Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Giovanni XXIII a cura di Ermes Dovico
BELGIO

Una mucca crocefissa in chiesa. E dicono che è "arte"

In una chiesa cattolica del Belgio è stata esposta l'installazione di arte concettuale dal titolo “La vacca sacra”. Una mucca crocefissa. Secondo l'autore è una protesta contro il consumismo. Il vescovo tace e solo una quindicina protesta e prega.

Libertà religiosa 21_11_2017
L'installazione nella chiesa di Looz

Dal Belgio veramente le sorprese non hanno fine, e normalmente non sono sorprese gradevoli. Almeno per chi ha amore e rispetto per la Chiesa cattolica. L’ultima notizia che ci è stata data da amici belgi, giustamente, a nostro parere, stupefatti e indignati è questa. Nella chiesa cattolica – non sconsacrata – di Kuttekoven, a Looz (nella diocesi di Limburg) è stata installata un’opera d’arte dell’artista Tom Kerck, dal titolo “La vacca sacra”. Su un grande crocifisso è appesa una mucca; intorno a lei un lago di latte.

Nel pomeriggio di domenica scorsa una quindicina di cristiani cattolici, in seguito a un tam tam avvenuto sui social media, si sono radunati nella chiesa, armati di rosario, per riparare a quella che evidentemente è, al minimo una mancanza di buon gusto clamorosa. Venivano da diverse parti delle Fiandre, e l’azione è stata organizzata dal l’ASB Katholiek Forum.

La chiesa di Kuttekoven è in pessimo stato, come si può vedere dall’immagine, e non viene usata normalmente per scopi liturgici. Ma comunque non è stata ancora sconsacrata; e anche se la sorte di molte chiese in Belgio è soggetta a cambi di destinazione d’uso impressionanti, da supermercato a palestra, il fatto che l’edificio religioso abbia ancora il suo carattere sacro ha esacerbato i sentimenti dei fedeli. Secondo il Katholiek Forum, si tratta di “un’immagine satanica, e di un insulto disgustoso a Dio e al cattolicesimo”.

Il gruppo che si è ritrovato a pregare era munito di rosari, di una croce, e di un cartello, diretto all’autore dell’opera e al vescovo, mons. Patrick Hoogmartens, che riportava questa scritta: “Fermate la blasfemia e l’arte degenerata. Pregate per la riabilitazione”. “Siamo delusi da Patrick Hoohmartens – ha dichiarato Dries Goethals, direttore del Katholiek Forum. “Non ha fatto niente contro questa sedicente opera d’arte perché vuole evitare il conflitto. È terrorizzato dai media. Per questo noi siamo venuti a pregare qui, perché il cattolicesimo è disonorato”. L’autore dell’opera era presente, e ha detto al gruppetto: “Sono contento che voi siate venuti, ciascuno ha il diritto ad avere la sua opinione”. Secondo lui l’opera non vuole essere un insulto al cattolicesimo, ma fa riferimento allo spreco che avviene nella nostra società.  Sarà, ma ancora una volta, come in altri, troppi, episodi, è sempre la religione cristiana che offre spunti e materiale per le provocazioni. Stranamente altre fedi, forse oggetto di fede da persone più suscettibili e, pronte a dimostrare la loro suscettibilità non solo a parole, non ispirano nello stesso modo gli artisti. Misteri della creazione artistica. Il Katholiek forum conta qualche decina di membri, di cui una cinquantina nelle Fiandre, e gli altri in Olanda.