Crisi del lavoro. Vedi alla voce: crisi della persona
La persona ha iniziato a pensare che la libertà fosse svincolata da ogni responsabilità. Così ha origine la crisi della persona e delle sue relazioni. Così inizia la crisi del lavoro e dei corpi intermedi, prima di tutto i sindacati. Ne parliamo con Giuseppe Sabella, studioso del caso Fiat, direttore del think tank Think-in specializzato nel mercato del lavoro.
Ma se sarà decrescita, non sarà certo felice
Grazie alla crisi economica iniziata trenta anni fa generata dal crollo della natalità nei Paesi occidentali, oggi siamo tornati economicamente (e non solo…) indietro di trenta anni. E qualcuno invoca ancora una «decrescita voluta e felice». Ma la decrescita l’abbiamo già provocata e non è affatto felice.
La metamorfosi social dei grandi quotidiani
Gli introiti pubblicitari crollano in tutti i settori. Tutti i media stanno morendo? No, si stanno semplicemente trasformando. I social network permettono ad ogni utente di diventare lui stesso produttore ed editore. Le novità che Facebook, Twitter e tutti gli altri lanceranno un nuovo modo di fare giornalismo.
Così Banco Building sostiene il bisogno di casa
Il metodo dei Banchi applicato al settore edile e di arredamento. Le storie di imprenditori e aziende che donano le eccedenze di produzione per destinarle a opere di carità. Parla Silvio Pasero, fondatore di Banco Building: con piastrelle, marmi, materiale per costruzione abbiamo aiutato scuole, ospedali, conventi in mezzo mondo.
La metà del cibo sprecato è nei Paesi poveri
Expo 2015: qualcuno fotografa sacchi di pane accumulati vicino a un padiglione e pubblica on line le immagini, denunciando il paradosso di questo evento che diventa occasione di sprechi. Ma pochi sanno che non si spreca soltanto nei Paesi ricchi. Anzi, i Paesi ricchi sono responsabili solo per poco più della metà degli sprechi: 670 milioni di tonnellate. Le rimanenti 630 milioni di tonnellate si sprecano nei Paesi poveri.
La decrescita è sempre infelice
Luca Simonetti, con il libro Contro la decrescita, raccoglie tutti i dati essenziali che smontano la teoria della "decrescita felice", elaborata da Latouche e molto di moda in Italia. Se l'uomo non vive di sola materia, non ha senso, però, privarlo del benessere finora conquistato, nel nome di un nuovo primitivismo.
C'è una cavalletta nel piatto. Il futuro è negli insetti?
Nei padiglioni di Expo non potevano mancare gli insetti. Gli ambientalisti sono sicuri: saranno loro il cibo del futuro, ecologico e sostenibile. Secondo la Fao, che finanzia programmi di avviamento al consumo alimentare di insetti, le specie commestibili sono 1.900. Ma è davvero questo il nostro futuro?
EXPO, uno spettacolo senza contenuti
Dopo una vigilia di festa (concerto in piazzo Duomo con Andrea Bocelli) e di tensione (soliti vandalismi dei gruppi antagonisti) si inaugura l'Expo di Milano dedicata a "Nutrire il Pianeta, energia per la vita". E la Carta di Milano, che dovrebbe incarnarne i valori, è un documento incapace di cogliere il sistema agricolo globale nella sua essenzialità.
Grexit, il possibile suicidio monetario della Grecia
Si torna a parlare con insistenza di "Grexit", il neologismo con cui si indica la possibile uscita della Grecia dall'euro e dalla stessa Unione Europea. Il ritorno di Atene alla vecchia valuta nazionale, tuttavia, provocherebbe un disastro economico peggiore di quello che i greci hanno finora vissuto.
Come rifare la reputazione all'imprenditore sociale
Un Paese che intenda risollevarsi deve rimettere al centro della scena la figura dell’impresa sociale, che coniuga il proprio bene con il bene comune. Di questo sono convinti Giorgio Fiorentini, Giulio Sapelli e Giorgio Vittadini, autori del libro: Imprenditore: risorsa o problema? Impresa e bene comune (editrice Bur).
Non è il denaro a rendere felici, ma la libera iniziativa
"Può un vero cristiano amare il capitalismo?" si chiedeva lo scrittore Andrea Camilleri. Pare rispondergli, a distanza, l'economista cattolico Arthur Brooks. Una difesa materialista della ricchezza non regge: il denaro, in sé, non rende felici. La dignità e felicità della persona deriva semmai dalla libera iniziativa.
La globalizzazione aiuta i poveri. Per questo la odiano
È criticata e vituperata come il peggiore dei mali. Eppure la globalizzazione può costituire una grossa opportunità di riscatto. Le statistiche dimostrano come lo sviluppo umano, in tutti i sensi, tragga beneficio dallo scambio internazionale, soprattutto nelle realtà più povere del mondo.