Una chiesa donata dalle donne pentite dell'aborto
Costruire una chiesa per chiedere perdono a Dio con un atto di riparazione pubblico per avere abortito. È quanto hanno deciso di fare in Georgia un gruppo di donne che hanno interrotto una o più gravidanze nell’arco della loro vita e di medici abortisti pentiti. La notizia è stata diffusa dal patriarcato della Georgia
Il dramma dietro i lustrini: ecco come vive un trans
Indagine del National center for transgender equality sul tenore di vita dei transessuali: molestie, tentativi di suicidio, Aids, disagio psicologico hanno percentuali altissime. Ma si cerca di nascondere il problema dando la colpa alla società. Invece il problema è sulla condotta di vita e sull'uomo.
I vescovi canadesi e la pastorale dell'eutanasia
L’Assemblea episcopale del Canada Atlantico ha pubblicato “Una riflessione pastorale sull’assistenza medica nel morire”. Utilizzando come grimaldello un'interepretazione personale di Amoria Laetitia si elencano i sacramenti da impartire stravolgendo il Catechismo: Confessione, Comunione e Unzione degli infermi. Ma è un bluff perché il Magistero condanna tutti gli atti eutanasici. E nessun atto di accompagnamento all'eutanasia potrà essere giustificato.
Il "family day" nel Malawi, per la famiglia e la vita
Col pretesto di liberarsi di "leggi coloniali", il Malawi vuole introdurre l'aborto e legalizzare l'omosessualità. Ma inizia la protesta pubblica organizzata dalla Conferenza Episcopale e dagli evangelici, la prima nel suo genere. In un paese, però, in cui la donna è ancora ostaggio di pratiche tribali violente, che la privano di ogni dignità.
Saronno, la sottile linea rossa verso l'eutanasia
Gli amanti killer di Saronno pianificano gli omicidi con un'idea confusa di eutanasia. Ma non c’è distinzione - come invece credono i due indagati e altri - tra eutanasia e omicidio, quasi che la prima sia buona e il secondo no. E' semplicemente un sottoinsieme del primo, una particolare fattispecie di omicidio.
La vita in un battito: stop aborto se si sente il cuore
In Ohio il parlamento repubblicano ha dato il via libera ad una legge che ferma il diritto di aborto non appena si sente il battito cardiaco fetale intorno alle VI-VIII settimana. Non è l'optimum, perché l'aborto resta legale, ma è il segno che la scienza può aiutare la ragione a fermare un omicidio.
Aborto, lo stop arriva anche dalla realtà virtuale
La realtà virtuale in campo medico sta facendo passi da gigante. Con le immagini in 3D la diagnostica embrionale sarà sempre più accurata e l'immagine del feto verrà valorizzata. Il progetto ha implicazioni etiche considerevoli perché potrebbe costituire un fortissimo deterrente all'aborto.
-LA VITA IN UN BATTITO di Andrea Zambrano
Viva dopo un aborto: la storia di Viola, l'altra "Jessen"
Questa immagine mostra due miracoli: quello di Gianna Jessen e quello di Viola, entrambe sopravvissute all'aborto. La piccola di appena tre anni sabato ha incontrato la statunitense, viva nonostante un aborto salino, in questi giorni in Italia per raccontare la sua storia di vita e perdono. La Nuova BQ intervista la madre di Viola: "E' la dimostrazione vivente che la vita non è in mano alla nostra volontà di distruggerla".
Eutanasia per chi non ha speranze. Ma non è malato
In Olanda un giornalista ha raccontato di come abbia accompagnato il fratello all'appuntamento con la "dolce morte". Definendo la giornata "bellissima". Ma Mark non era malato: era soltanto un tossicodipendente "senza via d'uscita", che dopo un litigio ha deciso di farla finita. E' stato accontentato.
Francia, ultima follia: intralcio all'aborto
La gauche francese al governo non si ferma e oggi sottoporrà all'assemblea parigina la proposta di legge di intralcio all'aborto. Chiunque, quindi anche le tante associazioni pro life che offrono supporto, prova a illustrare alla donna una via alternativa all'interruzione della gravidanza rischia fino a due anni di carcere e multe salatissime. Il presidente del vescovi francesi protesta con Hollande.
Il miracolo Gianna Jessen, sopravvissuta all'aborto
Gianna Jessen, una donna americana di 39 anni, non doveva nascere. La madre ha cercato di abortirla. Contro tutte le chance è sopravvissuta. E' stato un vero miracolo. Avevano detto che non avrebbe più camminato e invece ha corso la sua prima maratona nel 2005. A Como ha insegnato a donne e uomini di non dimenticare i loro ruoli.
Vietato parlare di utero in affitto al cinema
Provita acquista uno spazio a pagamento nei circuiti Uci, contro la pratica, illegale in Italia, dell'utero in affitto. Ma le presisoni di Gayburg inducono il colosso del grande schermo a ritirarlo. La dirigenza fa marcia indietro dopo la denuncia di Giovanardi. Allarme rientrato, ma c'è da scommetterci che non finirà qui.