Si illude chi spera nella pace preparando la guerra
In momenti di tensione si dice sempre che "se vuoi la pace, prepara la guerra". Ma è sbagliato, l'esperienza dimostra che chi prepara la guerra non ottiene mai la pace, al massimo una tregua. Si deve cambiare atteggiamento e preparare invece la pace. E per i cristiani il modello è quello spiegato dal metropolita Antonij di Suroz.


Green Pass, come siamo diventati dittatori di noi stessi
Il giornale britannico The Spectator, con un gustoso articolo a firma di Nicholas Farrell, smonta tutte le tesi (anzi: le “isterie”) del Green Pass. Da un punto di vista scientifico non ha senso. È solo un "esercizio di insensata tirannia" del governo Draghi. E la colpa non è solo del governo. Ma dello spirito filo-dittatoriale di noi italiani.
Canada, contro i camionisti sono manganelli antirazzisti
Scene di guerriglia urbana, ad Ottawa, capitale del Canada, per tutto il fine settimana: venerdì la polizia ha iniziato a sgomberare con la forza la protesta del Freedom Convoy. A tutti pare normale, ma normale non è. La reazione delle autorità è sproporzionata. La causa di tanta violenza è ideologica.
Il Liceo Righi e la scuola delle parole d’ordine
La scuola, come conferma il protocollo Bianchi-Speranza, continua a essere trattata quale discarica del politicamente corretto. E gli studenti indottrinati possono divenire carnefici. L’ennesima prova viene dal caso del Liceo Righi di Roma e della docente messa alla gogna per un rimprovero sarcastico verso un’alunna disinibita. Ma il pudore conta ed è segno distintivo dell’essere umano.
Bonus psicologo, trionfo dello statalismo
Lockdown, Dad, smart-working: cosa pensare di un governo che da una parte si pone l'obiettivo di provocare sofferenza psichica agli italiani, e dall'altra vuole anche curarli? Perdipiù con uno strumento che sarà controproducente per la salute dei malati e per la professionalità degli psicologi.
Così Tangentopoli ha secolarizzato giustizia e politica
Dato che il pool milanese non si è collocato sopra le parti e dalla parte della giustizia, ma ha usato la giustizia come strumento di parte, esso ha secolarizzato sia la giustizia che la politica. Nel trentennio successivo la politica è diventata uno spettacolo, il pool ha fatto la “sua” giustizia, ha fatto la “sua” politica, ha fatto il “suo” spettacolo … e così nuovi leader e nuovi partiti della seconda repubblica hanno fatto la “loro” giustizia, la “loro” politica e il “loro” spettacolo.
Tangentopoli, trent'anni dopo si devono contare i danni
Il 17 febbraio 1992 Mario Chiesa veniva arrestato e da quel momento, grazie soprattutto all’iperattivismo della Procura di Milano, iniziò la rottamazione della classe politica della cosiddetta Prima Repubblica. Fu l'illusione di una purificazione della politica. Fu invece l'inizio di un declino inesorabile della politica e delle istituzioni.
Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e gli attacchi della Bestia
La vicenda dei due papi pare descritta nel Libro dell'Apocalisse, nell'undicesimo capitolo dove Giovanni introduce i misteriosi due testimoni, grandi perturbatori del nuovo ordine secolarizzato. Benedetto XVI aveva previsto l'avvento di un credo anticristiano e invitava alla resistenza nella preghiera. Per questo Benedetto viene colpito.
Il trionfo della pornoteologia
Pornoteologia è una espressione di padre Cornelio Fabro per indicare una certa corrente progressista che ha ribaltato la teologia morale cattolica dopo il Concilio. È un cammino iniziato nei primi anni '70 e oggi quella teologia ha conquistato anche il Magistero. Così si comprendono meglio anche gli attacchi a Benedetto XVI.
Eppur si muove: la riforma della giustizia
La politicizzazione della magistratura è uno dei principali problemi della nostra democrazia. E nessuno è riuscito a riformarla. Forse adesso qualcosa si muove: il governo Draghi ha presentato la riforma, che andrà poi discussa in Parlamento (senza fiducia). È un primo tentativo di separare la magistratura dalla politica.
Dietro gli attacchi a Benedetto la lobby Lgbt
L'attacco a papa Benedetto XVI arriva sull'asse Roma-Germania nel momento di massima pressione per promuovere l'agenda Lgbt nella Chiesa, anche in vista del Sinodo. E sullo sfondo c'è la posizione contrapposta sullo scandalo degli abusi sessuali: a Benedetto non si perdona l'aver denunciato la crisi di fede che è alla base della corruzione morale. Il paradosso è che a cercare di incastrarlo sugli abusi sono proprio coloro che li favoriscono e li promuovono.


Caro papa Benedetto, noi siamo con te
Caro Papa Ratzinger, ti dichiaro il mio smarrimento e la mia indignazione di fronte a questi attacchi che ti stanno arrivando, facendoti passare per complice di abusi sessuali. È una sofferenza intima e spirituale la mia per quello che sta accadendo e voglio dirti tutto il mio grazie per come hai sempre guidato la Chiesa nella Verità e per come ci hai mostrato un Dio vicino a noi, Noi della comunità Shalom continueremo a pregare per te.