Le mani dell'Is sul traffico dei rifugiati
Uno dei jihadisti autori degli attentati di Parigi, rivendicati dall’Isis, lo Stato Islamico, era entrato in Europa presentandosi come profugo siriano. Le autorità greche hanno infatti confermato che il passaporto siriano trovato vicino al cadavere di uno dei terroristi era stato usato il 3 ottobre da un uomo accolto in Grecia.
Parigi si sveglia in guerra, il giorno dopo l'attacco
A ventiquattro ore dal bagno di sangue, Parigi vive il suo primo giorno di guerra. L'opinione pubblica è sempre più consapevole del pericolo islamista. Ma la classe dirigente no. E l'attacco a Parigi non è affatto giunto di sorpresa, ma è stato preceduto da un'assidua predicazione all'odio.
Cronaca di un attentato annunciato
L'attacco a Parigi non è affatto giunto di sorpresa, ma è stato preceduto da una assidua opera di propaganda e predicazione all'odio sulle riviste dello Stato Islamico, sia Dabiq che la francofona Dar al Islam. La Francia è il paese più esposto d'Europa, per la sua laicità, per il ruolo internazionale e per l'alto numero di radicali islamici che ospita.
Parigi, la realtà demolisce il politicamente corretto
A ventiquattro ore dal bagno di sangue della notte del venerdì 13, Parigi vive il suo primo giorno di guerra. Come reagirà? L'opinione pubblica è sempre più consapevole del pericolo islamista. Ma la classe dirigente e soprattutto i professionisti dei media, anche qui in Italia, continuano a proporre i soliti cliché del pensiero politicamente corretto, intimidendo chi non è d'accordo.
Una coalizione insieme anche ai musulmani
Mettiamoci d’accordo sulle parole. Se quanto accaduto a Parigi è unanimemente qualificato un atto di guerra - e lo è davvero - chi lo subisce ha il dovere in prima battuta di riconoscerne la natura; quindi, di regolarsi di conseguenza. E chi lo subisce non sono soltanto il Comune di Parigi o la Nazione francese: sono l’Europa e l’intero Occidente.
Papa Sabiniano, chi era costui?
«Carneade! Chi era costui?». L’inizio del burrascosissimo cap. VIII de I promessi sposi ha riportato alla ribalta un nome destinato all’oblio. Ciò che invece non è ancora avvenuto per papa Sabiniano. Beh, sono andato a ripescarlo per trovare un esempio storico che permetta di riflettere su due problemi attuali della vita ecclesiale: un certo pendolarismo nella successione dei Papi e il disagio di alcuni verso il Papa regnante.
Padre Gianola, l'avventura di un missionario "irregolare"
Ricorre quest’anno il 25° anniversario della morte di padre Augusto Gianola nel 1990. Aveva 60 anni, 27 dei quali in Amazzonia brasiliana. Credo sia il personaggio più affascinante, il più provocatorio e avvincente nei 165 anni di storia del Pime. Una mostra (apera fino al 22 novembre) a Lecco lo ricorda.
Le laude di Iacopone e la nascita dell'uomo nuovo
Insieme a san Francesco d’Assisi, Iacopone da Todi fu uno dei primi autori della letteratura italiana, probabilmente il maggiore del Duecento nell’ambito della poesia religiosa. Il suo laudario è il più importante che sia stato tramandato, almeno tra quelli che sono da attribuirsi a una sola persona.
Musulmani italiani: un'occasione e un rischio
In Italia ci sono 1 milione e 0ttocentomia islamici, di cui 245mila sono cittadini. Ovviamente nella stragrande maggioranza non sono terroristi né loro simpatizzanti, ma se si vuole promuovere una vera integrazione isolando estremisti e violenti bisogna tornare alla lezione di Ratisbona di Benedetto XVI.
Chiesa italiana e poveri, se Bagnasco "corregge" il Papa
Concluso a Firenze il V Convegno ecclesiale italiano, passato perlopiù inosservato, a parte l'intervento del Papa. Ma il presidente della Cei alla fine prende le distanze da chi fa credere che l'attenzione ai poveri sia nata con papa Francesco e da chi dipinge i vescovi come assetati solo di potere e soldi.
La "guerra santa" è arrivata a Parigi, 128 morti
Parigi sotto choc dopo il terribile attacco terroristico che ieri sera ha provocato almeno 128 morti.
- L'11 SETTEMBRE DI PARIGI, di Stefano Magni
- NIENTE PANICO, SIAMO CRISTIANI, di Robi Ronza
- MUSULMANI ITALIANI: UN'OCCASIONE E UN RISCHIO, di Massimo Introvigne
L'Europa nichilista si scopre indifesa
Per capire cosa sta accadendo e cosa si può fare bisogna smetterla di oscillare tra astratti luoghi comuni e panico. Non ci si può nascondere la problematicità dei rapporti con l'islam, ma se l'Occidente vuole superare l'enorme crisi attuale deve recuperare le sue radici religiose, perché l'attuale nichilismo di massa è solo destinato ad essere spazzato via.