Basta chiedere allo Stato. Le scuole paritarie facciano da sole
Matteo Borghi ha bene descritto sulla Nuova Bussola Quotidiana (clicca qui) la persistente discriminazione della scuola paritaria presente anche ne "La Buona Scuola" di Matteo Renzi. Ma oggi la situazione è cambiata. Le scuole cattoliche deve uscire dallo Stato perché non producono educazione alternativa.
Via dallo Stato le paritarie. No, qualcosa c'è...
Vale ancora la pena lottare per la parità scolastica? Non sarebbe meglio “uscire dallo Stato” e godere di una vera libertà? Dopo anni di lotta, anche l’ultima riforma ha concesso alle famiglie solo briciole. E poi, c’è l’insegnamento gender che si profila obbligatorio. Dunque, che fare? Rispondono due nostre firme.
No, non si deve cedere. Occorre continuare a lottare
Vale ancora la pena lottare per la parità scolastica? Non sarebbe meglio “uscire dallo Stato” e – pur rinunciando a qualche diritto- godere di una vera libertà? Io dico che qualcosa di positivo è stato fatto e adesso nion bisogna arrendersi.
La rieducazione gender passa dalle vaccinazioni
Succede (per ora) a Biella e in altre sei Asl: porti il bambino (0-3 anni) per le vaccinazioni e ti regalano un kit per la lettura con dentro anche un libro che promuove le famiglie omogenitoriali (Il libro delle famiglie). È un programma pilota sponsorizzato dal Ministero dei Beni culturali, con tanto di lettera di accompagnamento del ministro.
Eccovi la vera Buona Scuola (paritaria)
Anche nella riforma dell'istruzione del governo Renzi prevale la difesa d'ufficio della scuola monopolista statale, a danno di quella paritaria. Ovunque sia stata incoraggiata una maggior competizione delle scuole libere, anche in Svezia, i risultati in termini di risparmio ed efficienza del servizio sono stati notevoli.
Arino: «Io, omosessuale, vivo nella Chiesa e sono felice»
Incontrare, anche se per poco tempo, Philippe Ariño, cattolico, Sentinella in Piedi con tendenze omosessuale, rimane un’esperienza unica. Forse per l’esperienza che la vita in soli trent’anni gli ha dato o forse perché ciò che afferma sui temi dell’omosessualità è così vero da mettere in crisi la “dittatura del pensiero unico” del gender.
Giù la mani dall'infanzia. Il baby balilla e i suoi fratelli
Il bimbo entra all’asilo e saluta amici e maestre con il braccio alzato e la mano tesa. Alla fascista come gli hanno insegnato mamma e papà. Succede a Cantù, lo riporta Repubblica che non perde l’occasione per alzare contro quella manina il suo ditino costituzionale e antifascista. Ma lo scandalo non è quel bimbo.
Chi insegnerà la sessualità ai nostri figli nella Buona Scuola
L'A.Ge, Associazione Italiana Genitori, insieme ad altre 40 associazioni, ha consegnato al Presidente oltre 180mila firme a sostegno della petizione “sull’educazione affettiva e sessuale nelle scuole”. Il rischio è che le nuove ore di educazione sessuale e affettiva si trasformino in un indottrinamento gender. Parla Fabrizio Azzolini, presidente di A.Ge.
Clamoroso: il nome del Papa usato per diffondere l'ideologia di genere tra i bambini
I giornali Clarín in Argentina e El Mundo in Spagna pubblicano una raccolta di racconti per bambini intitolata “Con Francesco vicino a me”, che promuove omosessualità e transessualità. Ma l'operazione editoriale si fregia anche del logo di “Scholas Ocurrentes”, la fondazione istituita dall'allora arcivescovo di Buenos Aires Bergoglio. Che praticamente non ne era al corrente.
Insegnanti in sciopero per difendere un disservizio
Facile prevedere che lo sciopero degli insegnanti, indetto per oggi, non risolverà i problemi che sono alla radice della crisi dell'educazione. Il disservizio continua finché la scuola sarà un monopolio di Stato. Gli scioperanti chiedono che resti tale, mentre vogliono ancora più assunzioni e meno merito. Sono difesi dagli studenti, loro vittime.
Scuola, la riforma nascosta: imporre il gender
Approfittando della pausa domenicale, della distrazione dell'opinione pubblica e del polverone sollevato dalla riforma scolastica, il Pd riesce a introdurre un emendamento che introduce l'insegnamento alla parità di genere nelle scuole di ogni ordine e grado. Perché così tante leggi sul gender? Perché sono così nascoste?
Per una scuola che insegna e non indottrina
Nella mattinata di domani saranno presentate al Presidente della Repubblica le firme raccolte dalla petizione “Per una scuola che insegna e non indottrina". La petizione è stata promossa da Age, Agesc, Giuristi per la vita, Movimento per la vita, Provita Onlus insieme ad altre 36 associazioni, affinché tutti gli studenti possano trovare nella scuola, non ideologie destabilizzanti, ma un ambiente che permetta uno sviluppo sano della personalità