"Bella ciao" e "Dio è morto". Per il 25 Aprile si può profanare una chiesa
Guccini, Scanzi e Paolo Hendel nel 25 aprile di Loro Ciuffenna. Si canta "Dio è morto" e "Bella ciao". Un comizio contro la destra e contro la Meloni condito da volgarità. Ma il "teatro" è la Pieve di Gropina concessa dalla diocesi al Comune piddino senza riguardi per il culto. Cronache di una "messa civile" chiamata 25 aprile che usa la libertà per calpestare il sacro sotto gli occhi del vescovo.
- Un 25 aprile milanese di odio e violenza di Stefano Magni
Un Duomo per sala congressi: triste e profana normalità
Sempre con la scusa del poveri, lo stile Sant'Egidio sbarca a Brescia dove la Cattedrale per un giorno è diventata sede di un congresso della Caritas. Il problema è che ormai non fa neanche più notizia. La profanazione dei luoghi di culto non è sciatteria, ma espressione di una nuova teologia che non riconosce il sacro come luogo dell'eterno. A farne le spese è sempre la fede.
Napoli liberata: torna al culto la chiesa profanata da concerti e mostre
È la chiesa più antica di Napoli e tornerà al culto dopo anni di profanazioni. San Giovanni Maggiore è stata usata per eventi e concerti, come quello di Patti Smith o la mostra su Van Gogh, coi preti in ostaggio, costretti a chiedere il permesso per dire Messa. Fino all'annuncio del congresso dei Radicali in basilica, poi spostato dopo la denuncia della Bussola e le proteste dei lettori, che hanno dato forza al parroco di pretendere dall'arcivescovo Sepe il ristabilimento del diritto. Il comodato con gli occupanti è stato risolto e ora la chiesa è stata "liberata".
Il raduno mondialista che profana la Basilica di Assisi
Nella città serafica si sta svolgendo la manifestazione «In_Contro», con l’immigrazionismo e l’ecologismo come ideologie dominanti. Promossa dal cardinal Ravasi, suo primo relatore è stato Jeffrey Sachs, noto per essere pro contraccezione e aborto. La lectio di Sachs si è tenuta in Basilica, che domani sarà teatro della proiezione di foto sull’Amazzonia. L’ennesimo oltraggio a Dio.
Napoli, il cardinale ripari alla vergogna
Non basta aver sventato la celebrazione del congresso del Partito Radicale in Basilica, c'è un sistema corrotto di gestione delle chiese che l'arcivescovo di Napoli, cardinale Sepe, sta favorendo. Ed è questo che deve finire. L'arcivescovo approfitti della festa di san Gennaro per fare un atto riparatore.
Radicali fuori dalla chiesa, resta la ferita del business
Vittoria della Bussola: niente basilica, i Radicali dovranno cercarsi una nuova sede per il congresso. Ma non c'è da esultare: al parroco che si opponeva alla profanazione è stato imposto il silenzio e rimandata la presa di possesso canonica della chiesa. Con la vicenda di San Giovanni Maggiore la Nuova BQ ha svelato un problema enorme: a Napoli, privati, società e fondazioni dispongono delle chiese per business e interessi personali, tenendo in "ostaggio" i fedeli. E questo il vescovo Sepe lo sa, ma invece di intervenire fa umiliare i giornalisti dai suoi uomini.
“Noi stiamo con don Salvatore. La chiesa torni a Dio”
«Esprimo il mio sostegno al sacerdote don Salvatore, chiedendo di annullare immediatamente il congresso dei Radicali». «Via i mercanti dal tempio!». «Non possono servire Dio e Mammona. Dovrebbero saperlo...». «Il Signore benedica don Salvatore, gli dia forza e la Madonna lo accompagni. Sia lodato Gesù Cristo!». Sono solo alcune delle moltissime lettere che i lettori ci hanno inviato per chiedere all'arcivescovo Sepe l'annullamento del congresso dei Radicali nella basilica di San Giovanni Maggiore e restituire la chiesa al culto di Dio
Ci penserà San Gennaro a fare giustizia
Il congresso dei Radicali nella basilica. Il proprietario, proprio al fine di dare anima e vita alla volontà di tanti benefattori e fedeli che hanno pregato e pagato per quella Basilica, ha il dovere morale e anche giuridico di risolvere il comodato d’uso.
