San Giuseppe, esempio di paternità
Tra i santi preferiti di Benedetto XVI c'è san Giuseppe, che il papa definisce “l’uomo che ha dato a Dio la più grande prova di fiducia, anche davanti ad un annuncio così stupefacente”. Squisito esempio di padre putativo, Giuseppe è descritto da Ratzinger prima di tutto come un uomo giusto. Numerose sono le feste e le solennità che a lui si ispirano. E in Provenza c'è anche un santuario dove apparve.
- LA RICETTA: ZEPPOLE DI SAN GIUSEPPE
Dante nel girone destra/sinistra a tempo scaduto
La schematizzazione della dicotomia destra/sinistra oggi non ha più alcun senso perché negli schieramenti politici si trovano posizioni antitetiche e ideologie contrapposte. Per questo Dante, che fu anzitutto medioevale e cristiano, non può essere sottratto all'umanità per relegarlo nel recinto di Fratelli d'Italia attraverso un'operazione di contro-egemonia post gramsciana.
La riapertura del caso Orlandi è una tempesta mediatica
Da troppi commentatori la nuova indagine sulla ragazza scomparsa nel 1983 è accostata alla morte del Papa emerito. Giocando sull'ambiguità si ripetono le consuete insinuazioni circa l'omertà o peggio la complicità da parte della Santa Sede. Che invece non ha mai ostacolato la ricerca della verità. In realtà questa vicenda ha un unico collegamento con la morte del Papa emerito: la mediaticità. E la mediaticità è anche ciò che ha contribuito a rendere ancora così complicato il caso della figlia del dipendente vaticano.
La grandezza del prete da padre Brown a don Camillo
Oltre alle luminose figure di sacerdoti realmente esistiti ed esistenti, ve ne sono altri che nonostante la finzione letteraria hanno parlato al cuore dei lettori. Tra loro il prete-investigatore nato dalla penna di Chesterton e l'irruento parroco della Bassa protagonista (con l'amico-avversario Peppone) dei racconti di Guareschi.
Pena di morte e trapianto di organi - Il testo del video
Rimanendo al Quinto comandamento due questioni sono dibattute: sulla pena di morte, il recente cambiamento nel Catechismo, che la giudica sempre "inammissibile", è problematico perché in contraddizione con la versione precedente. E sui trapianti da morto a vivo la Chiesa non ha mai accettato come definitivo il concetto di morte cerebrale.
Pena di morte e trapianto di organi - IL VIDEO
Rimanendo al Quinto comandamento due questioni sono dibattute: sulla pena di morte, il recente cambiamento nel Catechismo, che la giudica sempre "inammissibile", è problematico perché in contraddizione con la versione precedente. E sui trapianti da morto a vivo la Chiesa non ha mai accettato come definitivo il concetto di morte cerebrale.
Newman: lo sviluppo del dogma richiede coerenza logica
Un'attenta analisi delle argomentazioni del santo inglese smentiscono un'interpretazione della sua concezione dello sviluppo del dogma che giustifica il "cambio di paradigma", ad esempio su divorziati risposati e contraccezione: questo è invece una perversione e una corruzione della fede.
Cade la roccaforte ucraina: i russi avanzano in Donbass
L’annuncio ufficiale della caduta di Soledar (che Kiev non ha ancora ammesso) rende ancora più precaria la situazione delle truppe ucraine nella regione di Donetsk. Gli angloamericani minimizzano, ma le perdite umane sono altissime. E Zelensky si trova a dover fronteggiare anche il fronte bielorusso.
La lobby nera di Fanpage era una fake. Ora chi pagherà?
Ci è voluto più di un anno, ma alla fine si è capito che la famigerata lobby nera della quale fantasticarono i giornalisti di Fanpage non esiste. Lo ha stabilito la Procura di Milano che ha chiesto l'archiviazione per il deputato di FdI Fidanza. Giustizia è fatta, ma resta il fango mediatico.
Nagorno Karabakh, gli armeni aggrappati alla loro terra
La prossima guerra potrebbe scoppiare nel Caucaso, fra Armenia e Azerbaigian. Si tratta di una profezia facile su una crisi di cui pochi ancora parlano. Da più di un mese, ormai, il Nagorno Karabakh, un pezzo di Armenia storica incastonato nell’Azerbaigian, è completamente assediato e la popolazione è priva di ogni mezzo di sostentamento. La scrittrice Antonia Arslan, autrice del celebre romanzo sul genocidio armeno La Masseria delle Allodole, è una delle poche voci in Italia che lanciano l’allarme sulla crisi del Caucaso. La Nuova Bussola Quotidiana l'ha intervistata sulla tragedia degli armeni del Karabakh e sullo strano silenzio della stampa occidentale.
Rupnik, il silenzio di Francesco fa male alla Chiesa
Continua il silenzio del Papa sul caso Rupnik, un atteggiamento che perfino il Sismografo definisce «inspiegabile» e capace di screditare gravemente la Chiesa. Intanto, la testimonianza di un’altra donna peggiora la situazione del gesuita sloveno. Lui e chi lo ha coperto non possono restare impuniti. E Bergoglio deve rispondere del proprio operato.