La Via della Seta passa dalla Pirelli
La Pirelli viene comprata da una compagnia pubblica cinese, la ChemChina. Di fatto: è stata comprata da Pechino. Per l'Italia significa aver perso la proprietà sull'ultima delle nostre grandi industrie. Per la Cina è invece un tassello in più nel suo faraonico progetto di infrastrutture, che mira a ricostruire la Via della Seta.
L'Europa che spende ma non cresce
L'Europa, presa nel suo insieme, costituisce il 7% della popolazione mondiale, produce il 25% del Pil mondiale, ma spende il 50% in welfare state ed ha il tasso di natalità medio più basso del mondo. Nel corso del secolo la popolazione europea è destinata a ridursi, forse anche di un terzo. E' chiaro che questa tendenza, alla lunga, è insostenibile. Come invertire la rotta?
Grandi Opere: la "maxi-tangente" di cui nessuno parla
Le tangenti sono niente in confronto agli errori nella progettazione e di budget di tutte le Grandi Opere. Le perdite dovute a errori di valutazione tecnica ed economica sono costi che superano il valore delle opere pubbliche.
Ribellarsi alle mafie ministeriali di Paolo Togni
La nuova via (ferrata) della seta
Anche l’Italia, come pure la Francia e la Germania, sarà tra i Paesi fondatori della Asian Infrastructures Investment Bank, promossa dalla Cina per far rinascere in forma moderna la storica “Via della Seta”. E già un primo treno ha collegato Chongqing (Cina occidentale) a Duisburg (Germania occidentale).
Stampare moneta non fa ripartire la crescita
Con il "quantitative easing", la Bce di Draghi emette molta più liquidità, acquistando titoli di Stato, nel tentativo di far ripartire l'economia, favorendo le esportazioni e facilitando il credito ai privati. Ma il denaro, da solo, non basta a far ripartire l'economia. Servirebbero anche fiducia nel futuro e un mercato in crescita.
Rai Way, obiettivi di un'operazione "ostile"
L'Opa lanciata da Berlusconi (tutt'altro che defunto) su Rai Way è un'operazione che mira ad avere un unico operatore nel mercato della diffusione del segnale radiotelevisivo. In Francia e Gran Bretagna questo modello funziona già, e bene. In Italia, però, prevale il dibattito fazioso sul berlusconismo.
Google non rimborsa il Fisco italiano. Per ora
Smentite le indiscrezioni secondo cui il colosso del Web per eccellenza, Google, avrebbe rimborsato al Fisco italiano 320 milioni di euro (su 800) di tasse eluse in paradisi fiscali. Sarebbe stato un gesto distensivo. La battaglia continua, contro un motore di ricerca che indicizza senza pagare pagare i diritti.
Pianto greco? La crisi si risolve con meno Stato
Come si è arrivati alla “crisi greca”? Dopo svariati anni di profonda crisi finanziaria ed economica, in tutti i Paesi occidentali - con l’aggravante per l’area euro delle tensioni sui debiti sovrani dei Paesi “periferici” ancora non si vede la luce. Perché? Un po' di storia di come si è arrivati alla crisi e qualche proposta per risolverla.
Mondadori-Rcs, cosa resterà di questa editoria
Se l'Antitrust dovesse dare il via libera, Rcs Rizzoli e Mondadori potrebbero fondersi, dando vita al più grande gruppo editoriale mai visto in Italia. Da un punto di vista commerciale, potrebbe reggere la concorrenza della "invincibile armata" di Amazon. Ma la piccola editoria italiana inizia a tremare di fronte alla prospettiva di quello che sarebbe, di fatto, un monopolio editoriale.
Giovani innovate. Il Vaticano lancia le sue startup
Giovani, innovate. L'appello è stato lanciatoi da Papa Francesco qualche giorno fa durante la presentazione del primo incubatore di startup in Vaticano. Gli incubatori sono realtà di imprenditori che dedicano spazio e capitali all'avvio di piccole società. L'incubatore presentatio in Vaticano si chiama Scholas.Labs.
Bce, da fabbrica di euro a fabbrica di illusioni
Mario Draghi, vinte le resistenze della Germania, ha usato il "bazooka" monetario, acquistando titoli di Stato e obbligazioni fino a 60 miliardi di euro all'anno e immettendo nel mercato una gran quantità di moneta circolante. Ma la fabbrica di moneta può rivelarsi una fabbrica di illusioni. Perché le ragioni della crisi sono strutturali e non dipendono dalla moneta.
La Grecia mette a nudo la crisi europea
La Grecia è stata una grande civiltà, ma è ora una realtà periferica dell'Europa da tutti i punti di vista. La vittoria di Tsipras va letta in questo contesto. Ma può giocare lo stesso ruolo del bambino che dice "il re è nudo", in questo caso: l'Europa è in crisi nera.
Bce, la fabbrica di illusioni di Gianfranco Fabi