Sepe non sfratta i Radicali dalla chiesa. Il don resiste
L'arcivescovo Sepe non annulla il Congresso dei Radicali nella basilica di San Giovanni a Napoli e chiede al parroco di sedersi al tavolo con la Fondazione che gestisce la chiesa. Ma don Salvatore non arretra: “Vado solo se la chiesa torna del tutto al culto. Basta profanazioni in basilica”. #salviamolechiese: scrivete alla Nuova BQ per sostenere il sacerdote.
- I LETTORI: "NOI STIAMO CON DON SALVATORE. LA CHIESA TORNI A DIO"
Napoli, l’ombra della Camorra sulla chiesa “in vetrina”
La chiesa di Santa Maria in Portosalvo è chiusa e usata come maxi cartellone pubblicitario. I ricavi vanno al restauro che però non finisce mai. Ora la concessionaria che ha siglato il contratto con la Chiesa di Napoli è sotto indagine della Procura Antimafia. Grande imbarazzo del delegato del vescovo, che su soldi e contratti si limita a rispondere: «Non so». Appello del comitato al vescovo: «Restituite al culto quella chiesa e sottraetela al business».
Eminenza, una prosciutto e funghi basta per l'Aldilà?
Ci presenteremo davanti a San Pietro con il tovagliolo al collo: “Ci siamo fatti una pizza, facci entrare”. Una prosciutto e funghi per l’Aldilà. Basterà? Lo chiediamo a sua eminenza il cardinale Sepe dopo l'indegno pranzo per i poveri a Napoli in Duomo. Che non è il tinello di casa e non è proprietà diretta di un vescovo che spaccia per Magistero quella che è una spacconata degna del miglior Mario Merola.
I poveri, una scusa teologica per la chiesa-sambodromo
Polemiche ad Ascoli per il veglionissmo di Capodanno in chiesa con immancabile trenino sulle note di disco samba. I fedeli protestano, ma il vescovo D'Ercole rivendica la scelta e bolla tutto come attacchi politici: “Siamo terremotati, l'abbiamo fatto per i poveri”. Il povero diventa una scusa teologica.
A tavola in chiesa per l'Epifania. Un fedele dice no
“Non mettete avanti i poveri. Anche Giuda metteva avanti i poveri per impossessarsi del profumo di Maddalena”. A Viterbo per l'Epifania la chiesa diventerà un ristorante. E un lettore non ci sta: “Una collocazione assolutamente impropria, inopportuna, offensiva e dannosa sotto tutti i punti di vista”.
-IL DOSSIER #SALVIAMOLECHIESE
Il banchetto è in chiesa, com'è retrò la Messa di Natale
Numeri da capogrio per il tradizionale pranzo di Natale di Sant'Egidio che ha attovagliato i poveri nelle chiese di molte città italiane. Confermando la cattiva teologia che desacralizza le chiese per trasformarle in mensa. E relegando la messa di Natale a evento superfluo o accessorio. Ma se non si mette al centro il Pane Vero, che carità sarà mai quella che si vuole offrire ai poveri?
Chiese dismesse, il problema è la fede che non c'è
Il Pontificio Consiglio per la cultura emana le linee guida sulle chiese dismesse dopo il convegno del mese scorso. Tutto come previsto: diventeranno musei o "centri sociali". Ma è frutto di una precisa teologia di una Chiesa che si fa mondo. E trascina con sè una fede che si fa etica sociale. Se il compito della Chiesa fosse invece evangelizzare, come è, le chiese dismesse dovrebbero destare interrogativi angoscianti.
