L'esportazione della jihad dalla Siria alla Svezia
Un cristiano assiro viene minacciato dal Califfato, il suo locale è marcato con la N di Nazareno. Non succede a Mosul, ma a Göteborg, Svezia. Fra chi chiede asilo politico, i persecutori si mischiano ai perseguitati e la burocrazia locale non li distingue. Anzi li privilegia e dà fondi pubblici ai predicatori di odio.
Donald Trump, un conservatore solo di nome
Mentre Hillary Clinton sia avvia alla candidatura democratica per la Casa Bianca, in casa repubblicana Donald Trump continua a far da mattatore. Le primarie non sono ancora cominciate e "The Donald" domina nei sondaggi. Eppure non è affatto un conservatore, nemmeno sui principi non negoziabili.
Terza Intifada, l'escalation jihadista
Mentre continuano gli agguati all’arma bianca, si registrano altri attacchi a un luogo sacro quale la Tomba di Giuseppe e si aggiungono gli appelli dei gruppi più estremisti della jihad internazionale, fra cui l’Isis. E a Gerusalemme torna il muro, dopo mezzo secolo, anche se “temporaneo”.
Così Obama prepara una nuova Saigon
Dopo aver promesso il ritiro completo delle forze statunitensi dall'Afghanistan, la decisione di Obama di mantenere un contingente fino a oltre il 2017 riconosce una sconfitta e ne prepara un'altra. E l'Italia gli va dietro, sebbene questa missione sia lontana dai nostri interessi nazionali.
Preservativi e lubrificanti sessuali anche ai bambini, olè
In Spagna negli zaini dei bambini insieme alle merendine qualcuno ci ha messo anche dei lubrificanti anali e vaginali. L'iniziativa è della giunta comunale che governa una città importante come Siviglia. Lo scopo? «Garantire che ogni persona sia in grado di stabilire relazioni di amore e affettive di qualità».
Cina e Hong Kong, due sistemi nello stesso paese
Hong Kong, è polemica per il ritardo con cui sono stati incriminati sette poliziotti, accusati del pestaggio di un attivista un anno fa. Polemica anche per l'incriminazione dell'attivista stesso. Ma intanto, nella Cina Popolare, la polizia compie arresti arbitrari e silenzia ogni opposizione.
Siria, l'intervento russo svela la confusione americana
Il pesante intervento armato russo in Siria ha ottenuto un primo risultato di mettere a nudo la debolezza della politica statunitense. In due settimane, i russi hanno condotto più raid aerei della Coalizione a guida Usa, che sta intervenendo da 14 mesi. Anche le reazioni scomposte di Washington dimostrano una grande carenza di strategia dell'amministrazione americana.
Aereo abbattuto in Ucraina, il mistero non risolto
La commissione di inchiesta olandese sull'abbattimento del volo Mh17 sui cieli dell'Ucraina ha concluso solo che sia stato colpito da un missile Buk. Su chi lo abbia lanciato, invece, le nebbie del mistero restano fitte. Su una cosa Kiev è responsabile: non aver chiuso lo spazio aereo.
Israele si incendia, ma i riflettori si spengono
La Terza Intifada scoppiata a Gerusalemme è la prima che avviene a riflettori praticamente spenti. Poca attenzione mediatica, scarsa attività della diplomazia, nessuna dichiarazione dalla Casa Bianca. Il Medio Oriente è impegnato in ben altre crisi e quella fra Israele e Palestina interessa a pochi. Se non all'Isis...
Curdi, un popolo diviso artificialmente da confini "naturali"
Chi sono i curdi? Tornati di nuovo alla ribalta a seguito del recente cruento attentato di Ankara, i curdi, nazione indo-iranica spartita fra quattro diversi Stati, sono la più numerosa fra le vittime più recenti della della dottrina dei cosiddetti “confini naturali”. Dottrina del XVII Secolo, in base alla quale sono fiumi e valli (e non i confini di un popolo) a determinare le frontiere.
I musulmani più influenti? Sono fondamentalisti
Di recente è stata pubblicata l’edizione 2015 de The Muslim 500: The World's 500 Most Influential Muslims, un volume annuale che dal 2009 rende noti i risultati di un voto aperto al pubblico per stabilire chi siano i musulmani più influenti al mondo. Nei primi posti, tutti i lerader più intransigenti e fondamentalisti.
Dopo la strage, clima di sospetto e terrore in Turchia
L’attentato ad Ankara è il più grave della storia recente turca. Secondo il governo ha provocato 95 vittime. Secondo il partito Hdp, curdo, i morti sono 128. Già la differenza così ampia fra le stime delle vittime è rivelatrice di un clima di guerra civile. Il governo punta il dito sull'Isis. I curdi non ci credono.