I social e l’evangelizzazione, alcuni criteri
I social network non sono strumenti neutri. Sono stati sviluppati pensando al target giovanile postmoderno e ai contenuti che “vendono”. Usare i social per l’evangelizzazione è come usare uno strumento per un fine diverso da quello per cui è stato creato: non è impossibile, ma è difficile e anche pericoloso. Per usarli bene, il cattolico deve essere attrezzato su più livelli.
L'economia arranca, i sindacati sanno solo scioperare
Lo sciopero di oggi, a prescindere dalla percentuale di adesione, che comunque si preannuncia alta, e dei danni che provocherà, conferma l’inadeguatezza e l’anacronismo dei sindacati italiani, incapaci di difendere le ragioni dei lavoratori e impegnati soltanto a galleggiare e a sopravvivere
Difesa e successo: cosa dice la dottrina sulla guerra
Cosa dice la Dottrina Sociale della Chiesa a proposito della guerra? Non esiste un diritto alla guerra di aggressione, e anche la guerra di difesa è sottoposta a criteri molto esigenti. La guerra di aggressione è sempre da condannarsi e sempre va confermato il diritto alla legittima difesa. Quest'ultima deve comunque essere proporzionale e per continuare a combattere devono esserci "fondate condizioni di successo".


Quale pace cerchiamo?
A sentire i media sembrano tutti difensori della pace, eppure la divisione tra “bravi” e “cattivi” in tempo di vaccino ci ricorda un’altra realtà. Con la crisi ucraina il mondo sa solo parlare di armi. I governanti dicono di averle provate tutte, ma usando quale linguaggio? Nessuno fa un richiamo alla Fede, ma la vera Pace viene da lì. E solo pregando insieme - per russi e ucraini - si può ottenere.
La società palliativa
Lo Stato assistenziale sta evolvendosi e cedendo il passo alla “società palliativa”, che promette addirittura di bandire il dolore, anche psicologico. Aborto, tendenze innaturali, suicidio… sono anestetizzati. La società palliativa può essere autoritaria col consenso dei cittadini. Le prove generali si sono avute con il Covid. E con la bioingegneria si rischia il transumanesimo.


La cultura russa cancellata, una vendetta meschina
Il direttore russo cacciato dalla Scala di Milano. Le letture di Dostoevskij rimandate, poi ripristinate dalla Bicocca. I film che non usciranno in Russia e l'esclusione degli sportivi russi dalle competizioni internazionali. Cosa c'entra tutto questo con le decisioni del Cremlino? Cultura, sport, spettacolo dovrebbero essere vie di fuga dalle tensioni.
Tiziano Ferro, quante stecche oltre lo zucchero filato
Quante stecche nell'annuncio zuccheroso della “paternità” del cantante: non rivela come ha avuto i due bambini per non creare polemiche sul tema utero in affitto e chiede il rispetto della loro privacy infrangendolo lui per primo. E, a proposito di diritti insindacabili, anche quei due bambini avrebbero il diritto nativo di essere educati dai propri genitori o di essere cresciuti da un uomo e da una donna.
Caro padre Maggi, su miracoli e inferno fa solo confusione
In una recente intervista al QN, il biblista che è solito frequentare gli studi di Tv2000, ha negato i miracoli di Gesù e l'inferno, proponendo una inaccettabile re-interpretazione dei Vangeli. A lui risponde suor Rosalina Ravasio, fondatrice della Comunità Shalom: «Il demonio esiste e ha un luogo dove abitare... E meno male che Gesù ha vinto la morte»
Questa guerra è la sconfitta del realismo politico occidentale
Con l'invasione dell'Ucraina la Russia di Putin ha valicato un confine che la conduce verso la rottura totale con l'Occidente. Ma se in Occidente sopravvive un minimo di razionalità politica questa dovrebbe essere impiegata per uscire subito da una logica di contrapposizione frontale in favore della mediazione. Ecco perché...


Sfottò e videogame: è l'ora più buia. Ma del giornalismo
Inviati con l'elmetto mentre i civili fanno la spesa, tiggì che mandano in onda immagini di videogiochi di guerra e giornali che pubblicano foto di parate militari spacciandole per bombardamenti. E anche firme del giornalismo di sinistra come Lucia Annunziata e Antonio Di Bella che ironizzano con snobismo sulle ucraine «badanti e amanti». Intanto sui social sono gli ucraini a documentare la vera tragedia.
La fine dell'emergenza è un pesce d'aprile
Non sarà un freedom day il primo di aprile, ma la beffa finale: finisce l'emergenza, ma rimane il green pass. Così si certifica che la nostra libertà è condizionata da un potere che fa uso di crediti sociali. La pandemia era una scusa. Sentir dire da Draghi che quanto «succede in Ucraina riguarda il nostro vivere da liberi» rende il tutto decisamente grottesco.
Media di parte: gogna per Fontana, silenzio per Speranza
La Lombardia, investita dalla prima ondata di Covid-19, venne sottoposta anche ad un bombardamento mediatico. Il governatore Fontana fu accusato di forniture illegali e di conti neri. Ma la magistratura ha reputato infondate le accuse. L'indagine della procura di Bergamo sul ministro Speranza (sul piano pandemico) passa sotto silenzio.