Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Sant’Antonio Maria Zaccaria a cura di Ermes Dovico

Esteri


Skripal, la solita Italietta nella nuova guerra fredda
LA CRISI USA-RUSSIA

Skripal, la solita Italietta nella nuova guerra fredda

Le ritorsioni angloamericane dopo il caso Skripal mostrano il tentativo di riaprire la guerra fredda con Mosca. L'Italia ancora una volta si mostra ambigua e ondivaga facendosi dettare la linea da altri. Non come i tanti paesi, Austria e Portogallo in testa che hanno risposto picche alla pretesa Nato e Ue. 


Catalogna, Madrid è decisa a stroncare l'indipendentismo
SECESSIONISMO

Catalogna, Madrid è decisa a stroncare l'indipendentismo

Esteri 28_03_2018

L’arresto di Carles Puigdemont, ex governatore della Catalogna, riapre la questione catalana. Dopo un periodo di “armistizio”, l’attivismo giudiziario spagnolo nei confronti degli indipendentisti è ripreso nella seconda metà del mese di marzo e coincide con la linea del governo Rajoy, deciso a impedire la secessione.


Stop all'educazione all'odio? Ministri palestinesi contrari
JIHAD

Stop all'educazione all'odio? Ministri palestinesi contrari

Il Ministro dell'Istruzione dell'Autorità Palestinese Sabri Saidam, è preoccupato perché nelle scuole di Gerusalemme cambiano i libri destinati ai bambini arabi. Finora i testi palestinesi loro prescritti erano pieni di inviti alla violenza contro gli ebrei.


Marcia contro le armi. La rivolta contro l'America
USA

Marcia contro le armi. La rivolta contro l'America

Dopo la strage nella scuola superiore di Parkland, Florida, cresce il movimento per il controllo delle armi, con due grandi manifestazioni del 14 e 24 marzo. Si tratta di un movimento molto politicizzato che mira a danneggiare Trump. E a rivedere il Secondo Emendamento (libertà di portare armi), la carta di identità degli Stati Uniti.


Jihad in Francia, i nodi vengono al pettine
TERRORISMO

Jihad in Francia, i nodi vengono al pettine

Un attentato a Travis, un altro in Francia: eppure del primo non si parla, del secondo sì, ma come se fosse un fatto slegato. L'attentatore francese non era un jihadista di "razza", ma un lupo solitario locale. Ma ciò vuol dire che è in Francia che i jihadisti fanno proseliti. Tutti questi nodi stanno venendo al pettine.


Terroristi islamici in Francia, troppi per controllarli tutti
CARCASSONNE

Terroristi islamici in Francia, troppi per controllarli tutti

Se ci fa sentire meglio possiamo continuare a parlare di “lupi solitari” e “cani sciolti”, ma l'attentatore di Carcassonne, in Francia (4 morti e 16 feriti) era ben armato e ben addestrato. Il problema è che i potenziali terroristi, in Francia, sono troppi.

I NODI VENGONO AL PETTINE di S. Sbai


Esce McMaster, entra Bolton. Un conservatore alla Nsa
AMMINISTRAZIONE TRUMP

Esce McMaster, entra Bolton. Un conservatore alla Nsa

Nuovo ricambio al vertice nell'amministrazione Trump. Esce McMaster ed entra John Bolton, nel suolo di Consigliere per la Sicurezza Nazionale (Nsa). Ex ambasciatore all'Onu dal 2005 al 2006, è ostile all'accordo con l'Iran. E' l'ultimo episodio della lotta interna al governo federale, nato nel 2016 a seguito di un compromesso instabile.


L'affaire Sarko-Gheddafi, nuova luce sui fatti del 2011
GUERRA DI LIBIA

L'affaire Sarko-Gheddafi, nuova luce sui fatti del 2011

Sarkozy è accusato di aver ricevuto un maxi finanziamento illecito di 5 milioni di euro da Muammar Gheddafi, quattro anni prima che lo il presidente francese si facesse promotore dell’intervento armato internazionale contro lo stesso dittatore libico. Cosa cambia adesso? Ne parliamo con Michela Mercuri, autrice di Incognita Libia.


Quando vince Trump il marketing è un crimine
NUOVO SCANDALO

Quando vince Trump il marketing è un crimine

Quando Obama vinse grazie a una campagna marketing online, condotta dopo una "pesca a strascico" dei dati degli utenti dei social network, i commentatori, entusiasti parlarono di "rivoluzione". Oggi la campagna di Trump vince con metodi analoghi e Facebook finisce alla sbarra. E i sospetti ricadono anche sulla Lega, in Italia.


Afrin, curdi sconfitti. Violenza turca, vergogna europea
SIRIA

Afrin, curdi sconfitti. Violenza turca, vergogna europea

Solo tre anni fa, i combattenti curdi della Siria settentrionale erano "eroi": combattevano contro l'Isis e lo sconfiggevano. Adesso sono stati attaccati e battuti ad Afrin dalla Turchia (membro della Nato) e dalle milizie dell'Esercito Siriano Libero (anch'esse alleate, contro Assad). E allora l'Europa volta lo sguardo e tace. Anche se nella città conquistata è piena crisi umanitaria, con centinaia di morti e almeno 150mila civili in fuga.

JIHAD DEMOGRAFICO, IL GRANDE DISEGNO DELLA TURCHIA ISLAMICA di Lorenza Formicola


Anche la Russia, adesso, ha il suo presidente "eterno"
PUTIN FINO AL 2024

Anche la Russia, adesso, ha il suo presidente "eterno"

Vladimir Putin è stato rieletto presidente della Russia. Il suo prossimo mandato durerà fino al 2024. Con l'oppositore Navalnij escluso dalla magistratura, non aveva rivali competitivi. Il dato sull'affluenza deludente: 67%. In ogni caso anche la Russia, come la Cina e la Turchia, ha ora il suo "presidente eterno".


Sui curdi si gioca il futuro tra Turchia e Usa
SIRIA

Sui curdi si gioca il futuro tra Turchia e Usa

Le truppe turche stanno per avere il sopravvento ad Afrin, enclave curda in Siria, e non si fermeranno lì, rischiando di scontrarsi con gli americani che difendono i curdi. Ankara: «Gli americani decidano da che parte stare».