Israele il "governo del cambiamento" alla prova
Il nuovo governo israeliano, il primo senza Netanyahu da 12 anni, sta in piedi con un solo voto. Peggio ancora è sostenuto da forze politiche che fra loro non si capiscono neppure, arabi ed ebrei, religiosi e sinistra laica. Adesso sarà subito messo alla prova del conflitto con Gaza, che non è finito. E con una situazione mediorientale esplosiva.
La Francia si ritira dal Sahel. Una sconfitta e un'occasione
Macron ha annunciato il ritiro del contingente francese dal Sahel. Si apre un nuovo capitolo in cui i jihadisti si possono proclamare vincitori (come in Afghanistan). Intanto in Centrafrica arrivano i russi a colmare il vuoto. Ma il ritiro francese dall'Africa occidentale è anche un'occasione per l'Italia, per subentrare come potenza guardiana.
Repubblica Islamica, l'ascesa del giudice Raisi
Oggi si vota in Iran per scegliere il nuovo presidente. L’unica figura politica che veramente conta nella Repubblica Islamica è la Guida Suprema, ma il presidente è importante in politica economica e interna. Il favorito è Raisi, giudice supremo, khomeinista rivoluzionario della prima ora, responsabile della liquidazione del dissenso.
Myanmar, la Chiesa nel mirino della giunta militare
Myanmar, mentre inizia il processo ad Aung San Suu Kiy, la rivolta contro la giunta militare incontra nuove repressioni. I manifestanti vengono aggrediti da poliziotti in borghese o travolti da auto senza targa. Mentre nello Stato di Kayah, le chiese sono spesso bombardate. Appello dei vescovi del Myanmar per la salvezza dei civili e degli edifici di culto.
Vaccini all'Africa, un miliardo donati, ma tanti saranno sprecati
I Paesi del G7 promettono 870 milioni di dosi di vaccini al COVAX, per donare vaccini all'Africa. Molti Paesi non sono riusciti a prepararsi e lo spreco è enorme. Per l'Unione Africana è colpa della "mentalità coloniale" di chi non include gli africani nelle decisioni. Ma chi ha il coraggio di denunciare lo stato della sanità pubblica in Africa?
Nato: Cina, nuova nemica. Turchia, spina nel fianco
A Bruxelles, ieri, la politica estera della nuova amministrazione americana è entrata nel vivo. La Cina appare come la nuova antagonista. La Russia come il nemico tradizionale. Resta il problema interno della Turchia non democratica e in piena espansione. E sullo sfondo, il tragico epilogo della missione in Afghanistan.
"Mappa dei luoghi islamici" contro il fondamentalismo
L’iniziativa fa discutere ma per il ministro Raab e il cancelliere Kurz è necessaria a segnalare i luoghi dell’islam politico. Il progetto prevede che l'islam sia insegnato nelle scuole da docenti che parlano tedesco e nelle moschee da imam formatisi in Austria. Raab, ideatrice della mappa: “Se oggi vuoi fondare un'associazione islamica ma non che la gente lo sappia è perché vuoi predicare di nascosto. Così difendiamo anche i musulmani che rifiutano l'estremismo”.
Corte europea, sfida alla sovranità degli Stati
Aperto il percorso di infrazione contro la Germania, i cui giudici si erano opposti ai Coronabond. Stravolte le procedure e accelerato il giudizio contro l'Ungheria. Le decisioni della Corte Europea sono superiori a quelle delle corti dei singoli paesi?
Via dall'Afghanistan, la sconfitta nascosta
L’Italia, gli Usa e la Nato hanno ammainato le bandiere a Herat, sede del contingente italiano in Afghanistan. Il bilancio per gli italiani, in vent'anni di guerra a bassa intensità, è di 54 morti e 700 feriti. Il costo dell'operazione è stato di 10 miliardi di euro. Fuor di retorica: andarcene adesso è una sconfitta. I talebani sono all'attacco ovunque.
Kamala Harris e l'immigrazione: i messaggi contraddittori
Nel viaggio in Guatemala e Messico, la vicepresidente Usa Kamala Harris si è ritrovata a dover pronunciare parole "di destra". Ed era visibilmente in difficoltà quando qualcuno le chiedeva come risolvere il problema al confine. Il fatto è che per l'immigrazione dal Sud non esiste una soluzione "di sinistra", nonostante la retorica degli ultimi anni.
La Nord Corea mette a morte chi guarda film stranieri
Pena di morte per chi guarda un film straniero. Lavori forzati per chi veste alla maniera occidentale. È l'ultima legge assurda emessa dal regime della Corea del Nord, per punire chiunque osi guardare al mondo esterno. La durezza delle nuove norme dipende dall'insicurezza di un regime comunista che governa un popolo ridotto alla fame.
C'è del buono in Danimarca che mette ordine all'immigrazione
Una nuova legge della Danimarca blocca l'arrivo nel Paese degli emigranti illegali che si dichiarano profughi e chiedono asilo. La verifica sul loro status e sulla legittimità della richiesta di protezione va fatta fuori dai confini danesi e di quelli comuni dell'Ue. Protesta da parte dell'Onu. Eppure la Danimarca rispetta la convenzione per i rifugiati