Dall'Emilia rossa parte la riscossa anti gender
Laici continuamente sotto attacco per la loro testimonianza contro dittatura del gender, relativismo e nichilismo. Le aggressioni alle Sentinelle in piedi e ai gruppi anti aborto di Bologna sono ormai all'ordine del giorno. Ma dall'Emilia parte la riscossa dei cattolici che si rifiutano di essere rinchiusi nelle sagrestia.
Sì alle armi ai curdi. Ma non si sa ancora quali
Dopo giorni di chiacchiere sugli aiuti militarti che l’Italia invierà ai curdi nessun chiarimento è giunto dalle comunicazioni alle Commissioni parlamentari Esteri e Difesa dei ministri Mogherini e Pinotti. L'Italia invierà armi leggere ai peshmerga, ma non è ancora chiaro quante e quando.
Prodi dà lezioni di cinese, ma parla di cose che non sa
Romano Prodi dà lezioni ai Papi e alla Chiesa. Dice che i messaggi di Bergolgio costituiscono un «fatto nuovo» per i rapporti tra il Vaticano e la Cina. Una «spinta diversa rispetto al passato»: per questo Francesco non appare più come «esponente di un potere occidentale». Ma di che potere parla il cattolico Prodi?
Svegliamoci, i tagliagole islamici sono tra noi
Si esprime in corretto inglese, con un marcato accento britannico il terrorista islamico che taglia la testa al reporter James Foley. È la conferma che a combattere per l'Isis ci sono tanti europei, arruolati alla guerra santa. ARMI AI CURDI, L'ITALIA DICE Sì. MA SERVIRANNO?
di Gianandrea Gaiani
Se la guerra civile diventa anche religiosa
La guerra civile ucraina è una questione politica, non religiosa. Il clero di Kiev, sia quello cattolico che quello ortodosso, ha sempre insistito su questo punto, nonostante le divisioni interne (che ci sono). Ma è il patriarca di Mosca, Cirillo, che accusa cattolici e "scismatici" di voler sradicare gli ortodossi.
Il Beato Rivi, oltre il muro dell'indifferenza
Rolando Rivi, 14 anni, seminarista, rapito e ucciso da partigiani comunisti nel 1945, era sprofondato nell'oblio. Solo un prodigio riportò l'attenzione sul suo martirio. La Chiesa l'ha beatificato, mettendo la parola fine a 70 anni di omertà. Andrea Zambrano ripercorre la sua storia con testimonianze inedite.
Io, musulmana, dico: l'ISIS è dentro di noi
Elham Manea, politologa e scrittrice yemenita-svizzera, in questo eccezionale documento - che presentiamo in esclusiva nella traduzione italiana - invita il mondo islamico a riconoscere che il fondamentalismo terrorista, che oggi fa paura in Iraq, è figlio dell'ideologia propagata dalle moschee di mezzo mondo.
Da Pio XII a Padre Pio: ecco la "guerra giusta"
Il Papa, di ritorno dal viaggio in Corea del Sud, ha parlato anche dei conflitti armati che straziano le popolazioni della Siria e dell’Iraq. A tal proposito ha affermato che «è lecito fermare l’ingiusto aggressore». Tra le varie opzioni che la dottrina della Chiesa offre per fermare l’aggressore c’è anche quella dell’uso della forza.
Quando le toghe si mettono il camice bianco
Ci risiamo: magistrati certo espertissimi in codici e pandette, ma del tutto irresponsabili in altre materie pretendono di appendere le loro toghe anche là dove non dovrebbero. Accade sulla fecondazione eterologa, così com’era già successo con il metodo Stamina: dai giudici un'altra picconata alla già fragile credibilità della politica.
Editorialisti a cottimo e strapagati: è la stampa bellezza
Un segno del declino dei giornali è rappresentato dalla scelta degli editorialisti (quasi sempre non giornalisti). Sono sempre gli stessi, in alcuni casi riempiono le prime pagine dei principali quotidiani da venti o trent’anni, sono profumatamente pagati e sottraggono ingenti risorse al lavoro giornalistico.
Meeting vuol dire incontro. E la politica può attendere
La grande stampa l'ha già ribattezzata "edizione povera", quella del Meeting di Rimini 2014. Perché manca Renzi, mancano i grandi nomi della politica. Invece è un'occasione per riscoprire il vero significato dell'incontro, con le sue tavole rotonde, esposizioni, momenti culturali.
Le proposte del Papa, il sonno dell'Onu
Fermare l'aggressore è lecito, ma l'intervento va deciso dall'Onu e non è necessariamente una guerra. Così il Papa sull'aereo di ritorno dalla Corea, rispondendo a una domanda sull'Iraq. Criteri chiari, che si scontrano però con una realtà dove anche i grandi paesi fanno fatica a rendersi conto degli scenari inquietanti all'orizzonte.