La conservazione della creazione - Il testo del video
La conservazione della creazione è una creazione continuata (creatio continua), che si protrae. Tutte le creature hanno bisogno di essere conservate da Dio. Creazione immediata e creazione mediata. Il modo corretto di intendere «l'autonomia delle realtà create». Due errori: il deismo e il panteismo.
Lo scientismo elimina l'uomo e la sua libertà
La modernità ha elevato la scienza a criterio ultimo per conoscere la realtà, riducendo anche l'uomo a mero oggetto. Ma l’uomo oggettivato non è più soggetto, non è più uomo. E ora al culmine della modernità la scienza, particolarmente con la genetica e la neurobiologia, si erge per divorare la libertà dell’uomo.
La conservazione della creazione
La conservazione della creazione è una creazione continuata (creatio continua), che si protrae. Tutte le creature hanno bisogno di essere conservate da Dio. Creazione immediata e creazione mediata. Il modo corretto di intendere «l'autonomia delle realtà create». Due errori: il deismo e il panteismo.
Creazione, riflesso di Dio - Il testo del video
Il fine soggettivo della Creazione - che è opera di tutte e tre le persone della Trinità - è la libera bontà di Dio, che vuole condividere il proprio bene. Il fine oggettivo, cioè lo scopo di ciò che è creato, è perciò la gloria di Dio. Ogni cosa creata porta in sé l'impronta del Creatore. Per questo il primo atteggiamento che dobbiamo avere davanti alla creazione è un atteggiamento di contemplazione, non di uso.
Creazione, riflesso di Dio
Il fine soggettivo della Creazione - che è opera di tutte e tre le persone della Trinità - è la libera bontà di Dio, che vuole condividere il proprio bene. Il fine oggettivo, cioè lo scopo di ciò che è creato, è perciò la gloria di Dio. Ogni cosa creata porta in sé l'impronta del Creatore. Per questo il primo atteggiamento che dobbiamo avere davanti alla creazione è un atteggiamento di contemplazione, non di uso.
Non abbiamo imparato nulla dal "caso Galileo"
La Chiesa sostanzialmente contestava la pretesa che la scienza avesse un'autorità ultima e assoluta su ogni questione. Nasce da qui poi l'eliminazione di Dio dalla scienza, consumata dal teismo dei vari Newton e Cartesio. Ecco perché non è alla scienza che dobbiamo domandare di reintrodurre Dio...
Creatore del cielo e della terra - Il testo del video
Con la Creazione siamo alle radici della rivelazione cristiana e della comprensione della realtà alla luce della fede. Dio ha creato tutto per un atto della propria onnipotenza senza servirsi di altro. Creare è causare l'essere delle cose. La Creazione è comunicazione dell'essere secondo una certa misura.
Creatore del cielo e della terra
Con la Creazione siamo alle radici della rivelazione cristiana e della comprensione della realtà alla luce della fede. Dio ha creato tutto per un atto della propria onnipotenza senza servirsi di altro. Creare è causare l'essere delle cose. La Creazione è comunicazione dell'essere secondo una certa misura.
La realtà non è un numero
Siamo invasi dai numeri, la misurazione è di fatto considerata l'unica modalità oggettiva di accesso ai "fatti". Ma non si può ridurre la realtà a statistica; un mondo "numerizzato" non è un mondo più oggettivo, solo più povero e comunque una caricatura del mondo reale.
Dio, onnipotente - Il testo del video
L'onnipotenza di Dio - Padre, Figlio e Spirito Santo - è una certezza, una verità di fede. Significa che Dio può tutto ciò che è possibile. Vale a dire che Dio, essere perfettissimo, non può fare ciò che comunicherebbe un'imperfezione, ad esempio il peccato. Potenza ordinata e potenza assoluta.
Dio, onnipotente
L'onnipotenza di Dio - Padre, Figlio e Spirito Santo - è una certezza, una verità di fede. Significa che Dio può tutto ciò che è possibile. Vale a dire che Dio, essere perfettissimo, non può fare ciò che comunicherebbe un'imperfezione, ad esempio il peccato. Potenza ordinata e potenza assoluta.
L'onnipotenza è divina, non scientista
“Tu non credi nella scienza!” è il nuovo modo per gettare discredito su una persona. Ma la "Scienza" è fatta dagli scienziati, che come tutti gli uomini non sono esenti dal rischio di errori, fallimenti o falsificazioni: è piuttosto "antiscientifico" allora attribuire loro un potere che vorrebbe scalzare la sapienza di Dio.