Lapid cerca la pace in Giordania, Abbas in Francia
Il premier israeliano Yair Lapid è volato in Giordania per un incontro con il re Abdullah. Gli propone un'alleanza fra Israele e regni arabi sunniti, ma il monarca hashemita risponde che la priorità è una soluzione per la Palestina. Il cui presidente Abbas vola a Parigi per cercare appoggi dall'Ue, non dagli Usa.
Israele, sipario sugli immobili contesi. Cristiani preoccupati
La Corte Suprema ha confermato il passaggio all’organizzazione radicale ebraica Ateret Cohanim di tre prestigiosi immobili, situati a Gerusalemme, un tempo di proprietà del Patriarcato greco-ortodosso. Una sentenza a cui guardano con preoccupazione i capi delle Chiese di Gerusalemme, i quali temono che si voglia indebolire la presenza cristiana nella Città Santa.
Israele, come la tensione continua ad aumentare
Già aumentano violenze di piazza e attentati contro Israele. Ma il peggio deve arrivare. Domenica è la "festa delle bandiere" (celebra l'annessione di Gerusalemme Est) e Hamas si prepara a dar battaglia se la marcia dei militanti israeliani arrivasse troppo sotto la Spianata. Intanto l'Iran minaccia.
Medio Oriente e Ucraina, la comune radice della violenza
I movimenti islamici palestinesi usano il pretesto della libertà religiosa per scatenare la nuova ondata di attentati contro Israele. Tutta la causa palestinese, sin dall'origine, si fonda sul rifiuto dell'esistenza di uno Stato ebraico. E si nutre di falsi pretesti per rilanciare la lotta. Stessa radice dell'odio che ha portato la Russia a invadere l'Ucraina.
- HAMAS A MOSCA di Nicola Scopelliti
Tentativi di pace, dopo le violenze di fine Ramadan
La Spianata delle moschee, nell'ultimo venerdì di Ramadan, è tornata ad essere il luogo di scontro tra musulmani ed ebrei. «È fondamentale che i soldati israeliani depongano le armi e che i palestinesi interrompano le azioni terroristiche», dice mons. William H. Shomali, vicario del Patriarcato di Gerusalemme.
Impotenza e rabbia covano sotto la cenere in Terra Santa
A Gerusalemme e non solo si teme una nuova ondata di attentati. La paura domina nella società israeliana, mentre fra i palestinesi un senso di rabbia e impotenza, impotenza e rabbia, cova sotto la cenere. Entrambi i popoli rischiano di essere trascinati in un nuovo ciclo di violenza.
Israele, terrorismo islamico contro i nuovi accordi di pace
Attentati con coltelli e mitra contro i passanti e i poliziotti, a Beerrsheva, Hadera e Tel Aviv, i primi due rivendicati dall'Isis e il terzo da Hamas. Intanto, nel Negev, Israele e i Paesi del Patto di Abramo formano una nuova organizzazione, forse una futura "Nato del Medio Oriente".
L'Ue boicotta l'Expo di Dubai. Proprio come Hamas
L’Ue “invita le società internazionali che sponsorizzano Expo di Dubai a ritirare la loro sponsorizzazione e incoraggia gli Stati membri a non partecipare all’evento" recita la risoluzione del Parlamento europeo. Proprio come Hamas, che boicotta la prima esposizione nel mondo arabo a cui partecipa anche Israele. E gli Stati membri che dicono?
Protesta contro il Green Pass, in piazza in 80 città
Contro l'obbligo di Green Pass, gli italiani scendono spontaneamente in piazza in 80 città. Nessun partito o movimento ha organizzato una protesta, nata dal passaparola. Analoghe manifestazioni in Francia, Israele e Australia.
Israele il "governo del cambiamento" alla prova
Il nuovo governo israeliano, il primo senza Netanyahu da 12 anni, sta in piedi con un solo voto. Peggio ancora è sostenuto da forze politiche che fra loro non si capiscono neppure, arabi ed ebrei, religiosi e sinistra laica. Adesso sarà subito messo alla prova del conflitto con Gaza, che non è finito. E con una situazione mediorientale esplosiva.
Non illudiamoci, in Israele non inizia una nuova era
La fine di un’epoca? Non c’è dubbio che l’estromissione di Benjamin Netanyahu pone fine ai suoi dodici anni consecutivi di governo. Ma il collante che tiene assieme i partiti della nuova maggioranza, dagli arabi di Ra'am alla destra nazionalista di Yamina, sono quantomeno fragili. Il governo dovrà affrontare un momento molto difficile per Israele
Disarmare Hamas a Gaza è solo un miraggio
Dopo il breve conflitto di Gaza, Israele punta alla soluzione internazionale: un accordo che garantisca il disarmo di Hamas. Ma il partito armato islamico, come Hezbollah in Libano, è troppo radicato sul territorio per lasciarsi disarmare. L'Onu risulterebbe, anche a Gaza, impotente. L'unica opzione sarebbe la conquista di Gaza. Ma chi ne ha il coraggio?