Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Sant’Angelo di Sicilia a cura di Ermes Dovico

Ecclesia


Tu es Petrus, quando la musica esprime la fede
IL MOTTETTO

Tu es Petrus, quando la musica esprime la fede

Durante il viaggio apostolico del 2010 nel Regno Unito, Benedetto XVI poté ascoltare una nuova versione del mottetto Tu es Petrus. Una versione grandiosa che dà l’idea della responsabilità enorme di ogni successore di Pietro. In Italia si è persa questa consapevolezza e il clericalismo impera anche in campo musicale, con canzonette che non danno gloria a Dio né edificano i fedeli.


«Dimettiamoci»: ricatto dei vescovi all'anti-scisma Woelki
CAOS CHIESA TEDESCA

«Dimettiamoci»: ricatto dei vescovi all'anti-scisma Woelki

Clamorosa indiscrezione del Bild: i vescovi tedeschi stanno valutando di dimettersi in blocco in segno di protesta per la gestione dello scandalo abusi da parte dell'arcivescovo di Colonia Woelki. La difesa di Müller che denuncia la strumentalizzazione di casi del passato, su cui Woelki è già uscito pulito, per screditare il vescovo «critico dell'unilateralità del Cammino Sinodale». Gli abusi sono una scusa: il vero obiettivo sarebbe quello di togliere di mezzo il principale nemico interno e blindare quel Cammino Sinodale che sta creando più di un grattacapo a Roma. 


“La Madonna vincerà con un piccolo resto”
Suor Emmanuel

“La Madonna vincerà con un piccolo resto”

Tanti giovani vanno a Medjugorje «perché sentono la presenza della Madre» e perché «si parla del Cielo, di verità, luce e speranza». La Madonna ci dice di non aver paura perché lei sa tutto, «conosce il piano di Satana, conosce il piano di Dio, conosce i nostri pensieri» e sta preparando la vittoria «quando Lei schiaccia la testa del serpente». Ma ha bisogno di noi. «Più preghiamo, più digiuniamo, più siamo fedeli a tutto quello che ha detto Lei, più affrettiamo questa vittoria», che passerà attraverso sofferenze perché il mondo deve essere purificato. Suor Emmanuel Maillard parla con Riccardo Cascioli ai Venerdì della Bussola da Medjugorje, per il 40° anniversario dell’inizio delle apparizioni della Regina della Pace.

SUOR EMMANUEL: "MARIA HA BISOGNO DI TE!" (Intervista completa)

- MARIA PREPARA IL TRIONFO E C'È GIÀ CHI LO VIVE, di suor Emmanuel Maillard


Nozze in casa, questione di soldi? C'è dell'altro
LIVORNO

Nozze in casa, questione di soldi? C'è dell'altro

Un documento del vescovo di Livorno dà il via libera ai matrimoni in casa per rimuovere non meglio precisati «impedimenti di tipo culturale e morale» o «di natura morale e sociale». Poi adduce improbabili costi per la chiesa. Una vaghezza che darà il via alla nuova moda del “marriage at home”. Con il rischio di svilire sempre più il Sacramento.


Smom, no alla Ong: il Papa vuole resti ordine di religiosi
I PROFESSI DA TOMASI

Smom, no alla Ong: il Papa vuole resti ordine di religiosi

Le giornate romane dei professi dell'Ordine di Malta con il cardinale Silvano Maria Tomasi sono state proficue per una rassicurazione importante e per mettere la corrente tedesca del cancelliere Boeselager ai margini: Papa Francesco non vuole che lo Smom si laicizzi e diventi una sorta di Ong. Sfrattare i religiosi dal governo dell’Ordine, invece, significherebbe recidere quel legame speciale esistente con la Santa Sede visto che i professi sono sottoposti alle norme del diritto canonico. 


