L’esame sulla carità dinanzi a san Giovanni
Dopo l’esame sulla fede e quello sulla speranza, la Divina Commedia ci presenta l’ultima prova per Dante: l’esame sulla carità.
L’ultima prova cui viene sottoposto Dante riguarda la terza virtù teologale, la carità, che scaturisce dalla fede e dalla speranza. Incaricato di interrogare Dante al riguardo è san Giovanni evangelista che compare come una luce assai splendente che va incontro ai due apostoli.
La vista di Dante è così colpita dalla luminosità intensa di san Giovanni che si ritrova oscurata per un po’ di tempo. Il poeta si volge indietro verso Beatrice e non riesce più a vederla. San Giovanni invita Dante a compensare la sua momentanea cecità con l’uso della ragione. Poi sottopone il poeta all’esame mentre è temporaneamente cieco. Lo interpella:
Comincia dunque; e di’ ove s’appunta
l’anima tua, e fa’ ragion che sia
la vista in te smarrita e non defunta.
La prima domanda è, quindi, questa: a cosa tende la tua anima? A cosa aspira? Inizia così l’esame di Dante. Il poeta deve dimostrare di aver compreso quale sia la natura dell’amore e quale sia la sua origine.