Licenziato il mediatore Onu bravissimo negli affari (suoi)
Una figuraccia senza precedenti che travolge con un’ondata di guano non solo il suo protagonista, l’inviato speciale dell’Onu in Libia Bernardino Leon, ma anche l’intera Organizzazione delle Nazioni Unite. Sul caso Libia Leon ha lavorato sporco, schierato con una delle due parti in causa per denaro: 50mila euro al mese.
Perde la sinistra, ma la destra vince solo a metà
Dopo le elezioni per il Sabor, il Parlamento monocamerale della Croazia, il Paese si è risvegliato spaccato in due e con il concreto rischio dell’ingovernabilità. La sinistra con l’Sdp perde, ma i conservatori dell’Hdz non convincono. La sorpresa è invece la lista indipendente chiamata Most, ago della bilancia.
Myanmar al voto, la speranza di Aung San Suu Kyi
Per la prima volta dal 1990, nel Myanmar (ex Birmania) si sono tenute le prime elezioni libere e aperte. Secondo i primi dati, la maggioranza assoluta dei birmani ha votato per il partito di Aung San Suu Kyi, libera da soli quattro anni dopo quindici passati agli arresti domiciliari.
Paul Ryan il cattolico che piace ai Tea Party
Il nuovo presidente della Camera federale degli Stati Uniti è Paul Ryan, ex candidato alla vicepresidenza nel 2012. E' cattolico, come il suo predecessore John Boehner. Ma contrariamente a lui, piace al movimento Tea Party per la sua provata fede anti-establishment.
Lo storico incontro fra i due volti della Cina
Per la prima volta dalla vittoria di Mao nel 1949, i presidenti di Cina e Taiwan si incontrano faccia a faccia, a Singapore. I due capi di Stato non possono combinare molto, poiché i loro paesi non si riconoscono diplomaticamente. Ma l'opposizione taiwanese teme la svendita della libertà al regime totalitario di Pechino.
Se tre milioni di immigrati vi sembran pochi...
La Commissione Europea, con l'aiuto dei dati forniti da Acnur, ha rivisto le stime sui flussi migratori. Nei prossimi due anni potrebbero arrivare 3 milioni di immigrati e richiedenti asilo, soprattutto attraverso il Mediterraneo. Una massa che comporterebbe costi di accoglienza più alti rispetto ai benefici sul Pil continentale. E quindi si rimette mano alle regole sull'accoglienza.
IL LIBRO: MIGRAZIONI, EMERGENZA DEL XXI SECOLO
Libia, l'ennesimo ricatto all'Italia e all'Europa
Il governo libico di Tobruk denuncia violazioni italiane delle sue acque territoriali, che non esistono. E probabilmente è un modo per fare pressioni su Roma, affinché rompa le relazioni con il governo di Tripoli. Intanto il governo islamista di Tripoli minaccia l'Italia: o arriva il riconoscimento, oppure inonderà l'Ue (cioè la nostra costa) di profughi.
Nonostante i russi, l'Isis avanza su Sadad
Nonostante i raid russi, nonostante la contoffensiva di Assad, l'Isis ha aperto un altro fronte a Sud e avanza su Sadad, una città nominata nella Bibbia e una delle prime a convertirsi al cristianesimo. Per gli jihadisti è un obiettivo simbolicamente e strategicamente importante, non lontano da Damasco e Homs. E la comunità cristiana locale, rischia di subire un altro massacro.
Chalabi, l'uomo che provò a liberare l'Iraq e lo distrusse
E' morto Ahmad Chalabi, il personaggio che più di ogni altro ha determinato il destino dell'Iraq contemporaneo. Fu determinante nella decisione dell'intervento americano contro Saddam Hussein nel 2003. Pur non essendo mai arrivato al potere, è prevalsa la sua visione di democrazia sciita. Che è alla base dell'attuale disintegrazione dell'Iraq.
Disastro aereo russo, si fa strada l'ipotesi della bomba
Non è ancora conosciuta la causa della distruzione di un volo charter russo sui cieli del Sinai, Egitto. Fra le varie ipotesi, quella dell'attentato, condotto con una bomba a bordo dell'aereo, appare finora la più credibile. Meno probabili le tesi dell'incidente ancor meno quelle che parlano di un missile terra-aria. Il mandante sospetto è l'Isis.
Quei rais africani messi sul trono per volere di Dio
Verso la fine del secolo scorso molti Stati africani accettano di adottare Costituzioni che ridimensionano il potere presidenziale e istituiscono regole democratiche di governo. Sembrava la fine dell’epoca delle dittature e dei regimi personali. Sembrava, ma fatti recenti dicono che non è così.
Quale Turchia bussa alle porte dell'Europa
L'Akp, il partito islamico del presidente Erdogan, vince le elezioni. Adesso ha un mandato popolare chiaro che potrà sfruttare per rilanciare il negoziato per l'accesso all'Ue. Ma la tensione nel paese è simile a quella di una guerra civile. E l'idea stessa della Turchia in Europa continua ad essere difficilmente concepibile, da tutti i punti di vista. Anche sul piano culturale, come sottolineava Benedetto XVI, potrebbe essere una perdita per entrambe le parti.