Chiese a immigrati e poveri, tutto fuorché tornare al culto
Con il messaggio del Papa e un'intervista ad hoc di Ravasi è partito il convegno sulle chiese dismesse "Dio non abita più qui?". I generali hanno dato l’ordine del disarmo, senza nemmeno provare a cambiare strategia. Il destino è segnato: molte delle nostre chiese diventeranno musei, centri d’accoglienza, sale concertistiche, tutto purché non si tratti di pizzerie o magari di darle ad ordini religiosi o fraternità fiorenti di vocazioni, in grado di mantenerle come luoghi di culto e preghiera.
-#SALVIAMOLECHIESE: LA CAMPAGNA DELLA BUSSOLA
Duomo, nel "palinsesto" serale Il Volo canta per la banca
Dopo Giorgia, il Duomo di Milano apre le porte per un evento esclusivo e privato di una banca. Ad esibirsi, in un repertorio misto tra sacro e profano, Il Volo. Dunque la Cattedrale si può affittare per feste private? A tutti o solo a richiedenti speciali previa lauta donazione? Così il vescovo Delpini cede il luogo più sacro per i milanesi alle elite economiche e per scopi privati e non ecclesiali.
-#SALVIAMOLECHIESE: LA CAMPAGNA DELLA BUSSOLA
I lavori finti in chiesa, ma l'incasso pubblicitario è vero
L'annosa questione della chiesa di Santa Maria di Portosalvo: dopo anni di cantiere mai terminato, la facciata viene utilizzata come immenso cartellone pubblicitario che ha già fruttato alla Curia di Napoli più di 3 milioni di euro. Che evidentemente non sono andati per i lavori di restauro.
-#SALVIAMOLECHIESE: LA CAMPAGNA DELLA BUSSOLA
Dalla banca alla pubblicità, c'è una chiesa per ogni voglia
Sede di mostre e spettacoli tra i più ambigui. Ma anche molto di più secondo le voglie, i capricci o le mode del momento. A Roma apre il convegno sulle chiese dismesse e un'intervista ad hoc di Ravasi segna il via libera agli usi più cool, salvo interrogarsi sul perché di queste chiusure.
-I GENERALI IN DISARMO di Luisella Scrosati
Intanto altri due casi di profanazioni gettano una luce inquietante sul futuro della nostre chiese. A Napoli S. Maria di Portosalvo è in restauro da anni tanto che i lavori sembrano "fantasma", ma i soldi ricavati dalla pubblcità sulla facciata sono veri: più di 3 milioni, però non sono stati usati per comlpletare i restauri.
-LAVORI "FINTI", DAGLI SPOT SOLDI VERI di Elena di Lorenzo
A Milano invece il Duomo viene "affittato" per una notte a una banca per il concerto tra il sacro e il profano del trio Il Volo. E' una concessione per feste private della Cattedrale che segna un precedente inquietante, al di là delle eventuali buone intenzioni: il vescovo di Milano cede il luogo più sacro per i milanesi alle elite economiche e per scopi privati e non ecclesiali.
-DUOMO, NEL PALINSESTO SERALE "IL VOLO" PER LA BANCA di Andrea Zambrano
La coop? Nella chiesa.Vescovi ormai liquidatori fallimentari
A Napoli ancora polemiche sull'uso delle chiese dismesse: spunta una foto di una donna nuda in una "performance". E L'arcivescovo Sepe che fa? "Diamo le chiese chiuse alle cooperative di giovani". Le ragioni di una ritirata che sembra un concordato fallimentare: un convegno in Vaticano si occuperà delle chiese chiuse al culto e illustrerà le linee guida per ospitare mostre o spettacoli. Insomma: tutto fuorché tornare a dirvi messa. I vescovi ormai si comportano da liquidatori di tribunale per i quali l'unico obiettivo è vendere e chiudere col passato.
Il sacro non abita più qui, i fedeli rivogliono le chiese
Il caso della festa di Halloween nella chiesa di San Gennaro a Napoli è solo la punta dell'iceberg di un fenomeno drammatico, quello delle chiese chiuse al culto e affidate a fondazioni per spettacoli e mostre. A Napoli sono oltre 200 le chiese che non vengono più utilizzate per la messa, ma depredate e sfruttate a scopo di lucro tanto da rasentare la simonia. Un comitato di fedeli chiede da tempo al vescovo di invertire la rotta, invano. Intanto il catalogo segnala chiese utilizzate come garage, pizzerie, sale da ricevimento e persino palestre. Il viaggio della Nuova BQ nel capoluogo campano.