«Io, primo giornalista italiano ad arrivare a Medjugorje»
40 ANNI FA

«Io, primo giornalista italiano ad arrivare a Medjugorje»

Le prime notizie di eventi straordinari in un piccolo villaggio dell’Erzegovina sconosciuto anche alle mappe, le reazioni del regime comunista, l’arresto del parroco, la testimonianza di un lampo di luce che solcava il cielo. Pubblichiamo alcuni estratti del capitolo dedicato a Medjugorje del libro “Verità e beffe del secolo passato” (Marcianum Press), autobiografia del nostro collaboratore Graziano Motta. All’epoca, Motta era corrispondente dell’Ansa da Belgrado ed è stato il primo giornalista italiano a raccontare degli eventi di Medjugorje.

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«Messa in latino, contributo all'unità dei cristiani»
INTERVISTA A BUX

«Messa in latino, contributo all'unità dei cristiani»

«La diffusione della Messa in forma straordinaria non può fermarsi: è il segno della rinascita del sacro nei cuori. Ed è un contributo all'unità dei cristiani, soprattutto gli Ortodossi». La Bussola intervista don Nicola Bux, mentre proseguono i rumors su una cancellazione del motu proprio Summorum pontificum: «Visto il target di chi frequenta la cosiddetta Messa in latino, giovani e convertiti, le parole del Papa sulla rigidità di chi è attaccato alle forme del passato sono una contraddizione».
- MESSA ANTICA, GRAZIE A MEDJUGORJE, di Guido Villa


Così grazie a Medjugorje ho scoperto la Messa antica
LA LETTERA

Così grazie a Medjugorje ho scoperto la Messa antica

Il mio spirito era quindi pronto, e quando conobbi la Messa antica grazie al Summorum Pontificum fu amore a prima vista. Avevo finalmente trovato ciò per cui la Madonna mi aveva preparato per trent’anni a Medjugorje! 


Comunione agli abortisti, tiene il No: Cupich sconfitto
IL VOTO DEI VESCOVI USA

Comunione agli abortisti, tiene il No: Cupich sconfitto

Sconfitta clamorosa per la minoranza guidata dai cardinali Cupich, Gregory, O'Malley sul tema della Comunione ai politici abortisti. La Conferenza episcopale Usa ha difeso quello spazio d'iniziativa che le è riconosciuto dal Concilio Vaticano II ed ha fatto valere le funzioni assegnatele nella lettera apostolica Apostolos suos.


San Romualdo, le comunità piccole e il resto fedele
VIVERE LA FEDE OGGI

San Romualdo, le comunità piccole e il resto fedele

Oggi molte grandi chiese sono quasi vuote, eppure con la loro bellezza danno prova della verità del Cristianesimo. L’esempio di san Romualdo, che fondava piccoli monasteri con l’intento di custodire il silenzio, può essere prezioso per i nostri giorni. I cristiani non sono più la folla di un tempo, ma sono chiamati a riunirsi anche in pochi ed essere sale della terra.


Un modello sicuro per gli educatori: san Giuseppe
REDEMPTORIS CUSTOS/7

Un modello sicuro per gli educatori: san Giuseppe

Anche Gesù, in ragione della natura umana unita a quella divina, ebbe bisogno di essere educato. Sotto la guida di Maria e Giuseppe, il Figlio di Dio fatto uomo poté crescere “in sapienza, in età e in grazia”. In particolare san Giuseppe dovette svolgere i doveri propri del padre, come istruirlo nella Legge e in un mestiere e inserirlo nella vita sociale. Così lui e la Vergine emergono come «modelli di tutti gli educatori» (san Giovanni Paolo II).

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Lo sposo vecchio o giovane, san Giuseppe e l’iconografia
Spigolature giuseppine/3

Lo sposo vecchio o giovane, san Giuseppe e l’iconografia

I vangeli apocrifi, rifiutati dalla Chiesa, hanno descritto un san Giuseppe vedovo e molto anziano al momento di sposare Maria, con una “messa in scena” ricca di dialoghi e segni come il bastone (poi fiorito). I pittori hanno attinto abbondantemente a questi testi. Tra i quadri che rompono la consuetudine dello sposo vecchio c’è il Matrimonio della Vergine di Rosso Fiorentino. E anche certi disegni devozionali moderni, più rispettosi della verità storica, ringiovaniscono san Giuseppe.