ex mujaheddin, vi spiego che dalla Libia sta partendo la guerra contro i cristiani"
Noman Benotman era membro di un gruppo radicale islamico libico. Ha cambiato vita dopo l'11 settembre 2001 ed è presidente della Quilliam Foundation. Ci spiega quanto sia forte il pericolo della nuova generazione di terroristi. Hanno dichiarato guerra al cristianesimo.
"Rispettare i patti fatti con Gheddafi"
"Da dove partono gli emigranti clandestini? Tutti dalla parte occidentale della Libia, dove dominano le milizie islamiche. E come fare a fermarli? Basterebbe tornare agli accordi stipulati dall’Italia con Gheddafi". Parla Mustafa Ali Rugibani, incaricato d’affari dell’ambasciata libica in Vaticano.
Mariela, è una Castro a guidare la "Revolución" sessuale
La figlia 53enne del presidente Raul, attivista Lgbt, è decisa a organizzare il primo matrimonio omosessuale di gruppo dell'isola di Cuba. Con l'approvazione del padre, già dichiaratosi a favore delle nozze gay. E un bel rovesciamento rispetto a zio Fidel che invece gli omosessuali li perseguitava.
Supercar e hotel a 5 stelle: ecco la dolce vita dell'Isis
Con una grande cerimonia di inaugurazione, venerdì 1 maggio l’Isis ha aperto il Waritheen Hotel, il più elegante albergo di Mosul nonché di tutto l’Iraq. Il lusso a cinque stelle conquista anche il jihad, ma non è una novità. Qualche mese fa su internet c’era il sito “Jihad, la bella vita”, pubblicità turistica del Califfato.
"Ci resta solo Dio", fuga dei cristiani di Aleppo dalla morsa della guerra civile siriana
Georges Abou Khazen, vicario apostolico latino di Aleppo denuncia "una guerra assurda, dove nessuno è risparmiato, né chiese, né moschee, né ospedali". Il rapporto di Amnesty International conferma: ad Aleppo la morte è "ovunque". La seconda città siriana, travolta dalla guerra civile sin dal 2012, ha perso quasi del tutto la sua comunità cristiana e rischia di rimanere un campo di battaglia permanente.
Elezioni britanniche: dove va il voto cristiano
Elezioni sul filo del rasoio: domani, 7 maggio, si vota nel Regno Unito e non si possono fare pronostici attendibili. Oltre a Laburisti e Conservatori ci sono troppi partiti in gioco a contendere seggi. La Chiesa d'Inghilterra punta ai temi sociali, la Chiesa cattolica indica il diritto alla vita quale bussola per orientare il voto.
Al Shabaab, basta la parola per finire uccisi o in carcere
Ci sono Paesi in cui basta una parola per finire in carcere o venire ammazzati. Come in Somalia dove al Shabaab, il movimento jihadista legato ad al Qaida ha ucciso decine di giornalisti. Per questo il governo ha proibito l’uso del termine “al Shabaab” (“la gioventù”), pena l’arresto. Insomma, non c'è scampo per i reporter.
Siria, tutti uniti contro Assad
La nascita di una nuova alleanza siriana tra movimenti armati islamisti che combattono il regime di Bashar Assad sembrerebbe indicare che l’Arabia Saudita e il Qatar hanno raggiunta una concreta intesa per sostenere le forze islamiste che combattono il regime di Bashar Assad. Con l'aiuto di Usa e Ue.
Nepal, il dramma di madri e bimbi “deportati”
Dalle rovine del Nepal emerge un altro dramma. È quello nascosto delle mamme surrogate, donne che hanno prestato il loro utero per fare nascere bambini che andranno a coppie dall’altra parta del mondo. L’esercito israeliano ha creato un ponte aereo per rimpatriare non solo turisti, ma anche un gruppo di madri surrogate nepalesi e i loro neonati. È la solidarietà "selettiva" dell'Occidente.
I figli dimenticati della guerra del Vietnam
Il triste destino dei "montanari", cristiani che combatterono al fianco degli americani e che intralciarono l'avanzata dei Viet Cong, frenandone a lungo l'offensiva: abbandonati al loro destino dagli americani in ritirata, sono ancora perseguitati, deportati e arrestati dal governo di Hanoi come "nemici del popolo".
Vietnam, paese di martiri nonostante la "liberazione"
Sono passati 40 anni dalla cosiddetta "liberazione" del Vietnam, avvenuta con la presa di Saigon il 30 aprile 1975. La lunga guerra è conosciuta solo a metà. Si dimentica lo sterminio di classe condotto dai comunisti: 1 milione e 670mila morti. I cattolici come il cardinale Van Thuan, vennero sistematicamente perseguitati.