Mosul è stata liberata. Ma a che prezzo
Fine di un incubo durato tre anni. Mosul è stata liberata. Ieri il premier iracheno Al Abadi, per ufficializzare la vittoria, si è recato personalmente nella città per congratularsi con le truppe. Divenuto un simbolo del trionfo dell'Isis, ora la città può tornare a vivere. Ma come? E quanto è costata la sua liberazione?
Siria, l'accordo tra Russia e Usa non inganni: la pace è ben lontana
Un accordo pragmatico in una situazione che resta confusa. Un'intesa utile per sgomberare il campo - almeno per un po' - da rischi di ulteriori escalation in Siria. E' così che va inteso l'accordo fra Usa e Russia, ottenuto a margine del G20 di Amburgo, per una tregua nella Siria sudoccidentale. L'area ai confini con i Israele è potenzialmente la più pericolosa, per i rischi di escalation, ma anche la più facile per un'intesa. La vera partita è ancora tutta da giocare ed è nell'Est, a Raqqa, contesa fra i curdi e l'Isis.
Luce sull'Isis: la mente in Iraq, le braccia in Europa
Un nuovo studio permette di fare il punto sul terrorismo jihadista in Occidente e capirne le dinamiche. La pubblicazione, che porta la firma degli italiani Lorenzo Vidino e Francesco Marone e dell’olandese Eva Entenmann contribuisce a smontare una serie di luoghi comuni sulla natura del terrorismo “dei lupi solitari”.
Booth: Brexit, più incognite che certezze
Una sorpresa causata da errori politici, la decisione del Regno Unito di uscire dall'Unione Europea diventa un salto nel buio. Ma ad uscirne peggio potrebbe essere la UE, che perde l'apporto di un paese che ha spinto per un'economia più libera. Parla l'economista britannico Philip Booth
Trump, a Varsavia, torna a difendere l'Occidente
Ogni volta che Barack Obama teneva un discorso, i media europei erano subito pronti a definirlo “storico”. Trump gode di minori simpatie nelle redazioni di tutto il mondo, ma il suo discorso a Varsavia è quantomeno coraggioso. Per il luogo in cui l'ha detto, per il momento in cui l'ha pronunciato. E per i suoi contenuti.
Corea del Nord senza freni, mentre Usa e Cina litigano
La Corea del Nord ha lanciato un nuovo missile balistico. Questo potrebbe anche raggiungere il territorio degli Stati Uniti. E' l'ennesima provocazione e Donald Trump rimprovera alla Cina di non voler fermare il suo alleato nordcoreano. Ma fra Usa e Cina è dialogo fra sordi: le due potenze sono divise su Taiwan e sulle isole del Pacifico occidentale.
Gli "eserciti" jihadisti in Europa occidentale
La Francia lancia una nuova forza locale per combattere il terrorismo jihadista nel Sahel. Ma ha un grave problema in casa. Secondo una recente mappatura del Ministero dell'Interno, i cittadini francesi islamici radicalizzati sarebbero più di 11mila, di cui 4mila potenziali terroristi. Un esercito che, purtroppo, è presente anche in Germania, Belgio e Regno Unito.
Giovanni Paolo II spiegò l'Indipendenza agli americani
La Dichiarazione di Indipendenza del 4 luglio 1776 venne scritta quasi interamente da Thomas Jefferson, filosofo laico giusnaturalista. Ma mantiene fortissimi legami con i valori fondamentali del cristianesimo. Lo spiegò (agli americani) papa Giovanni Paolo II, nella sua omelia di Filadelfia nel 1979.
Raqqa e Mosul, canto del cigno dell'Isis
Poche centinaia di miliziani del Califfato oppongono ancora una strenua resistenza alle truppe irachene nella città vecchia di Mosul, ormai quasi interamente liberata. Il Califfato è alle corde anche nella sua "capitale" Raqqa, in Siria. Resistenze che possono durare anche settimane o mesi, ma che non cambiano l'esito. L'Isis è sconfitto. Semmai inizia già a vedersi lo scontro che ci sarà fra i vincitori sciiti, curdi e sunniti.
Somalia, emigrazione di giovani in fuga dal matrimonio
In Somalia la guerra civile sta finendo. Nella regione settentrionale del Somaliland, autonoma, la stabilità è tale che arrivano profughi dallo Yemen e dalla Siria. Ma i giovani continuano ad emigrare. Uno dei motivi? Il matrimonio, che per tradizione costa una fortuna. E allora, per guadagnare o fuggire, si preferisce l'attraversata del deserto e del Mediterraneo
Golpe in Venezuela? Un copione troppo perfetto
Caracas, le immagini di un elicottero che bombarda la sede della Corte Suprema fanno il giro del mondo. Golpe in atto? Non sembra proprio. Il golpista in questione è un attore e la sede dell'organo costituzionale non è danneggiata. Ma Maduro, nel frattempo, smantella ciò che resta della democrazia venezuelana.
La strana guerra degli Stati Uniti in Siria
La denuncia da parte di Washington di preparativi dell'esercito siriano per un altro attacco con gas, e relative minacce di attacco, lascia pensare che l'amministrazione Trump abbia intenzione di fermare con la forza il ritorno delle truppe siriane, sostenute da Russia e Iran. È una strategia che ha immediatamente ricevuto una forte critica da Mosca.