Cina, l'incubo di Orwell è già realtà a Pechino
Lo scrittore George Orwell, in 1984, aveva immaginato un regime totalitario capace di controllare tutti i suoi cittadini. La Cina ha realizzato questo incubo, con il programma Skynet. Ogni angolo di Pechino è controllato da telecamere. E il regime vuole estendere il sistema a tutte le grandi città.
L'obiettivo dell'Intifada: la conquista di Gerusalemme
Riguardo al dilagare della terza Intifada, solo chi non è stato da quelle parti può meravigliarsi della nuova rivolta. Tutta Gerusalemme è rivendicata dagli islamici da quando il califfo Omar la prese nell’VIII secolo. Al Quds, “la santa”, è il terzo, per importanza, luogo sacro islamico dopo La Mecca e Medina.
Terza Intifada, una lotta fra due popoli senza speranza
Alla fine, a furia di invocarla, la Terza Intifada in Israele è scoppiata per davvero. Ed è più estesa di quanto non sembri. Non c'è angolo di Medio Oriente che non sia coivolto dalle violenze. La comunità internazionale è sostanzialmente disinteressata al problema. E il conflitto riguarda due interi popoli, che si sentono privati del loro futuro.
ANKARA, IPOTESI DI UNA STRAGE di S. Magni
Ankara, ipotesi su un massacro di curdi
E’ strage ad Ankara: due bombe esplose nel mezzo di una manifestazione pacifista nella capitale turca hanno provocato la morte di 86 persone e il ferimento di altre 200, di cui una trentina versano in gravi condizioni. Gli attentatori volevano colpire i curdi. La prima bomba è esplosa nel troncone del corteo del partito Hdp. E mancano tre settimane al voto.
Siria: Russia e Occidente ai ferri corti
Con una dimostrazione di forza senza precedenti, i russi hanno iniziato a colpire obiettivi in Siria anche con missili lanciati dalla flotta nel Mar Caspio. E' un modo per rafforzare la loro coalizione: Iran, Iraq e governo di Damasco. La reazione stizzita delle diplomazie occidentali rivela il maggiore interesse a eliminare Assad piuttosto che l'ISIS.
Filippine, non c'è pace nella terra dei Moro
L'ex missionario del Pime Rolando Del Torchio è stato rapito da jihadisti o ai fini di un'estorsione? Probabilmente entrambe le cose, perché nella Mindanao musulmana i gruppi armati si finanziano con i sequestri. E' comunque la dimostrazione che l'accordo di pace del 2014 resta solo sulla carta.
Siria, l'illusione della vittoria risolutiva
I raid aerei sono solo propaganda, se si vuole davvero sconfiggere lo Stato islamico ci vogliono le truppe di terra. Lo continua a ripetere il patriarca caldeo Raphael Sako. E' una considerazione che vale anche per la Russia, oltre che per la Coalizione. I raid russi possono aprire la via all'offensiva di Assad. Ma credere in una vittoria di Damasco è un'illusione. La pace in Siria passa attraverso la sua divisione.
Israele, verso una terza Intifadah
Israele rischia una terza Intifadah, una terza guerra interna con i palestinesi, dopo quelle del 1987 e del 2000. La causa, come nel 2000, è sempre la Spianata delle Moschee, che per gli ebrei è il Monte del Tempio. Fra gli islamici palestinesi si è diffusa la voce e il sospetto che gli ebrei volessero accedere alla Spianata e ne precludessero l'accesso ai musulmani. Di qui è nata una nuova ondata di violenze tuttora in corso.
Obama alle corde dopo la strage dell'ospedale
Barack Obama aveva appena pronunciato parole dure per criticare i raid aerei russi sui jihadisti in Siria definiti «un disastro» che «rischia di provocare un’escalation militare in Siria», quando è giunta la notizia da Kunduz City. I caccia Usa hanno distrutto un ospedale provocando almeno 22 morti e decine di feriti.
Crisi libica, l'emarginazione politica dell'Italia
L'Italia continua ad essere assente dalla soluzione alla lunga crisi libica. Non siamo stati invitati al vertice di Parigi. E l'Onu, dopo il mediatore Leon, nomina un diplomatico tedesco, rappresentante di una nazione che ha meno contatti e interessi in loco rispetto a noi. Mancano i candidati, è un'esclusione voluta? O qualcuno, anche da noi, ha interesse a non risolvere la crisi?
Siria, bombardamenti russi e ambigue proteste Nato
I russi hanno iniziato a bombardare aree della Siria in cui l'Isis è assente, colpendo però altri gruppi jihadisti, fra cui Al Nusrah (qaedisti). La Nato protesta, a partire dal segretario della Difesa degli Usa Ashton Carter. Protestano per difendere chi? Al Qaeda in Siria?
Senza la Nato l'Afghanistan può crollare
I Talebani prendono Kunduz e infliggono una pesante umiliazione all'esercito regolare afghano. La caduta della città nel Nord dell'Afghanistan è paragonabile alla presa di Mosul, in Iraq, da parte dell'Isis: è un chiaro sintomo che, quando sarà completato il ritiro della Nato, esercito e istituzioni afghane cascheranno a pezzi. Si riapre il dibattito sull'intervento.