Vescovo canterino e prete dj: "famolo strano" in chiesa
Un vescovo canta musica pop in chiesa perché fa più strano. E un prete ex dj a fine messa organizza con le Iene un balletto. Il solito modo scoraggiante di utilizzare le chiese ridicolizzando il sacro. Anche perché se si vuol fare davvero qualcosa di strano oggi bisognerebbe cantare un Kyrie.
Niente più preti e chiese chiuse, sogno di un parroco progressista
A Bagni di Lucca hanno chiuso le chiese per mancanza di preti e tutta la diocesi di Lucca è in difficoltà. Ma per un sacerdote progressista, si tratta di un cambiamento positivo. Perché "si può pregare assieme anche senza preti". Ed esorta a leggere i segni dei tempi.
Chiese dormitorio, tentazione "business" per Sant'Egidio
Sant'Egidio festeggia i 50 anni di attività, ma al di là dei meriti caritativi restano le riserve su come utilizzi le chiese per scopi profani con la scusa dei poveri. Prima i pranzi, ora, complice l'emergenza freddo, trasforma una chiesa in dormitorio e chiede i fondi al Comune di Roma. Un abuso che potrebbe diffondere un incontrollato business dell'accoglienza utilizzando le chiese, che invece sono "porzioni di terra santa".
La neo-Chiesa di Rahner e la resa al mondo
Alla base della crisi attuale della Chiesa sta la svolta di Karl Rahner, il teologo gesuita che ha influito notevolmente sulla teologia contemporanea introducendo concetti filosofici incompatibili con la teologia cattolica. Così si spiega il primato della pastorale sulla dottrina, la mutabilità del dogma e così via.
«Pranzi in chiesa? Sono una ferita del senso religioso»
«Viviamo nell'era dell'espulsione del sacro, che è lo spazio che collega Cielo e terra. Una volta la chiesa rappresentava questa terra "altra", separata, dove l'attenzione e l'ascolto erano al centro di tutto. Oggi regna la confusione, prioprio come nel mondo». Parola di Michael J. Zielinski, abate del monastero di Lendinara (RO).
"Chiese proibite per usi profani". Firmato: un vescovo
A Valencia il cardinale Arcivescovo scrive un atto rivolto a fedeli e sacerdoti nel quale proibisce l'utilizzo delle chiese per scopi profani. E raccomanda la comunione in ginocchio e in bocca. "La secolarizzazione interna alla Chiesa è la più grave di tutte".
Profanazioni di chiese e intimidazioni alla Bussola
Bombing su Facebook e una pagina anti-Bussola sul quotidiano L’Arena di Verona: gli ultras di don Paolo Pasetto sono passati al contrattacco per contestare l'articolo in cui si stigmatizzava il veglione di San Silvestro fatto in chiesa, con tanto di numeri clown del prete.
«Basta pranzi in chiesa: serve il coraggio del sacro»
Dopo l'ultimo caso di profanazione, la Nuova BQ intervista per la campagna #salviamolechiese il teologo e liturgista don Nicola Bux: «Dietro la prassi di consumare i pasti in chiesa c'è una teologia della secolarizzazione in cui si ritiene che all'Eucaristia si possa accedere comunque a prescindere dalla conversione: è la dottrina della giustificazione luterana. Invece se si ama il povero, bisogna avere il coraggio del sacro per aiutare l’uomo ad andare all’eterno, cosa che si perde asservendo le chiese ad usi profani».
Sbando ecclesiale: chiesa-circo e parroco-pagliaccio
#salviamolechiese, ma anche i parroci. In provincia di Verona il veglionissimo di San Silvestro si svolge in chiesa e il parroco vestito da clown fa lo spettacolo (VIDEO). Effetti di una deriva che ferisce la fede dei fedeli, della cui sofferenza nessuno si interroga.
