Quando i gay diventano eterofobi e intolleranti
Licenziata dagli organizzatori di un festival gay perché eterosessuale, cacciato perché critica un progetto di un’organizzazione transessuale pur essendo lui stesso un trans, messo fuori da un hotel perché criticano i matrimoni gay. Episodi di intolleranza omo-sessista accaduti in Australia.
Ted Cruz e i conservatori si riconciliano con Trump
Ted Cruz ha ufficialmente appoggiato la candidatura di Donald J. Trump. E con lui, anche il movimento conservatore pare aver accettato la candidatura del tycoon, dopo una lunga lotta senza quartiere. E' la vittoria del miliardario sul movimento che dà l'anima al partito repubblicano? Non proprio...
Obama copre l'Arabia Saudita sull'11 settembre
E se gli attentati dell'11 settembre fossero stati organizzati anche dall'Arabia Saudita? E' uno scenario che sta emergendo ancor di più dopo la pubblicazione di un nuovo documento di 28 pagine, finora segreto. Anche sulla base di quello, il Congresso ha approvato una legge che permette ai parenti delle vittime di far causa a Riad. Ma Obama ha posto il veto.
Charlotte, la rivolta contro i razzisti immaginari
Un agente afro-americano spara a un uomo afro-americano in circostanze ancora non del tutto chiare. E' razzismo? Sicuramente no. Ma è proprio questa la causa della rivolta razziale scoppiata a Charlotte e ora dilagante in molte altre città degli Usa.
Le bugie dell’Onu su chi davvero aiuta i profughi
Quella dei profughi, rifugiati e sfollati, è un’emergenza seria e dolorosa. Ma sono i Paesi ricchi occidentali ad assumersi la responsabilità di assistere i profughi e a fornire il 90% degli aiuti, inclusi quelli umanitari, ai paesi a basso livello di sviluppo. Eppure l’Onu continua ad accusarli di fare poco o nulla.
LAMPEDUSA IN TV di Rino Cammilleri
Mosul attende la liberazione, l’Isis decapita le “spie”
Mosul si prepara all’offensiva finale delle forze irachene e della Coalizione per liberare la città dai miliziani del Califfato. Nelle ultime ore, l’Isis ha intensificato la repressione interna con esecuzioni sommarie di persone accusate di "spionaggio" e pubblicazione di video di decapitazione di decine di vittime.
Trump sceglie la vita: lotterà contro gli abortisti
Donald J. Trump ha compiuto un gesto clamoroso. Ha lanciato la Pro-Life Coalition promettendo, qualora divenisse presidente, di combattere radicalmente l’aborto. Dopo mille dubbi e giravolte, alla fine il candidato repubblicano ha optato per la vita, contro Planned Parenthood.
Da Obama solo vaghi auspici sui rifugiati
Più che un discorso con un preciso e concreto contenuto, un comizio pensato per suscitare buoni sentimenti e quindi raccogliere facili applausi: è questa l’impressione che si ricava dall’intervento del presidente Obama al vertice di New York sulla questione dei rifugiati. Tanti auspici, come se Obama fosse "uno qualsiasi" e non il presidente della prima potenza mondiale.
Jihadisti vinti solo dall’amore dei cristiani
I tempi cambiano ma la logica cristiana resterà sempre la stessa. E non si preoccupa di una nuova strategia né di un complicato dialogo ecumenico che mira utopicamente a preservare degli spazi di sopravvivenza. È invece semplice e si chiama Vangelo. Quello che ancora ha il coraggio di ricordare che esistono dei nemici, a cui si può rispondere solo offendo Cristo, con la logica folle del martirio e dell'amore sacrificale. Come in Iraq.
Troppo Stato e senza figli, il Brasile si avvia al collasso
Nel generale disinteresse il Brasile sta lentamente sprofondando in un baratro. Eppure dovrebbe interessarci: il suo declino nasce dalle stesse ragioni che stanno distruggendo, anno dopo anno, l'Europa: un mix letale di denatalità imperante e Welfare State opprimente.
Siria, la guerra riprende dopo un "errore" americano
E' durata poco la speranza per la nuova tregua in Siria. In questo caso, a spezzare la tregua sono stati incredibilmente gli americani, con un raid aereo contro le truppe siriani. Ufficialmente è un "errore", ma le altre parti in causa non ci credono e si chiedono perché lo abbiano fatto.
Russia, vola il partito di Putin. E anche l'astensionismo
Russia Unita, il partito di Putin e Medvedev vince a man bassa nelle elezioni per la Duma, la camera bassa del parlamento. Col 54% dei voti, controlla i due terzi della camera. Tengono i comunisti, crescono i nazionalisti. La novità è però l'alto tasso di astensionismo (52%), che a Mosca e S. Pietroburgo è oltre l'80%.