Ma se questo non è "gender" dimmi tu cos'è
«Nella Buona scuola non c'è il gender e chi lo dice ancora lo denuncio». Il ministro dell'Istruzione vuole imporre il pensiero unico, ma a smentirla è la realtà. L'ideologia di genere nella scuola c'è già - guardate nella foto un testo per le elementari - e la riforma del governo rafforza questa presenza. E nella circolare inviata ieri a tutti i dirigenti scolastici la Giannini afferma la libertà dei genitori nella scelta scolastica, ma sempre seguendo le linee del governo. Cioè: non sperate di sfuggire al gender.
Scuola, ripartiamo dagli spiragli positivi
Nuovo anno scolastico con le solite proteste e malcontento. Ma per uscire dalla crisi senza precedenti del nostro sistema di istruzione, occorrerebbe una sorta di ri-fondazione. È necessario scoprire e valorizzare forme già esistenti, più libere.
Ricomincia la scuola, con l'augurio che possa accadere qualcosa di bello
Non c'è modo più bello e vero per iniziare un anno scolastico che quello di augurare ai propri studenti un buon anno partendo da un pensiero, da una citazione, da un auspicio. Quando entriamo in classe con questa domanda che possa accadere qualcosa di bello nelle giornate, possiamo essere insegnanti o studenti, ma l’ora di lezione trascorre con un’intensità maggiore.
- Spiragli positivi da far crescere, di Marco Lepore
Virginia, quando l'invidia supera il valore della vita
A tre giorni di distanza dalla strage in Virginia, si sono sviluppati ben tre dibattiti. Uno sulle immagini del primo delitto ripreso in soggettiva, dalla prospettiva della pistola. L'altro sul controllo delle armi. Ma resta senza risposta la domanda essenziale: perché? E la risposta è antica quanto la Bibbia.
BANALITA' SULLE ARMI di Rino Cammilleri
Ecco cosa pubblica "Lo Stampatello"
Cosa contengono, di preciso, i libri de “Lo Stampatello”? Per capirlo basta riprendere le parole della stessa Pardi nella sua missiva al Santo Padre: “Il libro ‘Perché hai due mamme?’ è semplicemente la nostra (la loro) storia, così come il libro ‘Perché hai due papà?’ è la storia di una famiglia che conosciamo personalmente".
Libertà di educazione, niente scherzi
"Scuola: statale o paritaria, purché sia migliore”: questo titolo dato all'incontro svoltosi al Meeting di Rimini ha suscitato molte domande e perplessità, che hanno trovato una risposta solo parziale dagli interventi ufficiali. Ecco perché.
Il gender nella "Buona Scuola" c'è eccome
C'è chi non crede che la riforma della Buona Scuola, introduca l'insegnamento della dottrina gender nelle scuole dell'obbligo. E invece, anche se la parola inglese "gender" non compare, c'è già nel primo articolo della legge, nascosta nelle pieghe della "violenza di genere" e del "femminicidio".
Referendum contro la Buona Scuola? Tempo sprecato
In questi giorni molti ci hanno chiesto informazioni sul referendum abrogativo della Legge sulla Buona Scuola, per il quale è in corso una raccolta firme, a cui si stano unendo anche parrocchie e gruppi di cattolici, convinti così di fermare la diffusione del gender nella scuola. Ma non è proprio così.
Gender a scuola, cosa nasconde la legge Fedeli
Vale la pena di analizzare il ddl Fedeli quando l’educazione di genere sembra ormai essersi infilata di straforo nel sistema scolastico, attraverso il voto di fiducia sulla cosiddetta “Buona Scuola”? Vale certamente la pena di analizzarlo. Esaminiamolo dando innanzitutto il titolo esatto: “Introduzione dell’educazione di genere e della prospettiva di genere nelle attività e nei materiali didattici delle scuole del sistema nazionale di istruzione e nelle università”.
Basterà chiudere (per pochi mesi) le discoteche?
Chiusa per quattro mesi per ordine del Questore perché luogo di spaccio di droga e incontri porno. Alla discoteca Cocoricò di Riccione vengono dunque messi i sigilli dopo la morte del ragazzo sedicenne, stroncato da una pastiglia di ecstasy. Tutto qui? Si può fermare a questo provvedimento (giusto) la lotta alle droghe?
Alle scuole cattoliche lo Stato deve almeno 6 miliardi di euro
La sentenza della Cassazione sull'Ici che le scuole non statali dovrebbe pagare - anche se operano in perdita, e a meno che siano gratuite per gli alunni - è un esempio tipicamente di giustizia a orologeria, come abbiamo già scritto. Eppure, se queste scuole sparissero lo Stato dovrebbe riassorbire gli allievi nella scuola statale e il costo sarebbe superiore ai sei miliardi di euro, che dovrebbero essere pagati dai contribuenti.
Galantino (Cei): Sentenza pericolosa
“Siamo davanti a una sentenza pericolosa. Chi prende decisioni, lo faccia con meno ideologia. Il fatto è che non ci si sta rendendo conto del servizio che svolgono le scuole pubbliche paritarie”. Così monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, all’indomani della pronuncia della Cassazione su due istituti scolastici religiosi di Livorno che dovranno pagare l’Ici arretrata.