Pranzi in chiesa, c'è un popolo che dice no
Nuovo pranzo in una chiesa della Diocesi di Bologna dopo quello di San Petronio. Con la presenza benedicente dell'Arcivescovo Zuppi. E il giudizio contrario e scandalizzato di molti fedeli. Dei quali carità vuole che si tenga conto. Lo insegna San Paolo.
Pizzeria "la Cattedrale", inutile e plateale sceneggiata
Clochard e senza tetto mangiano in chiesa. Non esistono saloni appositi a Napoli? Sì, ecco perché allestire la cattedrale come refettorio con tanto di arcivescovo in grembiule e zucchetto è un inutile quanto plateale sceneggiata.
Questa sera si recita (e si canta) in chiesa
#salviamolechiese, un'altra ondata di segnalazioni alla Nuova BQ. In Cattedrale cantano i vecchi successi Antonella Ruggiero e Massimo Ranieri, in chiesa appare persino l'equilibrista e i camaldolesi ospitano una piece teatrale. La scusa è sempre la solita: uno show che, vagamente, deve ricordare il Natale o la Passione. Così la chiesa diventa un luogo soltanto umano e perde la sua metafisicità.
In chiesa si mangia e si beve (con la scusa dei poveri)
Sempre più vescovi zelanti con la scusa dei poveri apparecchiano le chiese per pranzi di fraternità. Un gesto solo simbolico perché i poveri hanno già di che mangiare, ma che rischia di perpetrare le profanazioni dei luoghi di culto. I casi Ferrara e Rimini.
Il cervo, l'indù e l'arancino: il folklore che umilia le chiese
La campagna della Nuova BQ #salviamolechiese. A Budapest balla il gesuita indiano, a Cefalù si gozzoviglia nella chiesa di S.Lucia e a Tarvisio ai piedi dell'altare c'è il cervo. Ma ci sono vescovi che si oppongono e riparano i sacrilegi. Il monito di Sarah sui pericoli dell'inculturazione.
La cattiva teologia che ha desacralizzato le chiese
Se si trattasse di sciatteria potrebbero esserci attenuanti, ma le nuove forme di okkupazione delle chiese con eventi profani e di cattivo gusto hanno radici teologiche lontane. Che affondano, guarda un po', in Karl Rahner e nel suo tentativo di togliere il sacro perché ormai il mediatore tra Dio e l'uomo è il mondo. Invece la chiesa, per la presenza del Santissimo Sacramento dell’altare, è un luogo “metafisico” e non più solo storico.
-IL SUINO ARRIVA IN CATTEDRALE: LE SEGNALAZIONI DEI LETTORI di Andrea Zambrano
Il maialino arrosto in chiesa e le segnalazioni dei lettori
Continua la campagna della Nuova BQ #salviamolechiese. Mostre, balletti da stadio e persino un maialino cotto in cattedrale. Continuate a segnalarci abusi e utilizzi impropri del tempio di Dio a redazione@lanuovabq.it
#salviamolechiese dai balletti delle vanità
La campagna della Nuova BQ #salviamolechiese. E' sempre più presente la moda di usare le chiese per coreografie di dubbio gusto. Buona fede a parte, una mancanza di rispetto per il culto che vi si celebra e un narcisismo all'insegna del kitch che fa perdere il sacro.
#salviamolechiese, porzioni di "terra santa"
L’appello lanciato dalla Nuova BQ per salvare le chiese cattoliche da tutto ciò che di brutto, profano, addirittura blasfemo, le deturpa, è una delle azioni di maggior valore ‘teologico’ promosse negli ultimi anni. Come ha detto recentemente il Papa la messa è davvero la ripresentazione sacramentale del Calvario. E' vero allora che la messa è tutto per la nostra vita. E il luogo fisico in cui si celebra la messa è una porzione di ‘terra santa’ in ogni nostro quartiere o paese. Proteggere le chiese significa difendere e mettere di nuovo in piena luce la grandezza del mistero che in esse si realizza
#salviamolechiese anche dalle paraliturgie omoeretiche
Una veglia di preghiera non è una partita di tennis, ma quanto successo a Vienna era piuttosto un happening che non ha nulla a che vedere con il culto a Dio. E' diventata una provocazione in salsa omoeretica. Anche per queste paraliturgie possiamo invocare il nostro hastag #salviamolechiese.
