Il Piano Marshall per l'Africa è fallito, ma l'Ue lo ripropone
Mai formula è stata ripetuta più volte del "Piano Marshall per l'Africa". Non è mancato neppure questa volta quale proposta principale nel vertice euro-africano di Abidjan. Eppure tanti altri "piani Marshall" per il continente nero sono stati tentati e sono inevitabilmente finiti in corruzione e sottosviluppo. Perché perseverare nell'errore?
Myanmar, non solo Rohingya. Le altre vittime dimenticate
"Il futuro del Myanmar dev’essere la pace, una pace fondata sul rispetto della dignità e dei diritti di ogni membro della società, sul rispetto di ogni gruppo etnico", dichiara il Papa in visita al paese asiatico. E tutti pensano che alluda ai musulmani Rohingya. Ma anche nel Kachin cristiano sono in corso atrocità di cui pochissimi si accorgono.
- IL PAPA: «SONO VENUTO A PREGARE CON I CATTOLICI»
Mercenari contro i trafficanti, la proposta irricevibile
Erik Prince, il fondatore della società militare privata Blackwater, propone di usare contractors (mercenari) per combattere il traffico di esseri umani nel Mediterraneo. Ma la sua proposta è destinata a cadere nel vuoto, per l'opposizione dell'Ue
Merkel: anche il governo "Kenya" pur di escludere l'AfD
Dal 24 settembre, giorno delle elezioni parlamentari in Germania, a Berlino non c’è un governo. Si potrebbe formare anche domani stesso, se la Cdu/Csu della Merkel accettasse l'alleanza con l'AfD. Ma pur di tenere fuori dai giochi la nuova destra, si aprono tavoli negoziali che cercano di conciliare partiti inconciliabili.
Sinai, l'anarchia jihadista all'origine della strage
Sufi, coscritti e beduini della tribù Sawarkah, fedele al governo. Sono queste le vittime dell'ultimo attentato jihadista nella moschea di Bir al Abed. Il Sinai è, dal 2011, un crocevia di traffici illeciti gestiti dai beduini, spesso reclutati dalla "Provincia" del Sinai del Califfato. Una zona fuori controllo, nonostante gli sforzi di Al Sisi.
Massacro di sufi nel Sinai, il venerdì nero dell'Egitto
gli jihadisti hanno colpito i musulmani sufi in preghiera nella moschea di al Rawda, nella città di Bir al Abed, nella penisola del Sinai. Centinaia i morti. E' l'attentato più sanguinoso della storia recente dell'Egitto. La rivendicazione non c'è ancora, ma gli indizi portano a pensare allo Stato Islamico.
Libano, paese a sovranità limitata
Non basta che l’indipendenza di uno Stato sia dichiarata e celebrata ad ogni anniversario. La vicenda delle dimissioni forzate di Hariri in Libano, la sua "confessione" alla Tv saudita dopo la sua convocazione a Riad sono cose che non accadevano nemmeno in Unione Sovietica. E' il prodotto della politica aggressiva di Salman.
Siria, è ora di ammetterlo: ha vinto Assad
Restano ormai poche sacche di resistenza, la guerra in Siria volge al termine con la vittoria di Assad e dei suoi alleati: Russia, Iran e Turchia (che però aveva cominciato sull'altro fronte). Usa sconfitti ma pronti a giocarsi la carta curda. L'Europa è invece la grande sconfitta: ha subito immani flussi di migranti e profughi e incassato la più alta minaccia terroristica della storia europea senza trarne alcun vantaggio.
Mladic condannato per ripulire la nostra coscienza
Ratko Mladic è stato condannato per i crimini commessi in Bosnia, in particolare per l'eccidio di Srebrenica nel 1995. Ma sono dimenticati i crimini commessi in precedenza contro i croati. Perché passano certe storie e sono puniti certi crimini, mentre altri sono dimenticati, per realpolitik. E tanti altri criminali serbi fanno carriera.
Zimbawe, fine di una lunga dittatura africana
L’era di Robert Mugabe è davvero finita. Il 21 novembre al presidente dell’assemblea (parlamento) dello Zimbabwe è stata recapitata la lettera con cui il presidente africano più longevo annunciava le proprie dimissioni. E' la fine di 37 anni di dittatura e di dura repressione, che hanno ridotto il paese alla fame.
Oppio record, ecco il tesoro dei talebani
Incremento dell'87% nella produzione di oppio in Afghanistan, effetto del consolidamento dei territori conquistati dai taleban. Ma è anche il segno del fallimento della politica di aiuti economici e militari al governo di Kabul.
Corea del Nord, fuga dalla disperazione
Un militare nordcoreano diserta e fugge al Sud. Gravemente ferito, curato, appare ai medici come malnutrito e infestato da parassiti. E' la testimonianza vivente di come si vive oltre l'ultima cortina di ferro. Con un'ampia inchiesta il Washington Post ha sentito 25 fuggiaschi. Ne è uscito uno spaccato di vita materialista portata all'estremo.