In San Domenico sfilano modelle. #Salviamolechiese
Con la sfilata di moda nella chiesa di San Domenico ad Alba, il catalogo delle profanazioni tocca uno dei punti più bassi. I fedeli hanno il diritto di non vedere calpestato il tempio di Dio. La Nuova BQ lancia la campagna #SALVIAMOLECHIESE. Segnalateci i casi che conoscete per mettere fine a un lassismo clericale che danneggia la fede dei semplici e umilia il Padrone di casa.
Electric church, l'ipocrisia della techno in chiesa
L'utilizzo sacrilego delle chiese non ha confini. In Austria c'è persino la rassegna Electric church con performance di musica techno nelle principali cattedrali. Una profanazione ipocrita, che alcuni preti hanno il coraggio di chiamare esperienza mistica.
Il tennis in chiesa. Dicono che è arte
Il catalogo delle chiese profanate per altri usi si arricchisce di un'iniziativa surreale e provocatoria: il pavimento della chiesa di San Paolo converso a Milano trasformato in campo da tennis. Per scopi artistici, ma solo di facciata perché dietro c'è il solito retaggio anticristiano che la religione ormai è un ferro vecchio.
Una mucca crocefissa in chiesa. E dicono che è "arte"
In una chiesa cattolica del Belgio è stata esposta l'installazione di arte concettuale dal titolo “La vacca sacra”. Una mucca crocefissa. Secondo l'autore è una protesta contro il consumismo. Il vescovo tace e solo una quindicina protesta e prega.
Renzi in chiesa, choc. Ma la profanazione era già iniziata
Inutile scandalizzarsi per il comizio di Renzi a Paestum in chiesa. Concederla per una Borsa del turismo, sacrificando le messe e sfrattando il Padrone di casa, è già una profanazione. Il lungo e triste catalogo delle chiese usate ormai per tutto. Ogni tanto anche per il culto.
Femministe e attivisti Lgbt profanano le Chiese
Una cattedrale argentina oltraggiata dalle abortiste. Alcune chiese in Australia imbrattate con scritte minacciose a causa del referendum sul cosiddetto matrimonio fra persone dello stesso sesso. Ma le gerarchie ecclesiastiche indietreggiano non capendo chi è il nemico.
Sacrilegio Lgbt: chiesa violata diventa set per i diritti trans
Un transessuale lancia un calendario per i "diritti Lgbt" e sceglie una chiesa pugliese come set per la provocante foto del "matrimonio". Succede ad Acquaviva delle Fonti. Il parroco, contattato dalla Nuova BQ, dice di non saperne nulla e minaccia azioni legali. Il triste catalogo delle chiese abusate, dall'uso inopportuno alla profanazione, segno che è più che mai urgente intervenire per ristabilire il perduto diritto al sacro nelle chiese.
-IL REGISTA CONTRO L'UTERO IN AFFITTO. UN NEMICO DEL POPOLO di Marco Guerra
Pranzo in San Petronio, è solo la punta dell'iceberg
Non solo pranzi, in Catalogna in una chiesa si celebra una liturgia che accompagna lo spoglio delle schede. Ma il fenomeno della chiesa-sala polivalente è molto diffuso. Con grave danno per i fedeli.
Pranzo in Basilica, i buchi di Tornielli
Giustificare il pranzo in San Petronio citando tre Padri della Chiesa dà l'idea del processo di paganizzazione in atto, con il ripescaggio di episodi dell’antichità per ripristinare usi che la tradizione della Chiesa ha respinto.
Pranzo in Basilica, si chiama profanazione
Domani nel programma della visita del Papa a Bologna è previsto il pranzo in san Petronio con i "poveri". Non è una novità, ma in questo modo si distrugge il confine tra sacro e profano, con conseguenze inimmaginabili...